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Laila

<<Oh...no,no,no... Tu non verrai conciata così alla festa>>. Dice la mia migliore amica tappandosi gli occhi.

<<O così o niente, ti ricordo il patto.>> Le rispondo giocherellando con i fili delle maniche della mia felpa XXL, inutile dire che ci vanno cinque me. Ma di certo è comodissima e con questa e i miei pantaloni altrettanto larghi passerò sicuramente inosservata.

<<Sei una causa persa!>> dice alzando gli occhi al cielo. Saliamo sul suo Pick up, sperando che non ci lascia a metà strada e ci avviamo verso il locale.

Appena entriamo avverto  un odore di alcool e fumo, misto a l'odore acre di sudore prodotto sicuramente dai ragazzi che ballano in pista. April mi trascina in una zona più appartata dove c'è un divanetto, con le sue amiche di corso. Sono tutte vestite, se così si possono definire, con indumenti che lasciano poco all'immaginazione. Hanno gli occhi truccati pesantemente e sulla bocca sfoggiano un rossetto che varia da rosso fuoco al mattone. Due ragazze hanno i capelli biondo ossigenato e l'altra invece rosso fuoco.

Ci salutano velocemente e ci offrono da bere. April rifiuta e va in pista a ballare.

<<No grazie, non ho mai bevuto.>> Dico timidamente scrutando i vari alcolici presenti sul tavolinetto posto davanti a noi. Non li conosco tutti. In realtà quasi nessuno eccetto il wisky e la tequila, li ce ne saranno minimo una decina.

<<C'è sempre una prima volta. Magari iniziamo con qualcosa di leggero tipo la Margarita.>> A parlare è una delle due bionde ossigenate.

<<Marga... cosa?>> Chiedo e le ragazze si mettono a ridere. Grazie, ho capito che conoscono tutti i drink esistenti al mondo, ma un po' di contegno.

<<Una Margarita per favore.>> Chiede questa volta la rossa a un cameriere. E dopo cinque minuti mi viene servita il mio drink. Ne bevo un sorso e devo dire che è buono, anche se non riesco a distinguere gli ingredienti, ma soprattutto non mi torna la presenza del sale, sul bordo del bicchiere. Così chiedo: <<Ragazze a cosa serve il sale?>>

Una mi risponde <<Il sale bilancia la dolcezza del Triple Sec, con l'asprezza del succo di lime e per finire con il calore della tequila.>>

Oh cavolo, cavolo, cavolo. Ha detto tequila , meno male che le ho detto che non ho mai bevuto alcolici. Loro si approfittano della mia ignoranza per farmi ubriacare. Sputo il drink in faccia all'ultima senza cervello che ha parlato e mormoro uno "stronze".

Le tre mi avranno sentito perché scoppiano a ridere. Mi alzo dai divanetti rossi e mi dirigo verso i bagni. Entro in uno di essi, con un brutto presentimento. Il bagno è deserto. Mi lavo la faccia che fortunatamente è priva di trucco, altrimenti in questo momento sarebbe stata la tela di Van Gogh. Faccio per asciugarmi la faccia con un fazzolettino di carta, ma prima di riuscirci entrano tre ragazzi sulla trentina. Mi sale un groppo in gola.

 I ragazzi mi squadrano da capo a piedi. "Stai calma non è detto che abbiano brutte intenzioni". Ma quando sto per uscire uno dei tre mi afferra per un braccio mi strattona e io inizio ad urlare.

<<Shh...Piccola, non ti agitare faremo presto.>> E mi spingono verso il muro. Una mano mi tiene ferma dal collo e sento le altre ovunque. Inizio a piangere e a gridare, almeno finché non mi tappano anche la bocca. Ho tanta paura. Spero che almeno qualcuno mi ha sentito...

Josh

Ho decisamente esagerato con l'alcool questa sera, per colpa di Adam. Anche se lui stranamente è ancora sobrio. Se mi dovesse chiamare il Boss per qualche urgenza e scoprirebbe come mi sono conciato penso che mi ucciderebbe in seduta stante. Mi viene un conato di vomito e mi dirigo barcollando verso i bagni, quando sento qualcuno urlare. Entro subito e mi ritrovo davanti una ragazza senza maglietta che si dimena e implora aiuto mentre tre ragazzi gli fanno Dio solo sa cosa!

<<Lasciatela immediatamente!>> Biascico. Ma loro in risposta scoppiano in una risata . Ma questa dura per poco, non sanno chi stanno prendendo in giro. Con un balzo mi fiondo su di loro e a uno a uno li stacco dalla ragazza, quest'ultima se ne scappa ancora sotto shock. Inizio a sferrare pugni a destra e a manca finché non se la svignano. Sono più forte di loro anche da ubriaco!

<<Siete solo dei codardi!>> Gli urlo contro. Se solo non fossi in queste condizioni giuro che li avrei fatti fuori. Di certo non sono un santo, ma non alzerei mai un dito contro una ragazza.

Mi sono procurato un graffio sulla guancia destra, mentre le mie nocche grondano di sangue. Guardo a terra e noto qualcosa che luccica. Una catenina, sicuramente della ragazza che ho salvato poco prima. La giro e rigiro fra le mani e leggo Sun. La infilo nella tasca posteriore dei miei jeans e ritorno barcollando da Adam.

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SPAZIO AUTRICE:

Cosa ne pensate del nuovo capitolo?  Se vi è piaciuto commentate e mettete stelline.

Spero di riuscire ad aggiornare domani.


                                                              Baci, Maria Pia :*


BLACK LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora