<Yoongi>

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"Se son rose fioriranno, se son spine pungeranno"

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"Se son rose fioriranno, se son spine pungeranno"

Tipico detto che ha l'intento di incentivare il proseguimento di un lavoro o progetto di cui il buon esito è condizionato dalla fortuna o da forze soprannaturali.

Yoongi avrebbe ribaltato la sorte e sarebbe risalito tra le rose di quel giardino, salendo fin quando non sarebbe stato solo un puntino lontano.

Si trovava in quel letto, sdraiato e senza fiato, sentendosi come il tagliolino al pesto che aveva mangiato per pranzo.

Insipido.

Era giovane e avrebbe potuto fare di tutto, avrebbe preferito tutto tranne che stare ancora in quel letto, se ne avesse avuto voglia persino star seduto sul ciglio di un vulcano, salutando la ragazza dal cuore di ghiaccio dall'alto con la mano, prendendola quasi in giro.

Avrebbe preferito addormentarsi su un ghiacciaio tibetano, congelando, ma con il sorriso che gli si allargava piano piano,  imitando De Niro.

Avrebbe preferito di tutto piuttosto che stare lì a fare il vegetale.

Poteva fare di tutto e tutto sarebbe stato meglio di ciò che stava facendo in quel preciso momento.

Era sdraiato in quel letto sfatto dove lo aveva lasciato, distrutto e disperato.

Ma Yoongi era un uomo forte e prima o poi sarebbe ripartito, senza versare una lacrima.

Sarebbe salito sulle rose di quel famoso giardino, fin quando non sarebbe stato solo un ricordo lontano, un misero puntino difficile da vedere.

Avrebbe ricominciato.

Erano anni che corteggiava quella ragazza e, dopo innumerevoli inviti da parte del ragazzo, aveva accettato, probabilmente per farlo finalmente tacere, ma Yoongi non cosciente di ciò, con quel "si" toccò  il cielo con un dito.

E quando pensò di averle finalmente preso il cuore, lei gli aveva stravolto ogni piano dicendogli <Yoongi, era solo sesso>  .
Poi se ne andò, scese nuda da quel famoso letto e svergognata, si rivestì, lasciando di proposito il suo reggiseno rosso sopra la PlayStation del ragazzo, come per dirgli che in realtà era stato tutto un gioco, lasciandogli intendere che ormai la partita era finita.

Poi uscì sbattendo la porta con in volto il sorriso di chi aveva vinto.

Buffo.

Era buffo quanto fosse forte il karma.
Quella frase che gli aveva rivolto non era nuova a Yoongi, poiché più volte l'aveva ripetuta ad innumerevoli ragazze dopo quello che lui e altri suoi coetanei chiamavano "divertimento", ma non sapeva quanto quelle semplici parole potessero far male.
Non ne era minimamente consapevole, perlomeno non lo era fino a quel momento.

Più giù di così non credeva ci si potesse andare.

Quando mai Min Yoongi era stato male per una ragazza?!
È proprio vero che non ci si deve mai sorprendere di nulla...

Si trovava così in basso che c'era solo da scavare.
Per riprendersi ci sarebbe voluto un argano a motore, ma lui con le sue uniche forze ci sarebbe riuscito.

Pian piano sarebbe risalito.

Yoongi non si sarebbe fatto abbattere ancora e da quelle maledette rose sarebbe risalito.

Sarebbe ripartito dalla base, piano e con calma: come piaceva a lui.

Sarebbe risalito, non sapeva bene quando, ma ci avrebbe provato fino alla morte.

Quella stronza non lo avrebbe  ucciso.

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Salirò
-Daniele Silvestri

Salirò -Daniele Silvestri

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