Che cos'è la musica?
Sono stati scritti libri, sono state fatte interviste e Wikipedia avrà una risposta più che valida, ma non sempre i sentimenti che essa suscita possono essere descritti con tale rigidità.
La musica, per me, sono le immagini...
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Oramai entrambi non erano estranei all'amore, entrambi conoscevano le regole del gioco, non erano più dei ragazzini e volenti o nolenti erano stati vittime del sentimento che più di tutti nasconde sfumature e quest'ultime possono essere chiare, dove si incontra la gioia e l'euforia di questa nuova emozione, ogni volta diversa, la quale comprende il completo perdimento e le famose farfalle nello stomaco; o nell'altro caso, queste sfumature possono incontrare colori più scuri, con feroci pennellate dalle tonalità ombrose, tetre e fuligginose che ricoprono la luce, il jackpot può racchiude una delle forme di dolore più violente o della "semplice" delusione, ma si può ben dire che tutti, chi più e chi meno, hanno sofferto per amore, è una fase che ogni essere umano ha incontrato, fa parte della crescita e del bagaglio culturale con la quale un giorno ogni uomo e ogni donna sono portati a fronteggiare verso il mondo: proprio come i protagonisti di questa canzone.
La conosceva da sempre e sapeva che quello che poteva dargli lui, non poteva donarglielo nessun altro ragazzo, semplicemente perché lui, a differenza degli altri, l'amava.
L'amava per ogni piccola cosa, l'amava da quando erano bambini e giocavano agli Avengers, l'amava quando lo obbligava a giocare con le Barbie, l'amava quando la faceva vincere a qualsiasi gioco facessero perché odiava vederla delusa da se stessa, l'amava quando gli chiedeva di farle copiare i compiti di matematica, l'amava perfino quando, ricolmo di gelosia, usciva con qualche ragazzo e poi si ritrovava inevitabilmente tra le braccia del suo migliore amico, poiché colui che riteneva sarebbe stato il suo più grande amore poi si mostrava solo ed esclusivamente l'ennesima gigantesca delusione d'amore: perché nel suo cuore sapeva che Hoseok ci sarebbe sempre stato per lei.
Una sera d'estate aveva deciso che doveva dirle come si sentiva, doveva raccontarle che per anni aveva coltivato il suo amore per lei e ora, stanco di stare sottoterra, voleva sbocciare, così da sperare di diventare un meraviglioso giglio bianco.
Voleva farle capire che l'amava.
Non curante di nulla Hoseok si ritrovò sotto la finestra della camera da letto della ragazza, viveva in in una meravigliosa località di campagna, un luogo quasi fiabesco, dove sotto la guida di qualsiasi cliché gli venne in mente di arrampicarsi sul ciliegio che lo avrebbe poi portato esattamente davanti alla finestra interessata.
Non fu semplice, più volte cadde e giurò di essersi "rotto il culo", ma la sua determinazione non lo fece arrendere e una volta arrivato al punto stabilito, iniziò a picchiettare con la mano verso il vetro della finestra ricoperto, dall'altro lato, da una leggera tenda in lino bianca, sperando che la ragazza lo facesse accomodare nella sua stanza.
Non ci volle molto prima che la richiesta tacita del ragazzo fosse accolta e dopo essersi scambiati un sorriso con in volto lo sguardo più che stupito da parte della ragazza, Hoseok non la fece neanche parlare o muovere, poiché se avesse perso altro tempo in cuor suo sapeva che non ce l'avrebbe fatta: la baciò.
Un bacio che non si aspettava fosse ricambiato.
Un bacio che aspettava da anni.
Un bacio che la ragazza non si sarebbe mai aspettava di voler ricevere. Era il suo migliore amico, non lo aveva mai visto o proiettato in altre vesti e si stupì quando desiderò con tutta se stessa quel bacio e Hoseok.
"Il bacio può essere rivelatore" una voce che non avrebbe mai pensato veritiera fino a quel momento: momento in cui le loro labbra si sfiorarono e iniziarono a cercarsi quasi in modo disperato.
Le giurò che non l'avrebbe mai lasciata.
Le giurò che non l'avrebbe mai fatta sentire giù di morale.
Non l'avrebbe mai scorrazzata qua e là per poi abbandonarla.
Non l'avrebbe mai fatta piangere, se non di gioia.
Non le avrebbe mai detto addio.
Non le avrebbe mai mentito.
Semplicemente non le avrebbe mai praticato tutto ciò che le avevano già fatto.
La conosceva da anni e sapeva che il cuore della ragazza aveva sofferto molto, anche se era timida per dirlo, lui lo sapeva: lo percepiva.
Per anni le sue braccia erano state il suo nido e anche se quei momenti erano silenziosi, lui poteva sentire ogni coccio rotto del suo cuore.
Le giurò che l'avrebbe amata fino alla fine dei suoi giorni...
E cosi fu, poiché non le avrebbe mai mentito.
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