''Cadence parlami per favore, dì qualcosa''
''Cosa dovrei dirti Tom?''
''Chi sarebbe questo Eric?'' Lo guardai basita, non riuscivo a credere alla sua insistenza. La mia pazienza aveva un limite, e quel limite era stato ben che superato.
''Quante altre volte ti dovrò ripetere che è un mio amico ''
''Mi è sembrato molto caloroso''
''Non lo vedevo da almeno 10 anni, eravamo molto legati, è normale che sia così''
''Siete stati insieme?'' mi chiese serio. Quella domanda fece saltare ogni mio nervo, l'ultimo briciolo di calma si era volatilizzato nella stanza.
''Stai scherzando?''
''No, sono serio ''
''Come fai a pensare una cosa del genere se ti ho detto che sei stato il mio primo ragazzo e anche il mio primo bacio, non ti fidi di me?'' mi guardò senza dire niente. Il suo silenzio mi ferì.
''Ma poi scusami, anche se fosse, e non è così'' sottolineai ''qual è il problema?! Se tu incontrassi una tua ex davanti a me e la salutassi, io non mi farei tutti questi problemi che ti stai facendo tu'' alzai il tono della voce.
''Non urlare Cade''
''Urlo quanto mi pare perché non ti fidi di me''
''Non mi fido di lui, non di te '' alzò la voce anche lui, le mani gli ricaddero ai lati delle gambe facendo leggermente rumore.
''Ma se nemmeno lo conosci. Non hai speso neanche un secondo ad ascoltarlo, si vedeva da lontano un miglio che te ne volevi andare, se ne sarà accorto anche lui ''
''Non mi interessa''
''Interessa a me però. Ti rendi conto che stiamo litigando per una stronzata?''
''No Cade, non lo è. Non stai cercando di capirmi''
''Ma per favore, sei tu che non mi stai capendo. Cosa dovrei fare adesso, non vederlo? Ho ritrovato un caro amico dopo anni, dovresti essere contento per me'' mi sentivo stanca. Voleva vietarmi di vederlo? Era una cosa che non avrei tollerato. Non ero gelosa e non amavo neanche la gelosia, o per lo meno non esagerata. Non avevo mai visto questo lato di lui e non mi piaceva affatto.
''Non ci riesco, mi dispiace''
''Bene, allora vai in camera, stanotte dormo sul divano'' risposi seria. Non avevo più intenzione di spendere altre parole.
''Dai Cadence non fare così'' si lamentò. Aveva anche il coraggio di continuare.
''Hai detto poco e niente ma sei stato chiarissimo. Io sto con te e ti amo. Non ho nessuna intenzione di lasciarti, ma se stare con te comporta non avere amici allora devo farmi qualche domanda. Adesso, te lo chiedo per favore, vai via'' risposi con gli occhi lucidi.
Si passò una mano tra i capelli e poi se ne andò verso camera sua. Presi uno dei cuscini sparsi sul divano e lo poggiai sul bracciolo. Accesi la tv perché sentivo le lacrime scendermi sulle guance e sapevo che di lì a poco i singhiozzi avrebbero fatto eco nella stanza. Non mi sbagliavo, poggiai la testa sul cuscino ed iniziai a piangere. Probabilmente era esagerato, ma odiavo litigare e la reazione istintiva che avevo non appena si alzavano i toni era sfogare la rabbia nel pianto.
Sentii qualcosa di caldo avvolgermi. Mugugnai leggermente e cercai di aprire gli occhi.
''Scusa non era mia intenzione svegliarti. Ti ho coperta, fa troppo freddo '' Sbattei le palpebre per cercare di mettere a fuoco.
''Che ore sono?'' domandai alzandomi sui gomiti.
''Le 4.00. Posso parlarti?'' mi domandò un po' insicuro. Annuii e gli feci cenno di sedersi di fianco a me su divano.
''Volevo scusarmi. Non riuscivo a prendere sonno perché continuavo a pensare a quanto io sia stato un coglione. Tu ti fidi ciecamente di me e non mi vieti niente ed io voglio fare lo stesso con te. Mi fido di te Cade'' prese il mio viso tra le sue mani e mi guardò negli occhi '' Non so cosa mi sia preso, non ero mai stato così, è che con te tutto è diverso. Ti amo come non ho mai fatto e vederti di fianco ad un altro mi ha innervosito, ma non succederà più. Lo sai.''
''Lo so?'' domandai mettendo i dubbio le sue parole. Ma sapevo che erano sincere, lo vedevo nei suoi occhi e lo sentivo nella sua voce. Non volevo svegliarmi sapendo di aver litigato senza esserci chiariti.
''Lo sai, Cade, lo so che lo sai.''
''Ma che cosa hai detto?'' ridacchiai.
''Sono le 4.00 di notte, abbi pietà!'' replicò Tom spostando il busto per alzarsi. ''Dai vieni con me, non riesco a dormire altrimenti'' mi porse la mano cercando di convincermi. La afferrai e mi alzai.
Ci mettemmo nel letto, appoggiai la testa sul suo petto e lui mi strinse di più a sé.
''Se dobbiamo litigare per favore non la sera che voglio addormentarmi tranquilla ok?'' domandai scherzando, non volevo più litigare o per lo meno non per motivi così futili.
''Ok'' ridacchiò per poi darmi un bacio sulla testa.
Il suo battito ed il respiro regolare mi cullarono e mi addormentai ben presto.
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Yuanfen || Tom Holland
Fanfiction''Ciò che è destinato a te troverà il modo di raggiungerti''