14.09.2020

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14 SETTEMBRE 2020
"Andrea....per favore...puoi stare fermo anche solo per tre secondi? Mi stai facendo salire l'ansia più tu che tutta la situazione" cerco di bloccarlo ma una fitta più forte mi fa piegare in due, per quanto la pancia me lo permetta. Come predetto dalla mia ginecologa la maggior parte dei chili li ho accumulati alla fine anche se tutto sommato sono stata brava dato che ne ho presi solo 9 "Adesso chiamo qualcuno..." stavolta riesco ad afferrarlo per il gomito e scuoto la testa "Ora passa...sono le normali contrazioni...ora respiro e tutto passa...cerca di respirare anche tu per favore che altrimenti ricoverano te" riesco a strappargli un sorriso ma il suo sguardo torna subito allarmato come se stesse per affrontare una tempesta "È troppo presto Arianna...il termine è fra sette giorni..." si, mancano ancora sette giorni alla data fissata dalla ginecologa ma prima di tutto quelle misurazioni temporali possono sbagliare e poi non sarò mica la prima donna sulla faccia della terra a partorire prima del termine  "È normalissimo invece...capita a moltissime di anticipare leggermente i tempi...sette giorni non sono nulla...chiami mia madre per chiederle fra quanto arriva per favore..." lui annuisce ed esce dalla stanza non prima che io l'abbia rassicurato per almeno mezzo minuto. Mentre lui è fuori cerco di respirare come mi hanno insegnato al corso preparto anche se abbiamo partecipato solo a pochissime lezioni. Quando Andrea rientra sembra che stia per vomitare "Dieci minuti...vuoi che stia lei con te qui in attesa che decidano cosa fare?" quando mi hanno visitato hanno detto che ero già dilatata di qualche centimetro ma che manca ancora un pochino di tempo prima che mi trasferiscano in sala parto. Mezz'ora dopo mi si sono rotte le acque e da quel momento le contrazioni hanno iniziato ad aumentare di intensità oltre a diventare più frequenti. Ora sono in una saletta piccola ma che almeno ha una bella finestra che mi permette di guardare fuori. Nonostante sappia che mia madre sarebbe contenta di stare con me quando sarà il momento di partorire e anche io sarei contenta di averla lì, visto che posso scegliere ovviamente scelgo di avere lui con me. Ma devo cercare di farlo calmare perché rischia di avere un infarto e di non vedere sua figlia se va avanti così "Voglio te ma devi calmarti per favore..." mentre sta per rispondere la ginecologa entra e mi sorride "Ogni quanto?"
"Quattro minuti circa" mi fa sdraiare e mi visita poi decreta che manca poco, secondo lei nel giro di un'ora massimo sarò pronta per far nascere Luana. Anche se il termine era stato fissato di lì a sette giorni io è circa una settimana che mi preparo psicologicamente a quel momento. Ho cercato soprattutto di preparare Andrea ma a quanto pare nessuna mia rassicurazione e neppure quelle della dottoressa sono servite a tranquillizzarlo leggermente. Quando quella mattina gli ho detto che dovevamo andare in ospedale l'ho visto sbiancare...sapevo che sarebbe stata dura ma non ero assolutamente preparata a questo panico assoluto "Entrerai in sala parto vero?" la dottoressa si rivolge direttamente a lui che annuisce ma non riesce a spiccicare parola. Alzo gli occhi al cielo e cerco la sua mano...è ghiacciata nonostante a San Lazzaro ci siano ancora trenta gradi e dalla finestra aperta entri solo un filo d'aria. Quando rimaniamo soli lui mi fissa "Non so se ce la faccio"
"Si che ce la fai...ho bisogno di te...a meno che tu non mi dica che non vuoi essere presente alla nascita di nostra figlia.. allora va bene" sfilo la mano dalla sua ma lui me la riprende subito "Sai che voglio esserci...sai che è uno dei momenti più importanti della mia vita, e della nostra vita assieme ma ho paura"
"Pensi che io non ne abbia? Sto letteralmente morendo di paura ma fra un'ora nascerà la nostra bimba e glielo dobbiamo di soffrire un pochino no? Poi avremo tutta la vita per stare con lei e sarà bellissimo.. ma devi calmarti.." lo vedo inspirare ed annuire anche se so che dentro ha una vera tempesta emotiva che rischia di sopraffarlo "Sicura che vada bene questa cosa che partorirai prima del termine?"
"Andrea, quante cose hai letto sulle gravidanza negli ultimi due mesi? Il tuo computer è pieno di articoli sul parto quindi sai che si può partorire anche prima di quanto i medici hanno prefissato...sto bene, per quanto possa stare bene in questo momento ma voglio capire se tu sei pronto. Non è una passeggiata assistere e quindi devi esserne convinto perché non voglio che stramazzi a terra a metà strada...se entri stai con me fino alla fine...se invece pensi di non farcela vedrai dopo nostra figlia...sai che a me va bene ugualmente" ovviamente vorrei ci fosse ma non voglio forzarlo in alcun modo "Entro con te..." mi abbraccia e mi lascia un bacio tra i capelli "Sei bellissima anche adesso sai?" ne dubito dato che ho i capelli appiccicati alla fronte ed indosso un orrido camice bianco ma se lo dice lui posso anche crederci "Tu sei bellissimo...hai fatto strage di cuori anche qui?"
"Ma che strage di cuori? A me basta che tu stia bene...del resto non me ne importa nulla...siamo arrivati ad un giorno che sogno da mesi e mesi e non vedo l'ora di avere fra le braccia nostra figlia..mi importa solo di te e lei....ho mandato a quel paese anche Giada che è qui fuori"
"E me lo dici così? Falla entrare povera...e tu vai prenderti un caffè e vai a fumare una sigaretta che poi non potrai farlo per parecchie ore..."
"Sicura? Se succede qualcosa dì a mia sorella di chiamarmi che corro qua va bene?" annuisco ridendo "Promesso...ora dammi un bacio" gli mostro la guancia ma lui scuote la testa e mi stampa un sonoro bacio sulle labbra "Ci pensi che siamo arrivati a questo punto piccoletta?"
"Due anni fa non ci conoscevamo neppure, o meglio tu non sapevi neppure della mia esistenza e guardaci ora. Ne abbiamo fatta di strada e ne faremo ancora...ora prendi un bel respiro e calmati..." lui annuisce e mi bacia ancora prima di uscire dicendo a Giada di entrare "Dio se non lo ammazzo oggi mi fanno santa...posso far entrare anche gli altri? Fra poco arrivano anche i tuoi genitori" muovo la testa su e giù perché una nuova contrazione mi impedisce di parlare e soprattutto di respirare normalmente. Quando il dolore passa sorrido a Giada, Celeste, Nicole e Tullio...si sono tutti precipitati lì, c'è chi ha mollato anche una lezione a metà pur di stare con noi in quei momenti "Vuoi un pochino d'acqua?" a chiedermelo il miglior suocero che potessi desiderare. Dato che sono lontana dalla mia famiglia mi fa un pochino da secondo papà e ho trovato in lui una persona dolcissima e speciale "Grazie....perché tu e Andre avete discusso?" Giada sbuffa e mi prende la mano "È un'agonia starlo a guardare...mi verrebbe voglia di strozzarlo poi mi viene in mente quanto ha desiderato con tutto il cuore questa bimba e l'incazzatura mi passa....gli voglio un bene dall'anima ma è allucinante. Quando mi ha chiamato sembrava che stessi partorendo in quel momento esatto. Gli ho detto che se proseguiva così non ci arrivava alla fine"
"Sai quanto ci tiene" lei annuisce guardandomi e fra noi passano molte più parole di quelle che abbiamo pronunciato. Sappiamo cosa si porta dietro Andrea e quanto quella giornata significhi per lui. Sappiamo anche che manca qualcuno per rendere perfetto quel momento e forse quel piccolo particolare è quello che sta mandando veramente in panico mio marito. Poco dopo arrivano anche mia madre e mio padre che già da due giorni sono arrivati a Bologna da Genova. Mio fratello e la sua fidanzata invece penso siano su un treno in quel momento...sono strafelice di avere tutti loro attorno ma solo quando torna Andrea riesco a tranquillizzarmi. Non ho assolutamente esagerato quando gli ho detto che ho bisogno di lui quel giorno. Solo la sua presenza riesce a farmi calmare...quando stringo la sua mano riesco a sentire quella connessione profonda che sento solo con lui "Vi lasciamo un attimo soli...va bene? E poi saremo fuori dalla sala parto" li saluto uno ad uno e dedico un attimo a sentire tutte le loro rassicurazioni. Mia madre ha le lacrime agli occhi...la sua bimba sta per dare alla luce la sua prima nipotina...mio padre non riesce neppure a parlare, così come il papà di Andrea. Sono molto simili e so che usciti fuori si metteranno in un angolo aspettando notizie. Guarderanno il muro e conteranno letteralmente i minuti che mancano. Le nipoti di Andrea sono le più elettrizzate, per loro la paura non esiste...sono solo impazienti di tenere fra le braccia Luana, e scommetto che se la contenderanno ma loro zio avrà naturalmente l'ultima parola. So che sarà molto protettivo, forse fin troppo e si raccomanderà che la tengano in braccio nel modo giusto. Giada è colei a cui non ho bisogno di dire nulla...ci capiamo con mezzo sguardo...ha superato tanto nella sua vita e ha imparato da sua madre che ogni attimo merita di essere vissuto al massimo.
Quando siamo di nuovo soli Andrea rilascia un bel respiro e mi prende le mani "Come stai?" negli ultimi tre mesi me lo ha chiesto almeno 30 volte al giorno...mi fa una tenerezza assurda ma a volte come ha detto sua sorella ti verrebbe solo voglia di ucciderlo lentamente "Bene...sono solo stanca..." ho superato la gravidanza senza grossi problemi, neppure alla fine. Ho condotto una vita pressoché normale fino al giorno prima, ovviamente con qualche accorgimento ma non mi sono preclusa nulla. Abbiamo passato agosto al mare, con Andrea che mi lasciava solo per raggiungere il luogo di qualche serata, meglio se nei dintorni. Mi aveva anche proposto di andare a Genova dai miei ma io avevo declinato l'offerta, seppur sia stata molto tentata di accettare. Alla fine avevo deciso di rimanere a casa con lui, che di punto in bianco aveva fatto le valigie e mi aveva portata vicino a Riccione, in una villetta che aveva affittato per il mese di agosto. Direttamente sul mare, sembrava uscita da una cartolina e avevamo passato quel mese caldissimo in un piccolo paradiso...ogni tanto qualche nostro amico passava per qualche giorno e quando lui non c'era faceva in modo che avessi sempre qualcuno vicino. Settembre era arrivato in fretta, accompagnato dalla consapevolezza che ormai eravamo arrivati al traguardo "Se potessi starei male al posto tuo...a vederti così sto male io, veramente ma so che nonostante cerchi di fare quella forte non è facile..."
"Ci sono cose peggiori nella vita che partorire nostra figlia fidati...e poi non ci fermeremo ad uno quindi devo fare pratica" quando finisco la frase caccio un urlo e gli artiglio la mano "Shhh amore mio...cosa posso fare?"
"Stai qua e basta.." quando il dolore passa e posso riappoggiare la schiena al lettino lui mi asciuga il sudore dalla fronte e mi passa l'acqua. Nonostante lo ucciderei a volte penso che pochi si sarebbero comportati come lui in quei mesi e si comporterebbero così in quel momento "Ci fermiamo ad uno amore mio...vederti così non lo reggo mica io..."
"Ma smettila...daremo un fratellino o una sorellina a Luana..." si, in quel momento mi costa un sacco dirlo perché sento la schiena spezzarsi in due ma non ci fermeremo ad uno "Non ce la faccio a vederti così" nonostante stia male gli prendo il viso fra le mani e lo fisso dritto negli occhi "Sto bene...e starò ancora meglio quando terrò nostra figlia fra le braccia.. ma mi devi promettere che starai accanto a me, ho bisogno di te e anche lei ha bisogno di te. Sarai il papà migliore del mondo, come sei il marito migliore del mondo...lo sai vero che ti amo da impazzire? Sono la donna più felice sulla faccia della terra perché ho accanto il miglior uomo del mondo...ora siamo veramente una famiglia e non sai quanto sia contenta...ovviamente adesso se potessi accelererei tutto per arrivare alla fine ma non posso e quindi stammi solo vicino" lui annuisce e vedo che sta per piangere "Non osare versare una lacrima"
"Ma se stai piangendo anche te?"
"Ma io posso...ora puoi chiamare la dottoressa perché credo che fra poco diventerai padre..." lui annuisce e corre fuori. Poco dopo la ginecologa mi da ragione e dispone che venga trasferita in sala parto. Non capisco molto di quei momenti...basta solo che lui mi tenga la mano. Riesco anche a ridere quando lo vedo con camice e cuffietta verde in testa. Mentre i minuti scorrono prendo veramente coscienza di quello che sta per accadere. Ci abbiamo fantasticato per mesi su quel momento, abbiamo pensato a come potrebbe essere Luana, il colore degli occhi e quello dei capelli. Abbiamo pensato a come saremmo stati ma nessun pensiero rispecchia quello che stiamo veramente provando in quegli attimi. No, non ci fermeremo a una figlia perché quella sensazione di completezza mista a panico mista a terrore puro mista a felicità assoluta merita di essere vissuta di nuovo. E poi voglio rivedere quel sorriso sul suo volto "Ora quando senti che devi spingere fallo con tutte le tue forze" sono in un bagno di sudore e nonostante Andrea continui a spostarmi i capelli appiccati dalla fronte continuo a sentirli incollati alla pelle "Stai andando benissimo amore mio" pare aver ritrovato quella determinazione che conosco. Accantonata la paura e capito che io ho veramente bisogno di lui sta andando alla grande. Io non so più neppure dove sono ma ho una forza dentro che non sapevo neppure di avere e la riverso tutta in quelle spinte "Ancora una Arianna, stai andando benissimo"
"Non ce la faccio più" sono stremata, fisicamente ed emotivamente "Hey sono qua io e non ti mollo...manca pochissimo amore mio...",
"Sono stanca...." scoppio a piangere e lui annuisce con gli occhi lucidi "Lo so...e ti assicuro che poi ti riposerai....ora fai un'ultima cosa per me? Una spinta sola piccoletta" non stacco mai lo sguardo dal suo e racimolando tutte le energie residue assecondo l'ultima contrazione...non so dove la trovo la forza, probabilmente nei suoi occhi e nel suo sorriso. È in panico, lo vedo ma ce la sta mettendo tutta per essere forte anche per me. All'inizio non mi accorgo neppure dello strillo di Luana ma quando quel suono rompe la cortina di silenzio che mi sono imposta di mettere attorno a me scoppio a piangere e anche Andrea lascia che le lacrime scendano sul suo viso "Ce l'hai fatta" annuisco incapace di fare altro. Sono spossata, mi si chiudono gli occhi ma voglio vedere nostra figlia anche solo per due minuti. Poi so che dovranno portarla fuori per fare tutti gli esami di routine ma voglio tenerla in braccio prima "Come sta?" ho la voce roca e fatico a parlare "Benissimo...ora te la faccio tenere un attimo ma poi devi riposarti va bene? Ti riportiamo in camera, poi tanto la puoi tenere con te" Andrea ha preteso una stanza singola perché so che passerà con me la maggior parte del tempo che trascorrerò in ospedale. Nonostante all'inizio abbia protestato l'ho lasciato fare alla fine...so che ha vissuto gli ultimi mesi alterando la felicità alla tristezza...la consapevolezza che sua mamma non ci sarebbe stata alla nascita di nostra figlia è stata difficile da mandare giù "Eccola qua" il velo di lacrime mi permette di vedere un fagottino avvolto in una coperta bianca. Si vedono solo i capelli scuri, gli occhi altrettanto scuri e le manine che si agitano "È bellissima...come la sua mamma" la voce di Andrea vacilla ma gli occhi brillano...ora che Luana è li con noi è notevolmente più tranquillo e sereno...nella nebbia della stanchezza mi vengono in mente le sue parole alla presentazione del suo secondo trono. La sua voglia di diventare padre...finalmente quel desiderio si è realizzato "A me sembra tutta te" ha la sua forma del viso e anche gli occhi sono suoi "Ciao amore mio..." ci guardiamo per un istante e capisco solo in quell'attimo quello che tutte le mamme dicono. Nell'esatto momento in cui diventi mamma è come se rinascessi un'altra volta...sapere che sono stata io nonostante le paure a dare vita insieme ad Andrea a qualcosa di così perfetto è quasi da non crederci "Nome?" guardo Andrea e gli faccio cenno che deve essere lui a rispondere "Luana...Luana Cerioli" si, ha proprio la faccia di Andrea e anche qualcosa di sua madre quindi quel nome è quanto mai azzeccato "Ora la portiamo a fare gli esami e poi te la riportiamo in camera ma come ha detto la dottoressa cerca di riposare...poi tu Andrea dovrai andare giù per il certificato....non vi ho chiesto i vostri nomi perché li so....tifavo per te sin dall'inizio tesoro" sorrido e sento Andrea darmi un bacio fra i capelli "Ora ci lasci un attimo così sistemiamo anche Arianna? Puoi andare a dare la notizia a tutti i vostri parenti..ed ovviamente poi potranno vedere Luana"
"Sicura che vada bene che ti lascio sola?"
"Andre, non sono sola...ci vediamo dopo..." lui annuisce, dà un bacio alla manina minuscola di nostra figlia e poi si sporge verso di me "Ti amo..."
"Anche io...da morire" quando lui esce sorrido all'ostetrica che ha assistito alla scena ed è visibilmente commossa "È bello vedere una coppia così affiatata...Luana era il nome di sua mamma?" annuisco e guardo la piccola Luana che mi continua a fissare "È bellissima, veramente...e quel nome le si addice...ora posso prenderla?" bacio la bimba sulla punta del naso e poi la passo alla ragazza che mi guarda sorridendo "Ora arrivano le mie colleghe" quando esce rimango per un attimo da sola. Non posso crederci di essere diventata mamma...ma soprattutto non posso credere che finalmente io ed Andrea abbiamo messo il primo grande tassello della nostra famiglia. Ora non siamo solo io e lui ma siamo io, lui e Luana e tempo due anni e ci metteremo d'impegno per darle una sorellina o un fratellino..io ho sempre potuto contare su mio fratello nonostante da piccoli lui mi facesse un sacco di dispetti facendomi piangere e Andrea ha sempre potuto contare su Giada. Sento bussare alla porta e dato che sono sola dico semplicemente 'avanti'. Poco dopo mio marito mette piede nella stanza "Che fai qua?"
"Volevo baciarti come si deve...sei stata fantastica prima e volevo lo sapessi...io ho resistito a malapena, tu hai avuto una forza assurda..ci vediamo dopo amore mio" mi bacia prima in fronte poi sul naso e poi sulle labbra "Ti amo"
"Anche io..veramente tanto" non pensavo che il mio amore per lui potesse crescere giorno dopo giorno invece in qualche modo ho scoperto di riuscire ad amarlo ogni secondo un pochino di più. Ogni attimo lui mi da un motivo in più per amarlo, per sentirmi legata a lui...lo guardo uscire e sorrido..mai avrei pensato di sentirmi così e penso che possa solo migliorare ancora..

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