Ci sono quelle giornate dove ti svegli con una strana sensazione addosso e nessuno, neppure le rassicurazioni di tua madre possono fare qualcosa per placare quella bruttissima ansia che sembra divorarti da dentro. Io quel giorno dovrei essere felicissima...sono a Genova, ho il mare a pochissima distanza, ho mia figlia accanto, l'estate sta arrivando a grandi passi. È inizio giugno, le scuole non sono ancora finite ma a Boccadasse c'è già qualche mamma con i figli piccoli e da quell'anno anche io faccio parte di quella categoria. Andrea mi ha messa in macchina qualche giorno prima, dicendomi di andare a Genova perché lui doveva lavorare. È partito per la Germania per un lavoro con uno sponsor, e in quei quattro giorni mi sembra che pian piano qualcuno mi abbia tolto tutta la voglia di vivere. Da Gennaio ci siamo separati solo raramente, abbiamo cercato di stare assieme il più possibile. I lavori che abbiamo accettato li abbiamo fatti per la maggior parte insieme, portandoci dietro Luana. Andrea ha rinunciato al Coachella nonostante mia madre, Giada e tutti i nostri amici si fossero messi a disposizione per tenere Luana nel caso in cui lo avessi voluto accompagnare. Tutti e due però avevamo preferito rimanere in Italia. I viaggi di qualche giorno li reggevo, o almeno era sempre stato così fino a quel giorno. Sono 4 giorni che non lo vedo e sembra che siano quattro anni. E poi quella mattina mi sono alzata con un qualcosa di strano alla bocca dello stomaco. Fisso ad intermittenza il telefono, Andrea dovrebbe essere già in Italia ma il suo telefono suona a vuoto. Capita che se lo dimentichi senza suoneria ma è così attaccato a quel cellulare che poco dopo vede la mia chiamata ed immancabilmente mi richiama lui. Quella mattina però non è così. Vado avanti un'ora poi chiamo Vincenzo "Hey Ari..come sta il mio raggio di sole?" ovviamente il raggio di sole non sono io ma è mia figlia...è diventata la mascotte di tutta l'agenzia e so già che quando diventerà più grande prenderà le orme di sua madre. Ama farsi fotografare, ha un sorriso spontaneo e che illumina mezza stanza da solo quindi so già che finirà a fare strage di cuori da qualche parte...
"Luana sta bene Vi, solo che sono preoccupata per Andre...il volo è atterrato a Milano no?" quando lui è in viaggio sono perennemente collegata all'app dei voli per sapere il suo dov'è in quel preciso momento. Solo quando le ruote toccano terra sono tranquilla "Si, il volo è atterrato, Alessandro sta già sul treno per Napoli..Andrea dovrebbe arrivare a Genova in macchina...cazzo doveva essere una sorpresa, adesso mi ammazza...non dirgli che ti ho spifferato che deve venire a Genova per farti una sorpresa altrimenti mi sopprime"
"Viene qui?" istintivamente sorrido "Si, oggi è venerdi, ha il fine settimana libero per stare con voi. Scusa se te l'ho detto ma ho mille cose per la testa e non ci sto dietro a volte. Vedrai che fra poco arriva a Genova, stai tranquilla" anche le sue parole però non mi tranquillizzano affatto. Sapere che è salito in auto dopo un viaggio aereo per raggiungere me e Luana mi mette ancora più ansia "Mamma..." faccio scorrere lo sguardo dallo schermo del telefono a Luana che mi fissa "Dimmi amore"
"Papà viene?" per avere 9 mesi ha una parlantina niente male...conosce poche parole ma alla fine si fa capire benissimo ed ogni volta se ne esce con qualcosa di nuovo che mi stupisce sempre. La primissima volta che ha detto 'mamma' mi sono messa a piangere. Ovviamente dice molte più volte papà ma dato che spesso siamo io e lei da sole deve per forza di cose rivolgersi a me. Quando c'è anche Andrea ovviamente chiama sempre suo padre. Hanno un rapporto così stretto da cui all'inizio io mi sono sentita esclusa in automatico e digerire quello stato di cose non è stato semplicissimo, anzi. Solo che quando li guardo assieme sono così belli e in sintonia che non posso far altro che starli a fissare con il sorriso sulle labbra. Si assomigliano un sacco, hanno gli occhi uguali e quando ridono ad entrambi si formano delle adorabili fossette sulle guance. Di me Luana ha qualche espressione ma più cresce e più è figlia di suo padre. Lei ed Andrea son inseparabili e quando lui non c'è lei lo cerca sempre "Si, dovrebbe arrivare fra poco" la vedo sorridere per poi rientrare in acqua. Alla spiaggetta di Boccadasse c'è poca gente ma si sta benissimo...è la prima estate da mamma per me e sto cercando di prendere confidenza con quel mio nuovo ruolo. Negli ultimi mesi ho lavorato parecchio, anche se ho sempre cercato di incastrare al meglio i miei impegni con il mio ruolo di mamma e moglie. Non è semplice ma credo di aver trovato un buon equilibrio. Luana è una bimba buonissima, anche se Andrea dice in alcuni momenti viene fuori il fatto che è mia figlia. Io e lui tra poco festeggeremo il primo anniversario di matrimonio ma sembriamo ancora i fidanzatini che ormai due estati prima hanno affrontato la loro prima estate assieme. Da allora abbiamo messo al mondo una figlia e abbiamo messo due fedi al dito ma siamo sempre gli stessi che si sentono mille volte al giorno se siamo lontani e che non vedono l'ora di riabbracciarsi. Io ho compiuto 26 anni, lui 32 ma alla fine non siamo cambiati di una virgola. In due anni e mezzo siamo solo cresciuti assieme, capendo che da soli siamo due forze della natura ma insieme possiamo affrontare e sconfiggere qualunque cosa. Lo amo come prima? No lo amo mille volte di più perché ho scoperto che accanto a lui so essere un'Arianna decisamente migliore. Andrea mi ha cambiata, mi ha fatto passare dalla ragazzina che ero alla ragazza che sono stata, fino a farmi diventare la donna che sono adesso. Accanto a lui ho smussato i lati più spigolosi del mio carattere. So essere ancora scassacazzo fino all'estremo, voglio sempre ed immancabilmente aver ragione ma lui mi ha insegnato ad essere più riflessiva e notevolmente meno netta nei giudizi "Hey, quando sei persa nei tuoi pensieri non ti accorgi neppure che tua madre ti sta chiamando da due ore..." mi volto e vedo mia madre venirmi incontro. Quando mesi prima le ho detto che Andrea mi aveva regalato quell'appartamento lei ha semplicemente sorriso per poi dirmi che lo aveva aiutato a sceglierla. Da allora quando siamo qui lei ogni tanto si presenta per godersi un pochino sua nipote "Scusa è che ho appena scoperto che Andrea sta venendo qui ma non mi risponde al telefono...tu che lo senti più di me sai dove sta?"
"So soltanto che voleva farti una sorpresa....vedrai che sta arrivando..." annuisco poi mi volto verso Luana che sta giocando con paletta e secchiello. Indossa un costumino giallo fluo e ha i capelli mossi che si muovono al vento. Con i mesi è diventata leggermente più chiara di capelli come lo ero anche io da piccola...poi mi sono scurita e penso che anche lei alla fine avrà il colore dei capelli di suo padre. Se non l'avessi partorita io avrei dei dubbi che sia effettivamente mia figlia "Mamma..." le faccio cenno di sedersi accanto a me e lei mi affianca sul piccolo asciugamano. Per essere inizio giugno ci sono già 29 gradi e si prospetta un'altra estate torrida....a Bologna già si boccheggia ed io ed Andrea stiamo pensando di andarcene da qualche parte. Sarà la prima estate in tre..anche se in realtà saremo uno in più...non ne ho ancora la certezza assoluta ma penso di essere incinta "Dimmi amore mio"
"Ho un ritardo di dieci giorni" mi volto verso il mare e mi passo le dita fra i capelli. Quando mia madre rimane zitta sorrido e scuoto leggermente la testa "So come si fanno i figli mamma..ne ho già una...si prendo la pillola ma due volte l'ho presa ad orari leggermente sballati...e non è che io e Andrea abbiamo praticato astinenza..."
"Sull'ultima cosa ne sono perfettamente certa..." arrossisco perché qualche mese prima mia madre ci ha beccato in un momento molto particolare e quindi sa molto bene che io e lui a debita distanza non sappiamo proprio starci "Dai mamma..." mi nascondo il viso fra le mani e prendo un sasso in mano "Ne avevate parlato no?"
"Si, ma Luana ha solo 9 mesi..so che ci sono modi per evitare le gravidanze e so che sballare gli orari della pillola non è il massimo ma...insomma sarebbe così male?"
"No Arianna ma dovete esserne convinti voi...e poi potresti mai prendere in considerazione la possibilità di..." fa un cenno che mi fa perfettamente capire cosa intende ed io scuoto la testa "No" potrei mai anche solo farmi sfiorare dall'idea di abortire? No, neanche per sogno "Se lui non è d'accordo?"
"Ad avere un altro figlio da te? Andrea? Parliamo dello stesso ragazzo che avrebbe voluto un bimbo da te dopo tre giorni dalla scelta? Dai Arianna, so che a volte ti vengono mille dubbi ma mi paiono veramente assurdi in questa circostanza" so che mia madre ha ragione ma negli ultimi giorni i dubbi si sono accumulati a dismisura. Mano a mano che i giorni di ritardo sono aumentati anche le mie domande si sono moltiplicate...e se fosse troppo presto? E se lui non fosse d'accordo su un'altra mia gravidanza con così poco distacco dalla nascita di Luana? So anche che però quello che dice mia madre è assolutamente vero...se fosse stato per lui avrebbe voluto un altro figlio subito dopo la prima quindi il problema non si pone. Il modo in cui si comporta con Luana fa capire che per lui essere padre è qualcosa che è naturale come respirare. Tutte le volte in cui lei è stata ammalata oppure quando io dovevo lavorare o semplicemente volevo prendermi un attimo di pausa lui si è preso cura di nostra figlia senza problemi. Un altro figlio sarebbe solo il coronamento di quella che lui chiama 'la nostra favola'..solo che...vorrei solo sentirlo, sapere che sta arrivando e magari fare il test assieme a lui "Non lo so mamma...a volte mi sono inadeguata con Luana, figuriamoci con un altro bambino..."
"A te piacerebbe un altro bimbo adesso? Magari un maschio?" annuisco senza esitare. Ne farei venti di figli...non avrei mai pensato di avere un figlio prima dei 30 anni, ora probabilmente ne avrei avuti due prima dei 27 ma lo stesso discorso valeva per il matrimonio. Non avrei mai pensato di sposarmi a 25 anni, ora invece quella fede al dito faceva così parte di me che non riuscivo neppure a pensare di separarmene "Vedrai che anche Andrea sarà al settimo cielo. Poi magari fermatevi che crescete loro due...al terzo penserete fra qualche anno magari..." si, poi sarebbe stato meglio darci una regolata "Sono preoccupata mamma...non è mai capitato che non mi richiamasse dopo tutto questo tempo. Magari vuole farmi una sorpresa ma sa che mi preoccupo per nulla..e se gli fosse successo qualcosa? È da stamattina presto che ho l'ansia e non so perché...e se fosse veramente successo qualcosa?"
"Arianna..." mi prende le mani e me le stringe "...vedrai che vuole solo farti una sorpresa...sai com'è no? Sa che ami le sorprese...non vi vedete da quattro giorni...magari stasera tengo io Luana così state un pochino da soli....Luana....vieni da nonna" lei abbandona a malincuore la sabbia e la paletta e trotterella da mia madre "Stasera vieni a casa di nonna e nonno?" lei annuisce ma poi scappa subito via...sono assolutamente certa che lei corromperà facilmente i nonni per l'accoppiata regalo e giostre. Loro gliele danno tutte vinte ovviamente, ma non posso mica biasimarli. Pur essendo una bambina a volte capricciosa e testarda sa anche farti sciogliere con un sorriso...è divertente e le piace stare al centro dell'attenzione...è una comica nata e va d'accordissimo con mio fratello e la sua ragazza che si chiama come lei. Assieme danno vita a un terzetto che potrebbe farti ridere a crepapelle per tre ore almeno.
"Sicura che vada bene? Vi convincerà a portarla alle giostre"
"Lo so perfettamente..dammi il passeggino e siamo a posto...che poi quando è stanca almeno si addormenta...guarda come corre..." Ha imparato a camminare molto presto ed ora devi solo stare attenta che non scappi via...ovviamente qualche volta casca per terra ma per avere 9 mesi ha già la sua autonomia. Non ha difficoltà a dormire e mangiare, e soprattutto non ha problemi a stare insieme ad altre persone che non siano i suoi genitori. Ovviamente chiede di suo padre 80 volte al giorno quando non c'è ma è sorprendentemente brava e buona come bimba "Tu ed Andrea vi dovete prendere qualche momento per voi, soprattutto se quello che pensi si rivelasse vero...poi con due figli sarà ancora più difficile...te lo dico perché ci sono passata e so che andando avanti dovrete per forza di cose contare su tutto l'aiuto che io e tuo padre ma che anche la sua famiglia potrà darvi...quindi domani quando vi svegliate con molto calma vi venite a riprendere Luana, poi vi fermate a pranzo...ora la smetti di tormentarti sti capelli?" sbuffa ma sotto sotto ride "Mamma non posso farci nulla.. insomma sono in ansia, non so cosa mi è preso oggi ma non riesco a togliermi sta brutta sensazione"
"Lo ami troppo quel ragazzo" alzo le spalle e le dico che non posso farci nulla. So di amarlo in un modo che a volte fa paura perfino a me. È come se lontana da lui facessi veramente fatica a trovare la serenità giusta. Ho bisogno di lui, in una maniera che non avrei mai pensato di sperimentare ma sono assolutamente certa che per lui sia la stessa cosa. È per questo che non mi vergogno ad ammettere che senza di lui fatico a respirare normalmente, perché so che per Andrea vale la stessa identica cosa. Il sentimento che ci lega si rafforza di giorno in giorno..è passato da essere un amore da ragazzi ad un amore da grandi, con tutte le responsabilità che un sentimento del genere si porta dietro. Con il passare del tempo abbiamo maturato la convinzione che in qualche modo il mio destino fosse già da tempo legato al suo e che se non ci fossimo trovati in quel programma in qualche modo le nostre strade si sarebbero comunque incrociate. Quello che era nato fra di noi non poteva essere definito un amore normale... solo chi aveva provato qualcosa di simile poteva capirlo....non era solo un sentimento profondo ma era una connessione viscerale..quello che lui provava lo provavo anche io e viceversa "Adesso però mi sto preoccupando seriamente" con il passare dei minuti ovviamente non è che la situazione migliora, anzi....solo quando sento vibrare il mio telefono e vedo che lui mi sta chiamando tiro un sospiro di sollievo...sentimento che dura giusto tre secondi, il tempo di capire che al mio "Amore mi stavi facendo morire d'ansia" non è lui a rispondermi ma una voce sconosciuta "Parlo con la moglie di Andrea Cerioli?"
"Si sono io..." agguanto la mano di mia madre e la stringo mentre la nebbia mi cala davanti agli occhi. Non ho mai avuto un attacco di panico ma credo che in quel momento quello che sto provando sia una sensazione molto simile a quella che prova chi non sente più la terra sotto ai piedi "Si trova a Genova?"
"Si sono a Genova...Andrea dov'è? Come sta?" il silenzio che si protrae per almeno trenta secondi fa si che io non solo mi senta morire ma che abbia la sensazione di precipitare da un'altezza assurda "Potrebbe raggiungere il Gaslini?"
"Il....il cosa?" so che il Gaslini è un ospedale ovviamente, sono stata operata di appendicite lì quando avevo 17 anni e mio fratello è stato operato al crociato in quell'ospedale dopo uno scontro di gioco al campetto dietro casa ma in quel momento non so manco dove sto "Il Gaslini...suo marito ha avuto....un incidente...ma non si preoccupi, non è nulla di grave, solo che stanno facendo degli accertamenti...è per questo che sto chiamando io usando il suo telefono. Potrebbe venire qui? La macchina è pressoché distrutta"
"La....aspetti un attimo..." mollo il telefono a mia madre e mi alzo correndo in un angolo....mi piego sulle ginocchia e vomito tutto quello che ho mangiato a colazione e probabilmente anche qualcosa che avevo ancora nello stomaco dalla sera prima...sento mia madre parlare ma non ci capisco nulla...ho in testa solo parole incidente, ospedale e macchina distrutta...per il resto non so neppure come mi chiamo "Tesoro...chiamo tuo padre e gli faccio venire a prendere Luana così io e te andiamo al Gaslini...va bene?"
"Non ce la faccio...." mi sento letteralmente cadere a terra e lei mi deve sorreggere "Arianna...hey, sta bene...ascoltami, la macchina è da buttare ma chissenefrega...devi pensare che Andrea sta bene, solo quello...ora prendi quello che devi prendere e andiamo...mi ascolti?" annuisco ma riesco solo a pensare che lui per farmi una sorpresa ha rischiato di morire o di farsi veramente male in un incidente "Sta bene vero?"
"Si, sta bene, stava solo facendo dei controlli di routine, c'è stato un tamponamento a catena all'entrata di Genova e lui ci è finito in mezzo ma sta bene...ora chiamo tuo padre..." muovo la testa su e giù mentre pian piano cerco di riprendere contatto con la realtà...fisso Luana e non posso fare a meno di sovrapporre il viso di Andrea al suo. Sono così simili che fa quasi male guardare nostra figlia in quel momento "Mamma..." hanno anche la voce simile o forse è solo la mia mente che in quel momento proietta delle cose che non esistono "Si amore....ora viene nonno a prenderti che io e nonna dobbiamo andare in un posto...andiamo a casa che facciamo una borsa con le tue cose va bene?" lei inclina la testa poi arriccia il naso e sta zitta...penso che protesti invece sorride e poi mi corre incontro. Io e lei abbiamo un rapporto conflittuale...a volte non ci stacchiamo per ore altre volte Luana sopporta poco o nulla la mia presenza. Sua padre la prende in modo diverso, a volte ho come l'impressione che parlino con un linguaggio solo loro da cui io sono esclusa...io sono più dura con lei anche se poi basta che lei sorrida con lo stesso cavolo di sorriso di suo padre ed io gliele do tutte vinte. La prendo in braccio e lei mi butta ie braccia al collo "Piangi?" non mi ero neppure accorta di piangere "Non è nulla...ora arriva nonno..andiamo a casa a fare la borsa"
"Papà arriva?" in un flash vedo me che guardo Luana e le devo dire che suo padre non arriverà più....cerco di scacciare l'immagine ma quella sembra mi si sia piantata in testa e non voglia proprio andarsene "Si che arriva...solo che stasera stai da nonno e nonna...io e papà ti veniamo a prendere domani...e poi stiamo assieme qui a Genova qualche giorno" lei sorride e pretende che la tenga in braccio fino a casa. Mia madre prende le nostre cose dalla spiaggia e poi ci segue "Tuo padre viene a prendere Luana...io guido la tua macchina ok? Tanto io sono venuta con l'autobus...ora meglio che non ti metti al volante te"
"Ok..." effettivamente le mani mi tremano così tanto che rischierei di fare un incidente a mia volta...mi tolgo il costume e indosso velocemente un completino intimo, un paio di shorts di jeans ed una maglia di Andrea. Infilo le scarpe da ginnastica e mi appunto i capelli in uno chignon storto che sicuramente in due secondi cadrà di lato. Metto in una borsa le cose che servono a Luana ma per la maggior parte fa mia madre perché io sono completamente nel pallone. Mio padre è abituato a gestire Luana e mia mamma mi dice che tanto ci saranno anche mio fratello e la sua ragazza...quando sento la porta di casa aprirsi e mio padre fare capolino gli corro incontro e lo abbraccio "Amore mio....vedrai che sta bene...ora andate che mi occupo io di Luana...ho il secondo mazzo di chiavi che mi hai lasciato"
"Papà...e se succede qualcosa? Prima magari stava bene ma se succede qualcosa mentre non sono ancora là e non posso dirgli..." lui mi zittisce scuotendo la testa "Non dirlo neppure per scherzo...sta bene e vedrai che potrà venire a casa già stasera..domani teniamo noi Luana fino a quando non la venite a prendere..." nostra figlia sbuca dal bagno trotterellando e corre in braccio a suo nonno "Nonno..dopo giostre?"
"Certo che ti porto sulle giostre..." mia madre mi fa cenno di andare ed io cerco di riprendermi un attimo giusto il tempo di salutare Luana "Allora...fai la brava con nonno eh...non farlo disperare..ti chiamo dopo ed io e papà ti veniamo a prendere domani.."
"Dopo...voglio stare con nonno...e nonna" loro ovviamente hanno gli occhi lucidi ed io dico semplicemente a Luana che poi vedremo. La abbraccio ma ormai lei ha occhi solo per mio padre. Inforco gli occhiali scuri e poi allungo le chiavi della mia auto a mia mamma...Andrea ha insistito che anche io avessi la mia macchina ma ovviamente io gli ho detto che mi sarei accontentata di qualcosa di piccolo. Fra la mia idea di una Smart e la sua che mi voleva alla guida di qualcosa di decisamente più importante alla fine eravamo arrivati ad una sorta di mediazione. Mi aveva regalato un'Audi tre porte nera ed argento che era decisamente più vicino alla sua idea che alla mia ovviamente ma mi piaceva così tanto che non avevo avuto cuore di protestare "Ti sei calmata?"
"Secondo te come posso mai calmarmi quando mi hanno detto poco fa che mio marito ha avuto un incidente in macchina?" mentre lei mette in moto io fisso la strada calcolando che ci metteremo almeno mezz'ora ad arrivare al Gaslini "Arianna.."
"Scusa mamma è che voglio solo vederlo....sai che quando si tratta di lui sono peggio del solito. Già sono sempre agitata di mio ma quando si tratta di Andrea sono tremila volte peggio...ho bisogno di vederlo..." mi tormento le mani e poi inizio a girarmi la fede attorno al dito "Se gli succedesse qualcosa non so come farei...è per questo che pensavo che non mi sarei mai innamorata così tanto di una persona...ed invece guarda te in che cazzo di situazione sono...a volte penso che la mia vita sarebbe molto più tranquilla se lui non ci fosse"
"Questa è una cazzata grande come una casa...dici così perché sei in panico ma sai benissimo che se non lo avessi incontrato ora staresti decisamente vivendo una vita molto meno appagante e bella...ovviamente un amore del genere comporta anche tante paure e le capisco ma senza Andrea che vita sarebbe la tua?" ovviamente mia madre ha ragione. Senza di lui che diavolo di vita starei facendo adesso? Una vita del cazzo. Magari mi sarei accontentata di un amore banale ed insignificante, ma non sarebbe mai stato l'amore che avevo sempre sognato. Quello che ti fa battere sempre a tremila il cuore, quello che ti toglie il sonno e che ti fa perdere uno o due oppure anche dieci battiti ogni volta...l'amore che invece di virare verso una piatta monotonia ogni giorno mi regalava un emozione nuova "Sai che quando hai deciso di fare questa cosa non è che abbia fatto i salti di gioia vero?"
"Si mamma...la prima volta che ho preso il treno avevi il broncio ma mi hai detto che questa era la mia vita e che se avessi veramente trovato l'amore allora ti saresti rimangiata tutto quanto" lei annuisce mentre guida verso l'ospedale. Non era la mia maggiore sostenitrice in quell'avventura ma già dalla prima esterna mi aveva detto che forse ma solo forse poteva essere propensa a cambiare idea. Alla quinta diceva che avevo proprio scelto un buon partito. La prima volta che aveva visto Andrea gli aveva sorriso e gli aveva detto semplicemente che era il benvenuto in famiglia. Stavamo assieme da quasi tre settimane, la puntata della scelta sarebbe andata in onda a giorni e lei gli aveva detto che poteva chiamarla tranquillamente 'suocera'...aveva capito che la mia non era una cotta passeggera ma soprattutto aveva capito che il fatto che lui mi avesse scelta presupponeva il fatto che avesse puntato lo sguardo su di me e non avesse più guardato altrove. Mia mamma diceva sempre che come lui guardava me non aveva mai visto nessuno guardare un'altra persona...non era semplicemente amore ma secondo mamma era una specie di venerazione "Ora so che andare a corteggiare Andrea è stata la cosa giusta, la più giusta che potessi fare...era destino Arianna, perché se non vi foste incontrati in quello studio lo avreste fatto da qualche altra parte...il vostro incontro era scritto da qualche parte come è scritto che starete assieme per sempre o che vivrete sempre felici e contenti..."
"Mi vuoi far piangere per forza te?" mamma accelera verso il Gaslini. Io continuo a tenere in mano il telefono, sperando che lui chiami ma ovviamente so che starà facendo qualche controllo e se non ha chiamato prima non può farlo neppure adesso...forse sta semplicemente riposando "Io ti lascio all'ingresso poi vado a parcheggiare....fammi sapere dove vi posso raggiungere dopo almeno saluto Andrea e mi tranquillizzo anche io..." le stringo la mano e le dico che mi spiace di avere quel carattere di merda ma ormai mi dovrebbe conoscere "Sei mia figlia e lo so che carattere di merda hai ma quando si tratta di Andrea ogni volta ti superi in quanto ad ansia...cosa intendi fare per il bambino?"
"Glielo dirò stasera...magari prendiamo due o tre test e li facciamo assieme...l'altra volta gli ho fatto una sorpresa ma questa volta mi piacerebbe scoprirlo con lui....lasciami qui che poi c'è casino...ti mando un messaggio dopo" slaccio la cintura, mi sporgo per baciarla sulla guancia e poi scendo..corro fino all'ingresso del pronto soccorso e aspetto il mio turno per chiedere al banco informazioni dove posso trovare Andrea. L'infermiere che ha chiamato ha solo detto di andare lì e di chiedere. Il pronto soccorso è affollatissimo...l'incidente all'imbocco della città deve essere stato parecchio grave alla fine. Quella consapevolezza mi fa scendere un brivido lungo la schiena...quando è quasi il mio turno la mia attenzione viene catturata da una ragazza che scoppia a piangere dopo aver parlato con una dottoressa. Avrà si e no venticinque anni e probabilmente ha appena ricevuto una bruttissima notizia...stringo fra le dita il ciondolo a forma di cuore che penzola dal bracciale che Andrea mi ha regalato pochi giorni dopo la scelta...fa che stia veramente bene "Signorina...ha bisogno di aiuto?" mi riscuoto e fisso la signora dietro al banco "Si, sono la moglie di Andrea Cerioli...un infermiere mi ha chiamato prima..." lei annuisce digitando sullo schiermo "A destra, prenda l'ascensore e vada al terzo piano...stanza sette...sta bene ma gli è stata fatta una lastra per escludere un problema grave alla spalla...dato che sono state escluse fratture sta solo in osservazione ma fra poco potrà essere dimesso..." scoppio a piangere e lei sorride "Può andare da lui" annuisco e la ringrazio. Passando accanto alla ragazza che sta piangendo in maniera inconsolabile penso che potrei essere io...potrei esserci io al suo posto che piango pensando di non poter più rivedere la persona più importante della mia vita. Incrociamo lo sguardo e non so perché ma in quel momento ho come la sensazione che un filo sottilissimo ci unisca. Poi io spezzo quel legale e mi volto...ora ho bisogno di vedere Andrea e di abbracciarlo. Dato che gli ascensori sono lentissimi prendo le scale e salgo velocemente fino al terzo piano. Qui il casino è notevolmente minore ma per me che odio ostinatamente gli ospedali meno tempo passo lì e meglio è. Ci tornerò probabilmente per partorire di nuovo ma per il resto voglio vedere il meno possibile quei corridoi bianchi. Mi tocco la pancia piatta e sorrido.. cerco la stanza sette e quando sono davanti alla porta prendo un bel respiro...mica posso farmi vedere così conciata. Quando busso ho la tachicardia...quando la sua voce mi dice 'avanti' spalanco la porta e corro verso di lui facendo chiudere il battente dietro di me "Amore mio" mi blocco quando mi accorgo che una fasciatura gli copre la spalla e buona parte del petto "Hey piccoletta è meno grave di quello che potrebbe sembrare" con l'altra mano mi riaggiusta lo chignon e poi mi dà un buffetto sulla guancia...
"Posso abbracciarti?" lui annuisce ed io stando attenta a non fargli male mi rifugio fra le sue braccia "Non farmi più prendere uno spavento del genere Cerioli...mai più...a costo di piazzarti un localizzatore da qualche parte ho bisogno di sapere dove sei..."
"Non ti ho più richiamato perché il cellulare mi si è spento e il caricatore è nella valigia che è ancora nella macchina mezza sfasciata. Dobbiamo andare a recuperarla, ho l'indirizzo nella tasca..mi spiace di averti fatto preoccupare solo che è stato un casino assurdo e..." gli prendo il viso fra le mani e appoggio le labbra sulle sue "È stata colpa mia...volevi farmi una sorpresa e...non dovevi metterti in macchina tornato dal viaggio..."
"Lo sai che amo farti le sorprese...e poi avevo bisogno di vederti...e posso dire che lo rifarei perché sei bellissima..." mi fa scappare una risata che assomiglia più ad un mezzo singhiozzo spaventato ma l'importante è che lui sia lì, fra le mie braccia e che stia bene "Andre ti devo dire una cosa e so che magari non è assolutamente il momento giusto, anzi non lo è sicuramente ma non posso aspettare..." gli passo le mani lungo la fasciatura bianca mentre lui mi posa le mani sui fianchi "È una cosa bella?"
"Non lo so...cioè si è bella ma non so se è il momento giusto..." lo vedo spalancare gli occhi perché probabilmente ha in parte capito di cosa si tratta "Qualunque cosa sia la affronteremo assieme lo sai...ora prendi un bel respiro e spara fuori..." lo vedo fare una smorfia di dolore e stringere i denti "Ti fa male?" sposto la mano e gliela poso sulla spalla. Lui sussulta leggermente ma sorride "Adesso no"
"Scemo...è una cosa seria...hai preso qualche antidolorifico?"
"Solo uno leggero perché sai che non voglio prendere robe troppo forti. Vedi che ora che sei qua andrà sempre meglio. Sai che la tua presenza fa miracoli...Luana è con i tuoi?"
"Con papà...mamma mi ha accompagnata, anzi devo scriverle e dirle dove siamo..." prendo il telefono e digito velocemente un messaggio poi riporto l'attenzione su Andrea "Luana sta benone comunque, oggi starà con i miei così tu puoi riposarti..."
"Ora mi dici quello che volevi dirmi?" annuisco e lo guardo negli occhi. Sono passati due anni e mezzo da quando ci siamo innamorati ma non sono ancora riuscita a capire perché tutte le volte in cui ce l'ho vicino sento le gambe cedermi e il cuore battere direttamente in gola. Pensavo che pian piano mi sarei abituata a lui, a quello che provo e a quello che lui mi trasmette ma evidentemente non è così "Ho un ritardo di 10 giorni...so che magari anzi so che non è il momento giusto o meglio Luana è ancora piccola e quindi sarebbe stato meglio aspettare un pochino di più ma ho incasinato gli orari della pillola e..." alzo le spalle e abbasso lo sguardo. Una sua mano supera il tessuto della sua maglia che indosso e si posa direttamente sulla mia pelle nuda mentre l'altra sale fino a posarsi sul mio mento. Mi alza il viso e mi fissa "Nel tuo discorso sconclusionato ci sono un sacco di errori..prima di tutto non è assolutamente vero che non è il momento giusto. È vero che ci sono delle cose nella vita per cui ci sono momenti giusti o sbagliati ma sicuramente avere un altro figlio non lo collocherei mai fra le cose per cui c'è un momento giusto o sbagliato...è vero che Luana è piccola ma è anche vero che è una bambina molto brava a parte i momenti di sclero ma ce li abbiamo anche io e te quindi...sai che avrei fatto un altro figlio con te un mese dopo la nascita di Luana quindi per me è assolutamente il momento perfetto. Non serve aspettare se entrambi siamo felici di questa cosa...ed io sono molto molto felice....se poi tu non lo sei ne parliamo ovviamente..." mi racchiude la guancia con la mano e poggia la fronte sulla mia "Io sono felice...non potrei mai non esserlo Andrea, è un figlio tuo quindi non posso che essere al settimo cielo fidati...solo che magari pensavo che tu volessi aspettare. Non ne avevamo più parlato e non sapevo...insomma magari non volevi un altro figlio"
"Ti ho mai dato l'impressione di non volere un altro figlio da te? Non mi pare Arianna, sai che Luana è stata solo la prima...ne farei 10 di figli con te...ed ora non metterti in testa strane cose...anche se hai sballato gli orari della pillola non importa, veramente...non è che abbiamo mai fatto voto di castità per non avere altri figli...o no?" scuoto la testa ridendo "No...non stiamo assieme da cinque giorni e mi pare un'eternità quindi.."
"Possiamo rimediare dopo..." mi pizzica il fianco ed io mi sposto tentando di sottrarmi al contatto ma alla fine finisco ancora di più nel caldo rifugio formato dalle sue braccia "Devi riposare...hai appena avuto un incidente e pensi a venire a letto con me?"
"Fa parte della terapia che mi ha prescitto il dottore...ti vesti anche da infermiera?"
"Tacchi a spillo e vestitino bianco?"
"Se non la smetti ti prendo direttamente qua...e poi ho male alla spalla, mica da altre parti..." gli schiaffeggio la mano e lui fa finta che gli abbia fatto male "Esagerato...ora mi spieghi come sei finito in un incidente?"
"Tamponamento a catena all'uscita di Genova...non sono riuscito ad evitare la macchina davanti e quello dietro non ha potuto evitare me...c'è a chi è andata molto peggio..." penso alla ragazza che piangeva...magari ha perso qualcuno nello stesso incidente...non posso neppure prendere in considerazione la cosa...non posso pensare di non rivederlo più "Ho avuto seriamente paura Andre..se non..." mi tappa la bocca con due dita scuotendo la testa "Non pensare a ste cose...pensa al fatto che dentro di te potrebbe esserci un altro bimbo...o magari sono due gemelli" sgrano gli occhi e lui ride "Ci toglieremmo il pensiero del numero due e del numero tre..non ti piacerebbero due bei bimbi?"
"Ti amo così tanto che andrebbero bene anche due gemelli guarda...basta che tu sia qua" lo abbraccio stando attenta alla spalla fasciata...quando sentiamo bussare alla porta mi sposto ma rimango sempre appiccicata a lui "Vedo che tua moglie è arrivata...e ti è tornato il sorriso..." il medico mi allunga la mano ed io gliela stringo "Ti sto stampando i moduli per la dimissione...ti ho prescritto degli antidolorifici e sarebbe bene che tenessi la fasciatura almeno per tre giorni...non ci sono fratture quindi è solo per la botta...prendi in farmacia una pomata di quelle per gli strappi e dovresti essere a posto. Ovviamente riposo per una settimana, niente pesi o cose così almeno, per il resto puoi fare ciò che vuoi.. se il dolore dovesse aumentare ritorna qui per favore..."
"Perfetto...tanto ho la mia infermiera personale" mi stringe per la vita e mi stampa un bacio fra i capelli "Tienitela stretta che non tutti hanno un'infermiera così...quando sei pronto i moduli sono al banco centrale" sorrido al medico che poco dopo se ne va chiudendo la porta dietro di sé "Capito? Tienimi stretta"
"Ti tengo stretta da due anni e mezzo Arianna e intendo tenerti stretta per sempre...ora ce ne andiamo? Passiamo in farmacia a prendere quello che ci serve, andiamo a prendere la mia valigia a quell'indirizzo e poi filiamo a casa..."
"Andiamo a mangiare anche qualcosa che ho vomitato tutto quello che ho mangiato a colazione prima...e non per le possibili nausee" prendo la sua camicia posata sulla sedia e gliela allungo "Quando hai saputo dell'incidente?" lo aiuto ad indossare la camicia, non senza qualche difficoltà e poi gli allaccio i bottoncini lentamente "Beh diciamo che è stato uno dei momenti più brutti della mia vita fidati...non lo auguro neppure alla persona che odio di più al mondo di vivere una roba del genere" ho ancora le dita che tremano "Hey sto bene"
"Ma io non lo sapevo..era da stamattina che avevo l'ansia e tu non rispondevi a quel cazzo di cellulare...ho chiamato anche Vincenzo e poi ho iniziato a sclerare con mamma...a proposito le ho detto del ritardo, spero non ti scocci solo che non sapevo che cazzo fare e quindi gliel'ho detto...e quando mi hanno chiamato dall'ospedale ho pensato al peggio ed ovviamente sono andata completamente in panico..." finisco di allacciargli la camicia poi gli metto a posto il colletto prima di passargli le dita fra i capelli "Sai che adoro mia suocera quindi non mi scoccia che tu le abbia detto del ritardo...vuoi fare il test stasera? Li prendiamo in farmacia assieme alla mia roba? Poi se dovesse essere positivo andiamo dalla ginecologa..." mi alza leggermente la maglia e posa le mani sulla mia pancia "Mi piacerebbe farli assieme i test..sempre che tu sia d'accordo..."
"Arianna...amore mio...mi stai veramente chiedendo se voglio fare assieme a te i test di gravidanza? La prima volta mi hai fatto una sorpresa ma stavolta voglio saperlo con te..." mi mordo il labbro inferiore e lo fisso "Allora dopo li facciamo..." sposto lo sguardo sulle sue labbra e lui sorride "Puoi baciarmi eh...mi fa solo leggermente male la spalla ma per il resto sto benissimo fidati" mi posa le mani sulla schiena e mi avvicina ancora di più a lui "Siamo in una stanza d'ospedale"
"E adesso ti bacerò in una stanza d'ospedale" mi aspetto un bacio all'inizio dolce ma di dolce in quel contatto c'è veramente poco...senza che me lo dica anche lui ha avuto paura quel giorno e me lo dice in quel modo, divorandomi le labbra...mi aggrappo alle sue spalle e lui mi tiene appicciata a lui posandomi le mani sul fondoschiena. Solo quando sento la porta aprirsi mi stacco "Vedo che stai bene Andrea...tu ti sei calmata?"
"Si mamma..." arrossisco e nascondo il viso nell'incavo del suo collo "Hai le dimissioni? Ho lasciato la macchina al parcheggio numero 4, vi lascio soli che ne avete bisogno..." mi allunga il ticket del parcheggio e sorride...so che anche lei si è spaventata parecchio ma ha cercato di fare la forte per me..
"Ti accompagniamo a casa in macchina"
"Vado con l'autobus...avete un sacco di cose di cui parlare...poi mi fate sapere per tutto quanto eh...e non preoccupatevi, io e tuo padre teniamo Luana anche domani, e pure dopo se volete...ce la godiamo un pochino..." annuisco e vado ad abbracciarla "Ti sei calmata?"
"Si...e lui è contento"
"Ma non avevo dubbi...solo tu potevi averne...ti ama così tanto che farebbe un'intera squadra di calcio con te e anche la panchina e quelli che vanno in tribuna" lo dice a voce abbastanza alta di modo che anche lui la senta "Ha ragione mia suocera..." i due si abbracciano ed io gli lascio un attimo di tempo per parlare. Hanno un rapporto favoloso, e ho sempre sognato che mia mamma e mio marito andassero così d'accordo. Quando mia madre se ne va dopo avermi abbracciato di nuovo e avermi ridato le chiavi della macchina Andrea mi si avvicina. A parte la fasciatura alla spalla ed un piccolo livido sulla guancia non ha altri segni dell'incidente "Avevi veramente paura che mi arrabbiassi?" annuisco "Luana ha nove mesi"
"E quando lui o lei nascerà avrà un anno e mezzo...mi pare perfetto no? E poi se avrai bisogno di aiuto prenderemo una babysitter...so che con due figli non sarà facile ma ce la faremo io e te...basta che tu mi dica che sei contenta...io sono al settimo cielo, veramente...devo ancora metabolizzare sta notizia e poi ho ancora il rincoglionimento dato dall'antidolorifico ma sono felice.. tu mi rendi felice amore mio.."
"Ti amo...e voglio solo che tu sia felice, solo quello"
"E lo sono accanto a te...come potrei non esserlo? Ora andiamo che abbiamo un sacco di cose da carte io e te" rido e lo bacio di nuovo poi afferro il suo telefono ormai spento e lo butto in borsa "Ti amo anche io comunque....mi fai da infermiera allora?"
"Tutto quello che vuoi...ti curo io tranquillo..." intreccio le dita alle sua mentre andiamo verso il bancone dove Andrea dovrà ritirare le dimissioni. Ora che so che sta bene sono notevolmente più tranquilla...mentre lui parla con la caposala mi guardo attorno. La mia attenzione viene catturata dalla televisione che sta trasmettendo la diretta dal luogo dell'incidente all'imbocco di Genova. Mi avvicino e mano a mano che registro le immagini capisco che quello che pensavo essere un incidente di piccole dimensioni o comunque abbastanza contenuto è invece un incidente che ha coinvolto almeno 80 automobili e tre camion. Il bilancio al momento è di quattro morti e almeno una ventina di feriti molto gravi. Quando Andrea mi si avvicina da dietro e mi mette le mani sui fianchi sussulto leggermente "Eri là in mezzo?"
"Diciamo che ero verso il fondo e sono riuscito a sterzare di lato di modo da limitare i danni...ora andiamo? Passiamo alla farmacia dell'ospedale così compriamo tutto quello che ci serve e poi andiamo a ritirare la mia valigia e anche i documenti della macchina..." annuisco ma continuo a guardare la televisione "Arianna...andiamo...non fissarti a guardare quelle immagini altrimenti non ti passa più...sto bene e sono con te.." lascio che lui mi porti fino agli ascensori e che poi mi faccia salire su quello di sinistra. Ci rintaniamo in un angolo della cabina strapiena...Andrea continua a tenermi il braccio attorno alla vita ed io mi accoccolo contro di lui "Non lasciarmi per favore"
"Ma dove vuoi che vada?" mi bacia fra i capelli e mi stringe fino a quando non arriviamo al piano terra. Seguiamo le indicazioni fino alla farmacia e ci mettiamo in fila "Sei nervosa?"
"Sono...emozionata...cioè da stamattina ho questa strana sensazione e non è solo data da quello che è successo a te e che io sono venuta a scoprire dopo ma è un misto di cose che non so neanche spiegare...voglio solo sapere se sono incinta o meno...e stavolta voglio scoprirlo assieme a te...insomma l'altra volta ho voluto farti una sorpresa e poi era un anno che stavamo assieme e quindi ci stava, invece stavolta voglio che lo sappiamo nello stesso momento..." praticamente saltello sul posto..ora che sono che lui sta bene voglio solo arrivare a casa e fare quei benedetti test di gravidanza "Tu cosa ti senti? Pensi che sia positivo o negativo?" non ho particolari sensazioni ma ovviamente spero che sia positivo, anzi che siano positivi dato che ne compreremo almeno 3 "Bho non lo so Andrea....sei veramente felice tu? Non è troppo presto? Insomma non so neppure se sono una buona mamma per Luana...a volte penso di esserlo ma poi mi ritrovo a pensare che non so proprio come prenderla. Tu sei bravo con lei mentre io...non lo so Andrea"
"Quante cazzate che dici a volte amore mio...non te ne rendi conto manco te guarda" mi passa le dita tra i capelli mentre la fila procede. Noi andiamo avanti ma in realtà siamo in un mondo solo nostro...ci fissiamo e la scarica di adrenalina che mi ha attraversato la prima volta che ho incrociato il suo sguardo mi scorre di nuovo su per la spina dorsale "Ti ho scelta come mamma dei miei figli e non mi sono mai pentito di questa scelta...mai..." lo bacio brevemente prima di avanzare di nuovo e trovarmi davanti la farmacista. Le allungo la ricetta di Andrea e le dico di darci anche una pomata per gli strappi muscolari "È tutto o avete bisogno di altro?"
"Tre test di gravidanza...i più affidabili che avete...la scorsa volta ho usato i clear blue" lei sorride e si allunga dietro al bancone "Allora vi do altri tre clear blue...poi c'è anche questo nuovo test che dicono sia molto affidabile ma sinceramente non so dirvi molto"
"Ci dia anche uno di quelli allora...hai bisogno di altro amore?" scuoto la testa sorridendo perché quando mi chiama amore in pubblico mi sembra sempre come se fosse la primissima volta "Allora credo sia tutto" mentre la farmacista ci prepara il sacchetto con i nostri acquisti e ci fa lo scontrino fisso il profilo di Andrea "Perché mi fissi?"
"Nulla...stavo solo ammirando il mio bellissimo marito..." gli metto una mano dietro al collo e gli lascio un bacio sulla guancia. Quando prendiamo il sacchetto la ragazza ci fa gli auguri e noi la ringraziamo "A volte mi fai morire.. sembra che tu non mi abbia mai visto..mi fissi come se non ti capacitassi ancora che sono tuo marito...è comico a volte" alzo le spalle continuando a camminare. Quando usciamo dall'ospedale tiro un sospiro di sollievo "Sinceramente oggi sono solo contenta di averti accanto. Per un attimo ho veramente avuto paura e quindi ogni tanto mi girerò per vedere se sei dietro di me...e poi è vero, ogni tanto non mi capacito ancora che tu sia mio marito quindi ti fisso...e ti guardo perché sei bellissimo e ti amo da morire..." finito il mio discorso lui mi tira per la mano e mi fa fermare "Anche io ti amo e mi dispiace se oggi ti ho fatto preoccupare ma avevo disperatamente bisogno di vederti e quindi ho deciso di farti una sorpresa....non è andata come speravo e alla fine la sorpresa me l'hai fatta te...ora andiamo a ritirare la mia valigia....guidi tu no?"
"Ovviamente guido io. Mi hai regalato la mia fighissima macchina e adoro guidarla quindi.." prendo le chiavi e le faccio saltellare in mano prima di riprendere a camminare fino al parcheggio numero 4. Faccio scattare l'allarme e poi gli apro la portiera del passeggero "Non fare sforzi e stai seriamente a riposo per qualche giorno. Rimaniamo qui a Genova e poi decidiamo cosa fare" aspetto che lui salga e gli chiudo la portiera poi faccio il giro e salgo al posto del guidatore. Aggiusto il sedile e accendo la radio prima di mettere la retromarcia "Sei molto figa quando guidi la macchina sai? Cioè sei sempre figa ma quando guidi sei ancora più bella..." scuoto la testa "Non distrarmi mentre guido che poi penso a determinate cose e non mi concentro a sufficienza"
" A cosa pensi?" mi posa la mano sul ginocchio "A cose che non faremo assolutamente stasera perché devi riposare"
"Ripeto...mi fa male la spalla e basta...per il resto sto bene Arianna fidati, sto benissimo...e poi non ci vediamo da cinque giorni ed è soprattutto per questo che sono venuto direttamente qua da Milano...non ce la faccio a starti lontano così tanto...invece che migliorare sta cosa peggiora ogni volta quindi dobbiamo rimediare in qualche modo a questo senso di mancanza che sento dentro"
"Sai cosa odio di te? Che mi convinci alla primissima parola perché basta che ti senta parlare e non ci capisco più nulla...ma devi veramente riposare Andrea e non basteranno i tuoi occhioni e il tuo sorriso e le tue parole a convincermi a venire a letto con te"
"Ho altre armi segrete e intendo usarle tutte...poi mi riposo fidati basta che ti addormenti accanto a me e mi riposo" amo Andrea per tremila motivi ma uno di questi è sicuramente il fatto che usa certe frasi sdolcinate che in bocca ad altri risulterebbero stucchevoli e finte ma che dette da lui sono dannatamente perfette. Non so se sono scema io ma quando parla mi imbambolo a fissarlo o come in quel caso dato che guido e devo rimanere concentrata sorrido come un ebete "Fanculo Cerioli" seguo le indicazioni del navigatore per arrivare a destinazione. Alla fine il posto dove è stata portata la roba di Andrea è una stazione della Polizia Locale..perdiamo almeno un'ora a compilare moduli su moduli, per poi scoprire che dobbiamo andare da un'altra parte perché lui deve firmare delle carte e dare tutti gli estremi dell'assicurazione della macchina. Ovviamente la strada è di almeno mezz'ora...le carte sono infinite ed io rimango tutto il tempo accanto a lui. So che Andrea non vuole darlo a vedere ma ogni tanto stringe i denti e ruota la spalla "Amore..."
"Si sono stanco Arianna ma non ho assolutamente voglia di tornarci domani perché domani voglio solo stare a casa con te quindi ancora dieci minuti di pazienza..." mi metto dietro di lui e gli poso le mani sulle spalle mentre lui guarda le foto della sua macchina. Ha la fiancata distrutta e non so veramente come lui sia uscito da quell'incidente con solo una spalla dolorante. È pomeriggio inoltrato quando finalmente arriviamo a Boccadasse. Quasi nessuno sa dell'incidente in cui è rimasto coinvolto Andrea e per ora preferiamo che sia così. Ovviamente lui ha avvisato la sua famiglia e abbiamo mandato un messaggio all'agenzia dicendo che lui probabilmente non potrà essere presente alla serata che si sarebbe dovuta tenere di li a quattro giorni. Voglio che si riposi seriamente, deve allentare leggermente la mole di impegni perché a volte so perfettamente che va avanti solo per inerzia "Andrea...ora parlando seriamente...pensi che riusciremo a gestire un altro figlio in questo momento?" siamo seduti sul muretto a Boccadasse, con due focacce in mano e la sua valigia accanto a noi. Casa nostra è proprio dietro di noi ma ci piace un sacco mangiare lì...e poi la spiaggetta è ancora mezza vuota e quello è il momento della giornata che preferiamo entrambi. Il sole sta tramontando e per come era iniziata quella giornata sta finendo in modo straordinariamente buono "Ce l'abbiamo fatta con Luana e ce la faremo anche con un altro bambino...potremmo assumere una babysitter quando ne abbiamo bisogno e poi io allenterò il lavoro...lo so cosa stai pensando, è vero non riesco mai a prendermi una pausa ma sono fatto così..."
"Ho paura che a lungo andare questa situazione...non lo so Andrea io non voglio perderti e perderci nelle mille cose da fare. Non posso e non voglio perdere per strada quello che siamo. Sei troppo importante, anzi sei fondamentale per me e non posso fare a meno di te e di quello che abbiamo costruito. La mia paura è che...finisca ad un certo punto. Anche le storie che sembrano più belle e perfette finiscono e non posso permettere che la nostra sia una di quelle storie...non so se hai capito il discorso...è abbastanza assurdo lo so ma ho bisogno di buttare fuori quello che provo perché altrimenti sarebbe peggio. Non posso tenermelo dentro"
"Ti amo Arianna e più di quello che ti ho detto in questi anni non so cosa dirti. Insomma anche io ho paura, paura che finisca, paura che un giorno tu mi dica che non mi ami più, paura che la vita ci sommerga con le mille cose da fare e che alla fine ci perdiamo...ma mi alzo ogni mattina con la voglia di stare con te e con la sensazione di amarti un pochino di più del giorno precedente quindi penso proprio che fra noi non finirà mai...se non te la senti di avere un altro figlio in questo momento posso capirlo Ari, e possiamo anche prendere in considerazione altre soluzioni. Dobbiamo essere convinti in due di portare avanti questa cosa perché non sono solo io a decidere...ne parliamo e vediamo cosa fare..."
"Voglio questo figlio da te, lo voglio con tutta me stessa, come volevo Luana.."
"E allora non devi preoccuparti...io ti amo, mille volte di più di quanto ti amavo il primo giorno. Pensi che io potrei mai fare a meno di te? No, e se vuoi te lo scrivo ogni giorno su un foglietto e te lo faccio trovare sotto al cuscino"
"Basta che me lo dici quando mi sveglio..." finisco di mangiare la focaccia fissando il mare. Amo quel posto e quando ci siamo venuti la prima volta con Luana ho capito quanto Andrea mi conoscesse bene perché quel posto è esattamente quello che sognavo fin da piccola. Un angoletto solo mio, nella mia Genova, dove poter respirare a pieni polmoni il profumo del mare e della mia terra. Amo Bologna e la nostra casa ma Genova ha sempre significato un sacco di cose per me "Ce la faremo Arianna..e poi Luana è stata il nostro banco di prova a penso che entrambi l'abbiamo superato alla grande e a pieni voti. Ovviamente non siamo perfetti ma non ho mai cercato la perfezione amore mio..anche se tu ci si avvicini molto alla perfezione..." gli tiro una sberla dietro al collo arrossendo "Cretino che sei...non sono perfetta e non lo sono di sicuro come mamma fidati. Penso di aver sbagliato un sacco di volte con Luana e penso che sbaglierò ancora un mucchio di volte...e continuo ad avere paura. Ma fa parte di noi e non potrei mai pensare di abortire..è come se decidessi consapevolmente di rinunciare ad una parte di te e di me...no, è qualcosa di troppo brutto anche solo da prendere in considerazione..." gli prendo la mano e me la poso sulla pancia "Ho avuto veramente paura di averti perso oggi e non voglio più provare la stessa sensazione...è stato devastante, come se stessi morendo anche io..." mi volto e gli prendo il viso fra le mani "...forse anzi quasi sicuramente non sono brava a farti capire quello che provo. Non sono mai stata capace di dimostrare veramente quello che ho dentro ma con te ci ho provato e spero di esserci riuscita almeno in parte...sei la mia vita e spero che tu lo abbia capito" poggio le labbra sulle sue e ce le lascio almeno un minuto, senza aprire gli occhi...quando li apro i suoi si specchiano dentro ai miei. Mi sposto leggermente e sorrido "Andiamo a fare quei test di gravidanza? Prima però ti cambio la fasciatura alla spalla e ti metto la pomata" lui annuisce ed io lo aiuto ad alzarsi. Nonostante protesti gli prendo la valigia e gliela porto fino alla porta di casa. Quando entriamo ringrazio mentalmente mio padre che prima di uscire ha messo a posto il mio casino. Dovrò fare anche un monumento a mia madre che ha riempito il frigorifero "Ok ora senza protestare...vai a letto che arrivo subito da te" lo spingo praticamente via e mi tolgo velocemente la sua maglia rimanendo in shorts e reggiseno. Posiziono tutto quello che abbiamo comprato in farmacia sul tavolo della cucina e poi mi metto a mettere il referto del pronto soccorso. Quando sento un brivido scendermi lungo la schiena mi volto "Cosa non ti è chiaro del fatto che non ti devi muovere dal letto?" i suoi occhi mi fanno la radiografia completa "E smetti di fissarmi il culo Cerioli"
"Ho male alla spalla ripeto...altre parti del mio corpo stanno benissimo" spalanco la bocca ma lui alza le mani "Parlavo degli occhi per guardarti il culo..sempre a pensare male te"
"Perché i tuoi pensieri sono sempre casti e puri vero? Come no..." mi avvicino e gli poso le mani sulle spalle "Non ho mai detto questo Signora Cerioli...e poi come faccio ad avere pensieri casti e puri se te ne vai in giro per casa messa così? Somma il fatto che non stiamo assieme da cinque giorni"
"Ma devi riposarti" scuote la testa e mi posa una mano sulla natica "Dopo mi riposerò...fra un pochino" mi bacia facendo risalire la mano lungo la mia spina dorsale "Fai il bravo"
"Non sono mica in punto di morte...vieni in camera?" annuisco e prendo quello che mi serve per cambiargli la fasciatura e la pomata. Gli dico di mettersi con la schiena appoggiata alla testiera del letto e mi siedo accanto a lui "Fa male?"
"Leggermente..." ho una paura assurda di fargli male così ci metto almeno cinque minuti a toglierli la fasciatura. Quando finisco fisso senza parole la pelle rossa della spalla. Non mi ero assolutamente resa conto che quello che pensavo fosse una botta e basta invece è qualcosa che non guarirà certo in due giorni. La pelle della spalla e di buona parte del lato sinistro del petto è rossa e striata di graffi e botte. Quando gli poso la mano sulla clavicola lui sussulta "Aspetta un attimo" mi alzo ed inizio a passeggiare su e giù per la stanza. La camera è piccola quindi non è che possa camminare chissà quanto ma devo muovermi perché altrimenti impazzisco "Arianna" alzo la mano e gli dico di aspettare un secondo "Devo calmarmi..." tento di non piangere ma all'improvviso scoppio in singhiozzi "Non volevo piangere ma non ce la faccio"
"Vieni qua...per favore" mi avvicino di nuovo ad Andrea, mi siedo sul letto ripiegando le gambe sotto di me e lascio che lui mi abbracci "Non voglio più passare una giornata del genere va bene? Posso superare ogni dannata cosa ma non che ti capiti qualcosa...non riuscirei mai a riabituarmi al fatto di non averti nella mia vita" lui non parla ma mi lascia un bacio fra i capelli prima di dirmi che ora va tutto bene. Quando mi sono calmata prendo la pomata e gliela spalmo, stando attenta a fare il più delicatamente possibile. La pelle è bollente e pulsa sotto al mio tocco...deglutisco rimandando giù il groppo che ho in gola....quando ho finito gli rifaccio la fasciatura, che non sarà perfetta quanto quella di prima ma che è il massimo che posso fare con le mani che tremano ancora. Lo convinco anche a prendere un antidolorifico poi ritorno in cucina a prendere i quattro test di gravidanza che abbiamo comprato "Se dessero risultati diversi?"
"Sarebbe un problema.. vediamo che succede poi eventualmente se siamo in dubbio domani faccio il test delle urine che non sbaglia. Diciamo che se tre test su quattro danno lo stesso risultato possiamo stare tranquilli sia in un senso che nell'altro" lui annuisce e mi chiede se sono pronta "Pronta...vado a farli e poi torno qui che aspettiamo i risultati...tre/quattro minuti e dovrebbero essere pronti" lui annuisce e mi lascia la mano che mi ha continuato a stringere. Vado in bagno e faccio tutti e quattro i test poi li porto in camera. Li metto capovolti sul letto e mi metto seduta a gambe incrociate "Come hai fatto a farli da sola la scorsa volta?"
"Volevo farti una sorpresa...e mi pare che sia perfettamente riuscita" fissiamo entrambi quei piccolissimi oggetti che potrebbero cambiare di nuovo la nostra vita. Negli ultimi anni ci sono stati tantissimi momenti che non dimenticherò mai e che rimarranno impressi a fuoco dentro di me. La prima volta che l'ho visto, quando mi ha scelta, la prima volta in cui ci siamo detti 'ti amo', il nostro matrimonio, quando è nata Luana...ed ora quello "Comunque vada sai che a me basta che tu sia felice....se fossero negativi abbiamo tutto il tempo del mondo per provarci di nuovo" annuisco sicura che però quello sia il momento giusto. Non so perché ma sono quasi sicura al 100% che quei test siano positivi...fisso ad intermittenza il mio.orologio ed i test...quando manca meno di un minuto alzo gli occhi "Ne giriamo due tu e due io"
"Va bene..dammi il via te" quando il mio orologio segna le 19.55 precise gli dico di girare. I miei due test recitano entrambi incinta di 2-3 settimane...butto un occhio ai suoi e leggo la stessa cosa. Quello di ultimissima generazione che la farmacista ci ha consigliato ha scritto sul display anche 'Attendibile al 99.9%'
"Sei incinta" muovo la testa su e giù e penso che quella giornata sarà una di quelle che entreranno di diritto fra quelle che non dimenticherò mai...
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NESSUNA SAREBBE STATA TE
RandomAndrea & Arianna...quando un programma televisivo può cambiarti completamente la vita