<Jungkook>

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Quante volte aveva cercato il sole

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Quante volte aveva cercato il sole...
Quante volte aveva mangiato sale...

Non si sarebbe mai dimenticato le emozioni che aveva provato in quel treno che quel giorno lontano, a soli diciotto anni, lo avevano portato a Seoul, città dove il suo sogno di diventare un cantante famoso in tutto il mondo, era diventato realtà... ma per quanto potesse avergli dato gioia e ricchezza, gli aveva recato un danno e un dolore che neanche tutti i soldi del mondo potevano colmarlo.

Jungkook era nato e cresciuto in un piccolo paese di campagna.
Era circondato dal verde e ai piedi del paese si estendeva un piccolo laghetto dove Jungkook, da bambino, si divertiva ad andare a pesca.
Tutti conoscevano tutti e per quanto a volte potesse risultare fastidioso, era una realtà così amorevole che ricordava quegli anni sempre con il sorriso e la spensieratezza che solo un bambino può avere.

Si ricordava il coniglio dal muso nero che il nonno a tre anni e mezzo gli aveva regalato, animaletto che gli tenne compagnia per pomeriggi interi di giochi e scherzi... lo considerava il suo amico più fidato, non lo aveva mai tradito e si ricordava le numerose litigate con suo fratello quando quest'ultimo minacciava il piccolo Jungkook di mangiare il povero coniglio nero.
Nonostante non parlasse riusciva a dargli consigli migliori di molti altri, trasferendogli una calma e dolcezza che solo l'innocente sguardo di un piccolo coniglio é in grado di dare.

Si ricordava quella bambina fastidiosa che abitava proprio di fronte casa sua, entrambi si divertivano a prendersi in giro l'uno con l'altra finché in una calda giornata d'estate dei loro quindici anni, sotto un albero di ciliegie, una foglia di quest'ultimo si incastrò tra i lunghi capelli della ragazza, Jungkook avvicinandosi al suo viso le tolse la fronda, ma non fu l'unica cosa che fece, poiché in quell'esatto momento nacque un bacio, il primo di una serie, ma essendo il primo fu il più importante, quello che entrambi non avrebbero mai dimenticato.

Erano due anni che il ragazzo aveva iniziato a provare sentimenti per quella bambina fastidiosa che in classe gli lanciava gomme e matite, ma Jungkook non aveva capito che lei voleva solo attirare la sua attenzione, poiché lo aveva sempre amato e sperava di ottenere qualcosa di più che una semplice amicizia.

Anche se entrambi non avevano mai ricevuto il loro primo bacio e per quanto quello che avvenne sotto quell'albero fosse del tutto inesperto e pieno di insicurezze, fu per entrambi un'esperienza mistica e unica.

Nella vita di ognuno c'è sempre un bacio che non si dimentica.

Lei aveva quegli occhi che gli ricordavano le montagne verdi di quel piccolo paesino e solo ricordandola lo faceva sentire tra quei prati e pascoli che da bambino vedeva ogni giorno.

Provava malinconia.

Jungkook cantava nel coro della chiesa dall'età di otto anni, ma tutti sapevano che era un talento sprecato per quel luogo sacro, così la madre lo fece partire per Seoul, non capendo che in quel modo aveva distrutto la felicità del figlio.
Lo aveva aiutato a compiere un passo importante, ma non era pronto e non lo sarebbe mai stato.

Era solo un povero ragazzo di campagna.

In quel treno vide pian piano tutta la sua vita scorrere, vedeva i verdi prati pian piano venir rimpiazzati da grattaceli e cemento... era tutto così futuristico e grigio per lui... ma in ogni sguardo il povero ragazzo cercava solo le sue montagne verdi.

Aveva paura, tutte quelle novità lo avevano reso più incerto di quanto già non fosse e nel suo cuore l'unica cosa che gli dava la forza di andare avanti per la sua strada era la sua ragazza, la quale ancora lo stava aspettando in quel piccolo paese disperso tra le montagne.

Jungkook sapeva che il suo destino era di stare accanto a lei, con lei non avrebbe più avuto paura e quella spensieratezza da ragazzo di campagna sarebbe emersa nuovamente.

Si sarebbe sempre ricordato di quegli occhi che gli ricordavano montagne verdi e di quelle parole d'amore tra la nebbia di quell'autunno in cui dormirono insieme di nascosto dai loro genitori.
Vicini, tanto vicini da sentire l'uno il cuore dell'altra palpitare nel petto, tanto forte che potevano esplodere nei loro petti.

L'amava perché era il suo primo amore.

L'amava perché era l'unica.

L'amava perché con lei si sentiva più uomo.

Grazie alla tecnologia erano riusciti a tenersi in contatto, era difficile, ma l'amore li aveva aiutati... non starò qui a dire tutte le difficoltà, perché ci furono, ma come ne uscirono: si amavano nonostante i chilometri che li separavano e questo non era mai cambiato nel corso di quegli anni che per entrambi sembravano secoli.

Entrambi avevano riservato le labbra, il corpo e il cuore per la loro metà.

Quattro anni dopo l'arrivo a Seoul, Jungkook era ormai un famoso cantante di fama mondiale e per quanto potesse essere soddisfacente, al ragazzo mancava sempre qualcosa o qualcuno... e fu per questo che si ritirò dalla sua carriera per tornare finalmente da lei e dai suoi occhi che gli ricordavano le montagne verdi dove entrambi erano cresciuti felici e spensierati.

Quelle montagne verdi che più volte avevano accolto e nascosto i due giovani nei loro nidi d'amore.

Quando finalmente tornò a casa e la rivide sulla poltrona rossa ad aspettarlo, entrambi piansero, lasciando che le lacrime e i baci parlassero per loro...

Jungkook non avrebbe più lasciato le sue montagne verdi.

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Montagne verdi
-Marcella Bella

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