Chiacchiere e rosolio

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La porta si aprì, colpendo delicatamente la campanella a muro. Il suono leggero fu però completamente coperto dallo stridulo strillo del pappagallo, appollaiato sulla spalla del concierge.

- Craaaaa! Eccola! Eccola!

Le teste - grigie, candide e talvolta improbabilmente azzurrine - si voltarono all'unisono. Le schiene artritiche si raddrizzarono faticosamente, per guardare meglio. La signora Adelaide spinse gli occhiali bene sul naso, per osservare con attenzione, certa di non essere notata, come tutte le altre grinzose nonnette.

I piedini sottili, con le unghie smaltate di rosso, erano infilati in un paio di sandali dorati e vertiginosamente alti. La signora Adelaide aveva mal di schiena solo a guardarla mentre, con le gambe da gazzella e i fianchi tondi, avanzava verso il concierge. Il suo Alberto, l'uomo più bello che la signora Adelaide conoscesse.

- Ho prenotato...

- Sì, signora! - Scattò l'uomo, mettendosi quasi sull'attenti.

- Marilyn, la prego! - la sentì dire con una risatina.

- Stanza otto, signora, la accompagno.

La gatta morta! Alberto non aveva mai accompagnato nessuno in camera, neppure il signor Filippo con la sua sedia a rotelle! Al massimo aveva mandato l'Assunta a dare una mano!

I fianchi dondolavano e la signora Adelaide pugnalava la schiena lasciata nuda dalla scollatura con una lunga occhiata dei suoi occhietti acuti.

***

La vacanza perfetta! La pensione Stella a Misano era quello che ci voleva per allontanarsi dalle chiacchiere che l'avevano tormentata dalla morte di Ugo. Addirittura che l'avesse ucciso, avevano osato dire! Inutili pettegole! Ma adesso... ahh... Marilyn sospirò, aprendo le imposte e affacciandosi sul paesaggio carico d'azzurro. Una cittadina priva di vita mondana, piena di vecchietti arzilli e famiglie.

Il campanello le annunciò il sospirato servizio in camera: mai avrebbe messo piede nella grande sala da pranzo della pensione, dove l'odore della candeggina si mescolava, disgustosamente, al pungente olezzo della gatta del concierge, una persiana grigia dagli occhi gialli, il culetto sempre ben alto e ondeggiante.

Si strinse addosso la vestaglietta di chiffon, fingendo che potesse occultare le procaci forme da pin up, e andrò ad aprire.

***

Alberto si sentiva sovraeccitato dalla presenza della maliarda della stanza otto. Controllò i turni: Ada gli avrebbe dato il cambio alle 14, per poi riscambiare alle 20. A lui toccava sempre doppio turno, ma non se ne lamentava: era un'istituzione alla pensione Stella.

I vecchietti lo guardavano con fiducia, risolveva ogni problema e le buone vecchiette, le sue clienti preferite, lo guardavano con occhi adoranti. Era il figliolo che non avevano avuto, premuroso e accorto. Così, le mance erano generose e, spesso, gli lasciavano regali importanti, prima di ripartire.

Ma quella mattina il campanello non aveva annunciato una famiglia con ragazzetti urlanti, o un paio di ottuagenari con la dentiera ballerina! Il campanello aveva suonato la fanfara degli dei dell'Olimpo, per annunciare Venere e le sue generose grazie!

Non vedeva l'ora di scoprire se la signora fosse solo generosa nell'offrire alla vista quel ben di Dio, o se avrebbe offerto la stessa possibilità al tatto... o al gusto! Ah l'avrebbe mordicchiata con piacere, quella carne burrosa!

Prese con soddisfazione il carrello delle vivande dalle mani dell'Assunta e si diresse all'ascensore.

Le porte si richiusero lentamente, con l'aumentare della sua agitazione, ma poi furono bloccate da un bastone: la signora Adelaide, giustappunto, istituzione della pensione Stella quanto lui stesso, se non di più! Era ospite ogni estate da un tempo così immemorabile che sembrava parte dell'arredamento.

- Fa gli straordinari, Alberto, caro?

***

Quando la porta si aprì, la visione di tanto lunare panorama fu apprezzata da una vecchina così minuscola che la donna pensò avrebbe potuto metterla facilmente in valigia, fra costumi e baby doll.

- Buonasera, cara! Ho incontrato l'Alberto che le portava la cena e ho pensato di sostituirlo, le spiace?

- Ma nonnina, questa roba non è troppo pesante per lei? Non dovrebbe fare questo lavoro!

- Oh, io non lavoro qui! È la mia vacanza, la pensione Stella, da quando ero bella quanto lei!

- Allora si accomodi, vuol dividere con me la cena? Mi potrà raccontare tutto di Misano e dei suoi dintorni!

La vecchia Adelaide sorrise sorniona e si accomodò tra i braccioli di una capiente poltrona:

- Con piacere, cara!

***

Quando Alberto si svegliò, si ritrovò legato come un salame, in mutande e canottiera. Aveva un bavaglio ficcato in bocca, sotto le corde non troppo strette. Ci mise un po', ma riuscì a liberarsi. Non ricordava un bel nulla, solo che avrebbe voluto portare la colazione a quella dea che aveva spezzato la monotonia della sua giornata. Sul suo petto, appuntato con una spilla da balia, un biglietto:

Tsi sulla schina dè buratèl, i ha scuvert tot i altarein!

La testa gli girava, come se fosse andato sulla ruota panoramica a Rimini!

Con un gemito si rese conto che, oltre ai vestiti, era scomparso anche il suo portafogli, con la paga della settimana. Batté la fronte a terra: chissà se la botta gli avrebbe fatto passare il ricordo di quella vergogna!

***

- E quindi, signora Adelaide, me ne sono andata! Ma si rende conto? Dopo che una povera fanciulla è stata sposata con un tale tanghero... accusarla d'averlo ucciso? Solo perché avevo scoperto che aveva un'amante? E con ciò? - stava dicendo vivacemente la maliarda, scuotendo i lunghi capelli setosi.

- Incredibile, cara, ha ragione! Sarebbe stato più redditizio portarlo in tribunale!

- Vero, cara signora Adelaide. Certo, poi è risultata una gran fortuna che sia morto, naturalmente.

- Naturalmente cara. E quindi è a Misano.

- Sì. Un posto senza uomini che sbavino sui miei sandali a ogni passo.

- Non le interessano gli uomini, cara?

- Agli asini interessa volare, signora Adelaide? No, a me interessa che il mio adorato conto in banca cresca come un bebè, prendere il sole e nuotare nel mare.

- Lei mi piace, cara, mi piace proprio. Non avrei immaginato, sa? Stavo già per offrirle un po' di rosolio! Beh, ci vediamo in spiaggia. Ricordi quello che le ho detto, cara. I Bagni Margherita - e la signora Adelaide aprì la porta, con un sorriso, seguita da un sorriso di risposta. - Benvenuta alla pensione Stella!

La Libraia del turno di notteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora