Capitolo 9

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Passata metà della giornata successiva, era arrivato per me il momento di dire a Tom del lavoro. Gli mandai un messaggio per accertarmi che fosse a casa e, visto che come al solito staccava alle 16, decisi di andarmi a prendere un caffè in uno dei bar del mio quartiere e poi partire per Kingston. Vidi la macchina di Tom parcheggiata e mi diressi velocemente su per le scale, ero impaziente di comunicargli la notizia. Suonai e non appena mi aprì gli saltai addosso e lo strinsi fortissimo. Mi sollevò e mi osservò: ''ehi, cos'è tutto questo entusiasmo? '' mi chiese leggermente confuso. Prima sorrisi e poi lo baciai.

''Devo darti una bellissima notizia, sediamoci sul divano.'' Mi fece scendere e, mano nella mano, ci dirigemmo nel salone.

''Allora'' iniziai a parlare senza sosta ''il mio datore di lavoro mi ha offerto di arredare l'intera villa di un famoso imprenditore ed io non ci credo. Non mi sarei mai aspettata che, a solo un anno dall'assunzione, potessi progettare l'arredamento di una casa intera, è sempre stato il lavoro dei miei sogni ed io...''

''Ti amo ''

Smisi improvvisamente di parlare. Lo guardai, sapevo che i miei occhi stavano brillando. ''Cosa hai detto?'' gli chiesi.

''Ho detto ti amo '' Ci guardavamo, il mio cuore batteva all'impazzata. Si protese verso di me e prese il mio viso tra le sue mani ''Ti amo Cadence, mi sono innamorato di te ''

''Ti amo anche io Tom, tantissimo'' dissi senza esitazioni e lo baciai.

Fu uno di quei baci lunghi, carichi di passione e di amore.

''Ci credi se ti dico che sei la miglior cosa che mi sia successa? Sembrerà un po' sdolcinato ma è vero'' dissi mentre, con la testa appoggiata sul bracciolo del divano, percorrevo il suo viso con lo sguardo.

''Si ci credo, perché è la stessa cosa che provo io'' replicò, il pollice della sua mano sulle mie labbra. Facendo leva sulle braccia per non farmi male, si avvicinò al mio orecchio. ''Ti amo Cadence'' sussurrò e un brivido percorse la mia schiena. Lo baciai ancora e ancora, non mi ero mai sentita così serena e felice.

Quando ci alzammo dal divano si era fatto tardi e non avevo il coraggio di lasciare casa di Tom. Preparammo una cena all'ultimo minuto e ce la gustammo sul tavolino da caffè mentre alla tv passava un film trovato a caso. Mi addormentai sulla sua spalla e, diverse ore dopo, mi ritrovai in camera da letto avvolta dalle coperte.

Era davvero presto e non volevo svegliarlo. Così, dopo essermi fatta la doccia, preparai un caffè e dei pancake. Scrissi un piccolo bigliettino e lasciai tutto sul tavolo da cucina. Il mio capo mi aspettava alle 8.00 per iniziare a buttare giù le prime idee del progetto, quindi uscii di casa e partii per Ipswich con la radio in sottofondo a farmi compagnia. 

Yuanfen || Tom HollandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora