Il nostro incontro

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Attesi l'alba

per trovare la strada

fuori dalla tana del coniglio

e vedere scorrere le vene 

nelle parole che mi circondavano,

piene di pulsante ardore.


Attesi l'alba

per lasciare che le palpebre

aperte sulle mie paure

specchiassero le mie scelte incerte

annodate, lungo filo 

in labirintica confusione.


L'ignoto del tuo sguardo

il timbro mai udito della tua voce

e la tua anima nota, amata

la mente sensuale

che mi spoglia di ogni

inibita difesa razionale.


Paura immensa

di mostrarmi nuda di schemi.


Desiderio e palpito

di abbandonarmi.


Fa le fusa il ricordo

di soffici carezze

sul tuo grembo caldo

nell'autunno rosso e rugginoso.


La Libraia del turno di notteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora