VITA

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"Se inizio a piangere così ogni volta che la lasciamo a qualcuno..." mi asciugo velocemente le lacrime che continuano a scendermi lungo le guance e sbuffo guardando la porta di casa di Giada come se potessi in qualche modo far sapere a Luana che le voglio un mondo di bene, anche se lei probabilmente non capirà mai quanto gliene voglio e perché ora che l'ho lasciata con sua zia mi sembra che mi manchi qualcosa "Se non sei convinta di fare questa cosa possiamo riprenderla e andare a casa...sei tu che prima che nascesse mi avevi detto che pensavi che non riuscissi a staccarmi da lei ma mi pare che quella che ha questo problema sia tu...allora? Cosa vuoi fare? Non voglio assolutamente forzarti a fare nulla Arianna ma se non ci mettiamo in viaggio adesso non arriviamo dove dobbiamo andare...allora?"
"Andiamo..." apro la portiera e salgo in auto, poi allaccio la cintura di sicurezza e metto gli occhiali da sole anche se di sole non ce n'è neppure un raggio "Sono esagerata?"
"Non sei affatto esagerata...anche a me fa strano lasciarla a mia sorella ma non possiamo stare appiccicati a lei 24 ore su 24, 7 giorni su 7..a proposito dobbiamo anche pensare se iscriverla al nido fra qualche mese..."
"Ma è piccola" accendo la radio e cerco una canzone che mi piaccia, sbuffando perché non la trovo "Amore mio smettila di prendertela con la radio della mia auto...sul fatto che sia piccola ha tre mesi, non dico di mandarla al nido adesso ma magari a 9/10 mesi sarebbe l'ideale. E le liste di attesa sono infinite...comunque volevo dirti che Vincenzo mi ha detto di averti inviato delle mail per alcuni lavori e tu gli hai detto che ci devi pensare"
"Vincenzo i cazzi suoi no? Si gli ho detto che ci devo pensare perchè uno sarebbe uno shooting non so dove e l'altro un lavoro a Londra per una settimana...sinceramente non posso pensare di mollare te e Luana qui e andare in Inghilterra 7 giorni" alla fine prendo il mio telefono e lo collego all'impianto della radio della macchina facendo partire una compilation "Cavolo la prima compilation che ti ho fatto io due anni fa...ce l'hai ancora salvata sul telefono?" annuisco perché seppur abbia cambiato due telefoni nel frattempo le sue compilation sono salvate su remoto e posso sempre andare a riascoltarle. Quella me l'ha fatta lui pochi giorni dopo la scelta e la prima volta che l'ho ascoltata mi sono messa a piangere come una cretina "Si, le canzoni che scegli per me sono tutte salvate gelosamente" mi prende la mano e intreccia le dita alle mie poggiandole poi sulla sua gamba. So che sta girando a caso attorno alla casa di Giada dandomi modo di prendere confidenza col fatto di aver lasciato per la prima volta Luana e cambiare idea se voglio "Possiamo venire a Londra con te...anzi ho già guardato i voli..sarebbe a fine gennaio quindi c'è ancora un mese e mezzo...per allora Luana avrà 4 mesi e mezzo e potrà affrontare tranquillamente il volo...che ne dici?"
"Hai pensato a tutto te come al solito..." lui alza le spalle e poi allarga il giro...so di essere una rompi e so che non gli sto rendendo la vita molto semplice ultimamente "Londra non l'abbiamo mai vista assieme...io ho qualche lavoro ma sono cose di pochi giorni e sempre in Italia e sono tutte da febbraio in poi...possiamo pensare di andarci assieme, ovviamente con Luana, magari non tutti ma qualcuno si..e non è che voglio pensare sempre a tutto io ma mi pare che la scossa dell'altra sera ti sia servita quindi intendo darti altre scosse simili se necessario...ieri siamo stati benissimo no? Oggi so che lasciare Luana non è facile ma non possiamo fare due passi avanti e venti indietro...ora posso andare dove dobbiamo andare o torno indietro?"
"Vai..." gli stringo le dita e lui accelera allontanandosi "Sei diventato troppo saggio Cerioli. Non ti facevo così sai? E poi è vero, pensavo di saperla gestire meglio ma a quanto pare sono una di quelle mamme che ha paura di staccarsi da sua figlia. Non penso sia un delitto no? Riguardo a Londra ho voce in capitolo per caso? Non penso..." anche se gli lascio intendere che mi scoccia quando lui prende le decisioni al posto mio è una cosa che invece mi piace. Sono sempre stata indipendente ma accanto a lui ho volentieri lasciato un pochino della mia indipendenza in favore di una sorta di arrendevolezza a quello che lui decide per noi due. Per le cose importanti e fondamentali della vita di coppia ovviamente mi ascolta e chiede il mio consiglio ma alcune volte fa tutto lui e anche se gli dico che mi rompe questa cosa non è assolutamente vero. È bello sentirsi coccolate e viziate a volte e con lui non posso certo lamentarmi del fatto che lui non mi faccia sentire una regina servita e riverita. È testardo come pochi ma ha anche un cuore enorme e da quando stiamo assieme sono balzata in cima alla lista delle persone che lui ha messo su un piedistallo. Che sia il caffè alla mattina a letto o la cena preparata è pieno di attenzioni "Non sono mai entrato nelle cose che riguardano il tuo lavoro Arianna e non voglio iniziare adesso ma credo che ti servirebbe..sono il primo che non vuole perdersi nulla della crescita di Luana ma non voglio che cresca sotto ad una campana di vetro...andiamo a Londra assieme? Puoi mandare un messaggio a Vincenzo e dirgli che accetti?...per favore" mi volto e lo fisso "Come puoi pensare che possa dire di no a qualunque cosa tu mi chieda se me lo chiedi mentre guidi?"
"Ah già che sei fissata con questa fantasia di me al volante" ho molte fantasie su di lui e una di quelle ahimè è lui che guida "Mi sono incartata da sola quando ho deciso di fare la seconda esterna al mare e per forza di cose ho chiesto che tu guidassi...da quel momento io, te e le macchine abbiamo sempre avuto un rapporto strano"
"Ma solo perché te pensi a quel bacio in macchina..e a tutti quelli che sono venuti dopo" gli faccio il dito medio con la mano libera, poi prendo il telefono e scrivo a Vincenzo "Per tua informazione sto dicendo a Vincenzo che andremo a Londra...contento?"
"Non devo essere contento solo io ma devi esserlo anche e soprattutto te...in fondo saranno pochi giorni e poi dobbiamo abituare Luana a viaggiare..comunque io si, sono contento ma semplicemente perché saremo assieme..." mi porto le nostre mani intrecciate alle labbra e gli bacio le nocche poi lo guardo di sottecchi. Amo guardarlo in ogni situazione ma alla guida è una di quelle cose che starei a guardarlo per ore ed ore. Sarà perché quel famoso bacio in macchina ha sancito la nostra definitiva resa a quello che provavamo l'uno per l'altra, sarà che in auto abbiamo passato momenti indimenticabili, fra canzoni cantate a squarciagola e scherzi reciproci. Sarà che siamo spesso in giro e la macchina è diventata la nostra seconda casa...sarà che vederlo guidare mi dà sempre una scarica di adrenalina pazzesca. Sarà che quell'auto ci ha visto anche protagonisti di una nottata bellissima, di ritorno da un locale dove lui era andato a fare serata. Di solito Andrea era accompagnato da Gianni, il suo autista di fiducia per le serate, che a volte finivano all'alba e che quindi lo vedevano tornare a casa stanchissimo. Quella volta invece dato che la serata era vicino a Bologna c'eravamo andati da soli, per poi fermarci a guardare l'alba sul mare e finire a fare l'amore in macchina "Sei particolarmente dolce in questi giorni sai?" Andrea sorride e poi mette la freccia per girare ad un incrocio. Non so assolutamente dove stiamo andando, mi fido a sufficienza di lui e della sua capacità di scegliere sempre qualche posto bellissimo e che si aggiungerà alla lunghissima lista di luoghi che abbiamo visitato assieme "Ti ho vista un pochino strana e voglio solo farti staccare da tutto...so che gli ultimi tre mesi non sono stati facili ma la giornata di ieri ci ha ricordato che assieme siamo qualcosa di bello no?"
"Direi che siamo molto più che qualcosa di bello, soprattutto tu" lasciare Luana dalla sorella di Andrea non è stato semplicissimo ma so anche che lui ha perfettamente ragione. A 25 anni ho ancora tante cose da vivere e anche se sono una mamma posso essere anche moltissime altre cose "Manca poco eh.." annuisco e mi guarda attorno. Siamo poco fuori Bologna, una zona che non conosco per nulla anche perché il buio che ha già avvolto tutto quanto anche se solo le cinque di pomeriggio mi impedisce di vedere qualsiasi particolare che mi possa far capire dove stiamo andando "Castel San Pietro Terme" leggo il cartello blu che superiamo e mi rimane in mente solo l'ultima parola 'Terme'....io e lui siamo andati in un sacco di posti ma in due anni non siamo mai andati in una Spa assieme. Abbiamo collezionato un sacco di esperienze fatte assieme, abbiamo preso treni ed aerei, siamo stati in un sacco di hotel e abbiamo sperimentato un sacco di ristoranti diversi ma non siamo mai andate alle Terme "Palazzo di Varignana 1km...andiamo lì?" lui annuisce ed io inizio ad essere elettrizzata. Quando vedo comparire la struttura rimango letteralmente senza fiato. Sembra un castello circondato da alberi secolari...in estate deve esserci un sacco di movimento ma a metà dicembre sembra tutto immerso nel più assoluto silenzio. La macchina di Andrea supera il cancello e poi si ferma nel parcheggio, occupato solo da un'altra quindicina di automobili. Mi slaccio la cintura di sicurezza e scendo giù. Non sembra di stare neppure a solo pochi chilometri dalla città...intorno si vedono solo alberi, verde e nient'altro. Ci sono campi da tennis, riesco a vedere almeno due piscine enormi, oltre alla struttura principale del Palazzo "Cazzarola..." aspetto che lui mi raggiunga, gli prendo la mano e cammino verso quella che sembra la reception "Ti piace almeno? Quel cazzarola non ho capito se fosse positivo o meno"
"Ma ti pare che possa non piacermi? Dormiamo qui vero? Hai prenotato una stanza qui? C'è la Spa? Poi possiamo andarci?" 
"Ho prenotato una stanza, anzi poi vedrai cosa ho prenotato, ovviamente c'è una Spa di 3000 metri quadrati tipo, ci sono anche le vasche di acqua calda all'esterno, se vogliamo fare la pazzia possiamo andare anche lì. Per il resto possiamo girare dove vogliamo....domattina ci svegliamo quando vogliamo, facciamo colazione e poi con calma torniamo a prendere Luana, poi possiamo stare un pochino da Giada e tornare a casa anche dopo cena. Sono 24 ore Arianna, lei starà benissimo e vedrai che anche noi staremo bene. Abbiamo lasciato a mia sorella tutto quello che può servirle, e poi ha tirato su due figlie quindi riuscirà a cavarsela alla grande...io e te faremo i fidanzatini...fai come fosse un'esterna"
"Allora dobbiamo comportarci in un certo modo..." gli mollo la mano e lo fisso per capire se a lui va bene ma la sua espressione è interdetta "Ritiro tutto, diciamo un'esterna con qualche beneficio..." mi passa il braccio attorno alle spalle e mi bacia sui capelli "Cretino..." stiamo ancora ridendo quando arriviamo alla reception. La ragazza seppur ci accolga con voce squillante e dica che aspettava giusto noi, il Signor e la Signora Cerioli, poi ha occhi soltanto per la parte maschile della nostra coppia. Ormai sono abituata al fatto che seppur siano ben visibili le due fedi ai nostri anulari poi prevalga sempre il magnetismo che mio marito sembra emanare verso ogni rappresentante del genere femminile. Penso che molte neppure se ne accorgano ma iniziano a fargli gli occhi dolci. Lui è sempre gentile e sa mettere a proprio agio tutte ma la cosa che amo particolarmente di Andrea in quelle situazioni è che prima di ogni cosa pensa a me. Non fa mai un gesto che possa essere interpretato male da chi ci sta di fronte e quando abbraccia o bacia sulla guancia una ragazza è sempre molto discreto. L'unica a cui riserva determinati sguardi, baci ed abbracci sono io. La ragazza ci consegna il badge della stanza e ci dice che poi possiamo utilizzare la Spa senza limiti di orario e per la cena possiamo far sapere ai camerieri dove preferiamo mangiare. Alla fine ci dice che si augura che la permanenza al Palazzo di Varignana nella loro suite presidenziale sia di nostro gradimento. Solo quando ci allontaniamo tiro Andrea per la manica del giubbotto e sibilo "Suite? Presidenziale?" effettivamente stiamo seguendo il sentiero che porta a quella che dal nome sembra la camera più lussuosa del Palazzo "Si, non sono sordo Arianna e l'ho prenotata io ieri" rimango zitta fino a quando la porta della suite si staglia davanti a noi "A te l'onore" mi allunga il badge ed io lo striscio sul quadrato accanto alla porta. Un click e la luce verde annuncia che la porta si è aperta. Andrea mi fa cenno di entrare per prima ma io corro letteralmente dentro. Quella non è una stanza, è un appartamento di almeno 80 metri quadri, con un salotto completo di camino e terrazzo, la camera da letto con terrazzo privato e vasca idromassaggio ed il bagno con sauna incorporata "È un sogno sta cosa..."
"Ti piace? Ho prenotato completamente alla cieca, ho solo chiesto che ci venisse riservata la camera più bella...ora che ne dici se andiamo alla Spa? Possiamo anche mangiare qualcosa lì" io non gli rispondo o almeno non lo faccio subito perché sono rimasta imbambolata davanti a quello che c'è sul carrello accanto al letto. Ci sono le mie caramelle preferite, i miei cioccolatini preferiti, ci sono anche due bustine della mia cioccolata preferita "Arianna..." mi volto e gli vado incontro prendendogli il viso fra le mani...lo bacio facendolo sbilanciare all'indietro e per poco non caschiamo tutti e due sul letto "Non hanno indovinato le cose che mi piacciono di più sparando completamente a caso vero? Gliel'hai detto tu"
"Ovvio che gliel'ho detto io...hanno azzeccato tutto?" annuisco e avvicino di nuovo le labbra alle sue "Si, tutto perfetto, come questo posto e come te ovviamente...ora possiamo andare alla Spa...scusa Andre ma non ho il costume" me ne ricordo solo in quel momento e lui sorride "In bagno c'è sia un costume intero che un due pezzi...io opterei per il secondo ma vedi te poi"
"Vado a cambiarmi allora..e poi andiamo alla Spa...non vedo l'ora...ah aspetta che prendo due caramelle" lui ride e mi blocca per le spalle "Ari, amore mio...calmati.. per prima cosa forse è meglio se ti togli il giubbotto e la sciarpa.." mi fa scendere la cerniera del piumino e me lo toglie buttandolo sulla poltrona insieme alla sciarpa "Carino questo maglioncino...mi ricorda me e te al mare" giocherella con l'orlo del mio maglioncino rosa carico, quello che indossavo alla nostra seconda esterna, quella al mare "L'esterna dove ti avrei voluto baciare.."
"Non dirlo a me...ora vieni qua che ti bacio sul serio...posso anche togliertelo questo maglioncino tanto non ti serve" alzo le braccia e lui me lo sfila dalla testa buttandolo sul letto "Fila in bagno a cambiarti prima che io ti leghi al letto fino a domattina e non mettiamo piede fuori dalla suite neppure per un secondo...nonostante il programma sia molto allettante diciamo che voglio sperimentare la Spa con te...ci siamo giocati la Villa e la possibile Spa quando ho deciso di sceglierti prima del tempo"
"Non sarebbe finita bene in nessun caso fidati...se fossimo andati noi avremmo dovuto far spegnere le telecamere fino a data da destinarsi..se ci fossi andato con lei io avrei preso e me ne sarei andata, non avrei mica retto te e lei in una situazione del genere...pensare che...no, non posso neppure pensarci Andrea..." mi volto e prendo il contenitore con le caramelle. Me ne metto in mano una manciata e poi inizio a mettermele in bocca "Te ne saresti andata?"
"Ovviamente...ho retto già oltre il mio limite fidati....pensare a te e lei in una vasca che vi abbracciavate...ma anche no, tu eri mio e quindi no, non avrei retto" rabbrividisco al pensiero di loro due assieme, in una situazione potenzialmente molto forte come una Spa "Ero tuo?" annuisco e prendo una caramella, una di quelle che so che gli piacciono. Ne abbiamo fatte fuori una vagonata in macchina, nel viaggio da Roma a Bologna, il primo che abbiamo fatto assieme. Prima di partire siamo andati in un bar a far colazione, e mi sembrava ancora strano poter tranquillamente stare assieme a lui senza nessuna telecamera attorno. Quando siamo usciti ho fatto rifornimento di caramelle e merendine in un negozio e poi ci siamo messi in macchina. Appena saliti siamo scoppiati a ridere e abbiamo passato il viaggio a mangiare schifezze e a cantare le canzoni alla radio "Si, tecnicamente non eri ancora mio ma eri già mio da un bel pezzo...e poi se non siamo arrivati fino alla villa e all'annessa Spa ci deve essere stato un buon motivo no? Ci andiamo ora in Spa e sarà decisamente meglio...." gli metto in bocca un'altra caramella e poi lo bacio prima di camminare all'indietro andando verso il bagno. Quando mi chiudo dentro trovo una scatola con due costumi, uno intero nero ed un'altro dello stesso colore due pezzi. Seguo il consiglio di Andrea e prendo il secondo. È delle misura perfetta, del resto lui ormai può andarmi a comprare tranquillamente anche i completini intimi ed è pure capitato che effettivamente me li regalasse azzeccando taglia e modello. Mi tiro su i capelli in uno chignon storto e poi indosso l'accappatoio bianco con su ricamato Arianna in oro in una calligrafia svolazzante e le ciabatte che trovo a terra "Ok, sono pronta" lui mi fa la radiografia completa, anche se mi avrà già vista mille altre volte con un accappatoio addosso.
"Vado a cambiarmi anche io e poi andiamo...intanto puoi decidere dove mangiare...io ti propongo una cosa ma poi decidi tu...aperitivo alle otto e mezza in una delle piscine esterne riscaldate, poi cena dentro, direttamente qua...ci facciamo preparare il tavolino davanti al camino. Lo so che sei stata rapita dalle caramelle e dal fatto che quando ho prenotato ho espressamente richiesto che ci fossero in stanza ma ti sei resa conto che abbiamo anche un camino vero?" so che quando sono con lui tutta la mia attenzione viene catalizzata da Andrea ma il camino l'ho visto eccome "Vada per la cena davanti al camino...per il resto..cioè mi vuoi far uscire in un una piscina all'aperto con quattro gradi forse?"
"Ma la piscina è calda e poi ti scaldo io..." è una follia ma alla fine ho imparato che per essere veramente felice bisogna essere anche o forse soprattutto leggermente folli. Annuisco e gli dico che per me va bene poi lo vedo sparire in bagno. Spilucco qualche altra caramella mentre lo aspetto. Quando esce gli vado incontro e lascio che mi abbracci per un attimo in mezzo al soggiorno "Hai capito quello che ti ho detto prima vero? Non intendevo che tu fossi mio come se fossi un oggetto o una roba da possedere"
"Lo so amore ed io mi sentivo già tuo...non ci saremmo mai arrivati alla Spa perché so che ti avrei fatto soffrire in qualche modo e non volevo assolutamente che la nostra storia iniziasse con te che stavi male. Non aveva veramente senso proseguire..dopo la mia sorpresa a casa di Tuela ho chiamato Maria e le ho detto che avevo bisogno di sceglierti. Era un bisogno viscerale di averti al mio fianco sempre, a prescindere dalle mezz'orette delle esterne e dell'ora scarsa in studio. Non volevo più che tu avessi dubbi su quello che io provavo per te...mi sono sentito uno schifo quando ho sentito il tuo sfogo prima dell'esterna del primo bacio. Quando hai detto che potevo andare a fanculo e scegliere Federica perché tu uno come me non lo volevi al tuo fianco mi è salita l'ansia...giuro"
"Ero seriamente incazzata lì...ma ti sei fatto perdonare ampiamente e poi non era assolutamente vero che uno come te al mio fianco non ce lo volevo. Ti volevo eccome ma volevo il vero Andrea che è quello che mi sto vivendo da due anni ormai e non quello che mi rompeva il cazzo su ogni dannata cosa...dai ora andiamo che dobbiamo pensare un pochino a noi due..." lo bacio poi prendo il badge, i nostri due telefoni messi in una borsa trasparente e lo precedo fuori dalla stanza. Seguiamo le indicazioni per la Spa. Il palazzo è ancora più grande di quello che mi ero sembrato dall'esterno. È formato da almeno sei complessi che ospitano le stanze, tre ristoranti e la Spa che effettivamente è enorme. Gli ospiti però a metà dicembre sono pochissimi e questo a noi due va benissimo "Che figata di posto"
"Vedo che ti piace" annuisco e mi tolgo l'accappatoio per appenderlo ad uno dei ganci all'inizio del percorso della Spa. La vasca principale è enorme, con una cascata al centro. Tutte intorno alla vasca ci sono una serie di stanzette, che ospitano la sauna, il bagno turco, un sacco si percorsi di acqua calda e fredda. Oltre a noi ci sono solo altre dieci persone ma in un ambiente così grande si ha l'impressione di essere completamente da soli. Quando mi tolgo le ciabatte ed immergo il piede nell'acqua noto che è caldissima e faccio per tuffarmi quando sento il suo sguardo che mi trapassa la schiena "Ecco perché avremmo dovuto far spegnere le telecamere...non credo che ci fosse l'opzione di far andare via tutti però...ora mi raggiungi oppure devo vivere questa bellissima esperienza da sola?" mi fermo sui gradini e lo aspetto. Anche se l'ho visto in costume almeno 100 volte e l'ho visto solo quella mattina senza nulla addosso ogni volta gli faccio la radiografia, come lui la fa a me del resto. La corrente e la scossa elettrica che abbiamo sentito la prima volta non è mai diminuita, anzi. Tolta l'inibizione delle telecamere la nostra intesa e la nostra voglia reciproca è aumentata a dismisura...in alcuni momenti sembra che non riusciamo a staccare gli occhi e le mani l'uno dell'altra. Andrea mi raggiunge e mi prende la mano poi scendiamo insieme la scaletta...l'acqua è bollente, ed io vado subito sotto per bagnarmi i capelli. La sensazione è come se fossimo veramente tornati a quando eravamo solo due ragazzi che volevano collezionare il maggior numero di esperienze possibili assieme. Ora il fatto di essere genitori ci frena un pochino e penso sia normalissimo. Decidiamo di non guardare assolutamente l'orologio, la Spa è aperta tutta notte ma noi abbiamo l'appuntamento con il nostro aperitivo fuori alle otto e mezza. Non saltiamo nessuna stanzetta, lui mi trascina anche dove io non ci metterei piede se fossi da sola. Mi fa provare anche la vasca piena di ghiaccio e mi piglia per il culo quando urlo dicendogli che lo odio. Quando ci chiudiamo nelle stanzette finisce che ci rintaniamo in un angoletto a baciarci e quando qualcuno entra iniziamo a ridacchiare come due scemi. Non stacchiamo quasi mai le mani e quando capita lui non toglie comunque mai lo sguardo da me. Alle sette ci beviamo un thè e rimaniamo sdraiati su dei mega cuscini guardando la parte di soffitto fatta di vetro, con il cielo scuro punteggiato di stelle sopra di noi "Ho azzeccato il posto?" annuisco alla sua domanda "Centrato in pieno...del resto mi conosci benissimo, probabilmente sei la persona che mi conosce di più al mondo quindi sapevi che un posto del genere era esattamente quello che mi serviva...so di essere stata pesante Andrea e so che non è stato facile starmi vicino in questi mesi ma ho dovuto trovare un mio equilibrio e ti dico che non l'ho ancora pienamente trovato. Pensavo che diventare mamma mi avrebbe cambiata ma non così...capisco quello che mi hai detto l'altra sera e perché mi hai dato la scossa come hai detto te...vorrei solo farti capire che non ho mai smesso di amarti o non ti amo meno di prima. Il mio amore per te non è in discussione e vorrei che questo te lo mettessi in testa. Se parliamo di paura di perderti ce l'ho sempre, perché mi sono sempre sentita leggermente inadeguata per stare accanto a te...a volte è come se fossi ancora ferma a quel 12 gennaio e tu mi stessi facendo quel discorso...perché io? Cosa ho di così particolare da surclassare tutte le altre e soprattutto da farti decidere dopo neppure due mesi di mollare tutto e scappare letteralmente via con me.." mi alzo e gli tendo la mano poi vado verso la vasca idromassaggio enorme che si trova esattamente sotto il soffitto di vetro. Mi siedo sulle sdraio sommerse e gli faccio cenno di mettersi accanto a me "Perché ti senti inadeguata?" alzo le spalle e cerco di trovare le parole giuste "Perché mentre tu hai vissuto in sacco di esperienze prima di conoscere me io in fondo non ho fatto molto. Si avevo la mia vita ma era una vita ordinaria. Facevo la modella a volte ma per il resto ero solamente Arianna, senza chissà quale grande storia dietro. Tu hai un'intera vita prima di me...e a volte mi chiedo se sono capace di starti accanto come meriti...ti guardo Andre e non so se faccio le cose nel modo giusto. E anche se siamo sposati e abbiamo una figlia a volte è come se mi sentissi catapultata di nuovo in quello studio, con te che mi guardi ed io che non so come farti capire che sei l'unica cosa che conta per me. Non conta il contesto, tutto il resto, conti solo te.." gli prendo la mano e gli bacio la punta delle dita ad una ad una. Lui mi fissa ed io cerco con tutta me stessa di sostenere quello sguardo ma dopo un pochino devo necessariamente distoglierlo perché non reggo la marea di cose che leggo dietro i suoi occhi "Quante ragazze sono venute a corteggiarmi nel mio secondo trono?"
"Più di 200 e a volte non mi capacito del fatto che alla fine sia rimasta solo io.." numero assurdo se poi si pensa che fra tutte lui abbia scelto me...ha visto qualcosa di particolare in me che ha fatto si che tutte le altre, alcune molto belle, scivolassero sotto al suo sguardo mentre io sono rimasta incastrata da qualche parte dentro di lui "200 ma ti ricordo che l'unica che mi ha fatto perdere la testa sei stata te..." faccio per rispondere ma lui mi mette le dita sulle labbra e mi fa cenno di aspettare "Il tuo discorso forse reggerebbe se avessi avuto davanti due o tre ragazze che bene o male mi piacevano tutte allo stesso modo...arrivare alla villa mi sarebbe servito per capire se una mi piaceva leggermente più delle altre...avrei potuto baciare tutte e poi capire se una poteva essere quella giusta. Magari alla fine sarei uscito ancora una volta da solo...ma il tuo discorso non ha fondamento perché nessuna arrivava anche solo lontanamente a piacermi come mi piacevi te...parla di destino, di quello che vuoi, parla di anime gemelle, parla di attrazione mentale e fisica troppo forte da poterla accantonare...so solo che per me da quando sei scesa tu da quelle scale non è esistita mai un'altra opzione possibile. Si, avevo paura e per questo ti ho messa alla prova, si, sono stato anche stronzo e giuro che mi odio per come ti ho trattato ma tu sei la mia metà Arianna...sei l'unica che mi ha saputo vedere veramente...ti ricordi l'esterna dove ti ho rincorsa fuori dallo studio?" annuisco prendendo a giocherellare con i suoi bracciali "Lì ho capito che avrei preferito mandare a fanculo te per mezza giornata piuttosto che stare con un'altra ragazza...si volevo una ragazza che mi desse tranquillità ma volevo anche il fuoco Arianna e tu sei tutto questo messo assieme. Mi fai incazzare come poche persone giuro ma dopo due secondi sei anche capace di farmi gioire come nessuna. Sei mille cose assieme ed io le amo tutte..." vorrei poter fare un discorso decente almeno quella volta ma non ce la faccio proprio. Lo guardo sorridendo e poi mi avvicino per baciarlo dolcemente sulle labbra "Non so dirtelo a parole ma ti amo come non credevo neanche possibile. Ti amo da morire non rende neppure l'idea di quello che sei per me..." mi mette la mano sulla guancia, me la racchiude come se volesse proteggermi, come se volesse far si che non mi accada nulla di male...mi fa scorrere il pollice sulle labbra ed io schiudo la bocca per baciargli il polpastrello "Promettimi che sarà sempre così, che anche se per qualche motivo ci allontaneremo poi ci ritroveremo..."
"Sarò sempre tua lo sai..."
"Non è solo questione di essere mia Arianna...non voglio che tu ti arrenda con me come io non mi arrenderò mai con te..." annuisco sedendomi in braccio a lui. Gli passo un braccio attorno al collo incollando la mia bocca alla sua "Non mi arrenderò mai, giuro.."
"Comunque andava benissimo anche dirmi che sarai sempre mia" rafforza il concetto stringendomi per la vita e passandomi le mani sulla schiena sotto il pelo dell'acqua.
"Tu sarai sempre mio?"
"Ovviamente...ora che ne dici se ci facciamo un altro giro e poi usciamo per il nostro aperitivo?" annuisco ma continuo a baciarlo. Ritarderemo un pochino ma baciarlo è decisamente più importante di ogni altra cosa...

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