Perché tra tutte le ragazze di cui si sarebbe potuto innamorare, aveva scelto proprio la sorella del suo migliore amico?Conosceva la sorella di Hoseok da quando era un bambino, l'aveva vista crescere e di certo non gli era sfuggito la bellezza che con il passare degli anni aveva iniziato a prendere forma sul corpo e sul viso della più giovane.
Aveva passato la sua infanzia e adolescenza tra i banchi di scuola e a casa del suo migliore amico dove ogni giorno i suoi occhi avevano il privilegio di vedere la ragazza che con gli anni aveva imparato ad amare.
Hoseok naturalmente aveva percepito gli sguardi e le attenzioni che Jin poneva verso sua sorella e da fratello iper geloso qual era sempre stato, aveva fatto promettere al suo migliore amico di non avere secondi fini con la medesima, a Jin costò molto mantenere tale promessa, sopratutto durante l'ultimo anno di liceo, dove, mentre lui e Hoseok percorrevano la fine della loro adolescenza, la ragazza aveva appena iniziato il terzo anno, anno nel quale aveva iniziato ad attirare parecchie attenzioni da parte del mondo maschile e il tenero cuore di Jin sembrava voler volutamente scoppiare dal dolore.Doveva rimanere in disparte, lo aveva promesso al suo migliore amico, la persona più vicina che da sempre gli era rimasto accanto: non poteva e non voleva ferirlo.
Erano passati tre anni, Jin e Hoseok avevano iniziato e stavano percorrendo la loro carriera universitaria mentre la piccola Jung aveva appena terminato il liceo, gli anni erano passati e molte cose erano cambiate, ma i sentimenti di Jin non erano mutati affatto e c'era una leggera ma influente novità: anche la dolce ragazza aveva iniziato a nutrire sentimenti amorosi per il ragazzo.
Per festeggiare il diploma della giovane ragazza, la sua famiglia aveva organizzato una vacanza in Italia, più precisamente nella meravigliosa zona del Salento e l'invito era stato esteso anche a Jin, che da sempre era stato un amico intimo della famiglia.
Jin non potè rifiutare e ad agosto, il mese perfetto, o almeno così ne era convinta la famiglia Jung, partirono per una vacanza che si rivelò la migliore per i due giovani innamorati.Jin non nascose che vedere la ragazza in costume in quel luogo meraviglioso, con quel mare così azzurro e brillante era la più dolce delle torture e il vino delicato caratteristico non aiutava a placare le sue voglie.
Non riusciva a vivere senza lei e la vacanza in Salento era un modo poco clandestino di prendere tempo dentro di sé.
Una sera i tre ragazzi e i genitori dei due fratelli inebriarono le loro papille gustative con dei tipici piatti italiani a base di pesce in un piccolo ristorante con vista sul mare, dove la giovane ragazza, non abituata all'alcol, quella sera alzò troppo il gomito con quel delizioso vino rosso e la vista della luce che calava puntuale sulla vecchia torre al mare le fece venire il batticuore non appena puntò il suo sguardo su Jin, che in quel momento era intento a parlare di politica estera con suo padre.
Lo trovava semplicemente sexy e il vino le aveva donato una sicurezza che non aveva mai avuto, tanto che si promise che quella sera Jin sarebbe stato suo.
Erano ritornati in hotel, ognuno nella propria stanza e Jin si stava preparando per la notte, era appena uscito dal box doccia e indossava un leggero asciugamano con lo stemma dell'albergo legato in vita.
E fu in quel momento che Jin sentì bussare alla sua porta e una volta aperta trovò la sua dolce metà: inutile dire che ne rimase più che sorpreso, ma anche meravigliato dato il leggero pigiama estivo di seta con ricami in pizzo con la quale l'aveva trovata.
Era bellissima.
Aveva con se un sorriso radioso e una luce negli occhi che non le aveva mai visto.
Non fece in tempo a dirle nulla, poiché la ragazza fu più veloce di lui: si gettò tra le braccia del ragazzo, sentendo il suo petto nudo scoppiare sotto la sua testa e racchiuse le loro labbra in un bacio bisognoso, con un movimento fluido, senza incertezze, chiuse la porta, lasciando che quella stanza d'hotel racchiudesse tutto l'amore che per anni era stato represso dai due giovani amanti.
Jin sapeva di sbagliare, ne era cosciente, ma quelle labbra erano il suo sogno proibito, una volta avute non voleva più farne a meno e sembrava che ad ogni contatto ne desiderasse sempre di più.
Una sola dose non gli sarebbe mai bastata.
Combatteva tra la sua testa e il suo cuore, dove la prima gli ripeteva che stava sbagliando, che stava mancando la sua promessa, ma il suo cuore faceva in modo che le sue mani e le sue braccia tenessero la ragazza ancora più vicino a sé.
Gli sembrava di ballare la Pizzica, un ballo passionale e violento che stava facendo volare le farfalle nei petti degli innamorati.
Jin era il dolce che la ragazza non riusciva ad evitare e la sua bocca puntava sempre più a sud desiderosa di assaggiare la sua pelle radiosa.
"Succedono, le cose poi succedono... i tempi galoppano tra i vortici e i sogni pettinandosi ritarderanno un pò"
Dopo quella notte non sarebbe più riuscito a vivere senza di lei e doveva ringraziare la vacanza in Salento e l'alcol se il suo grande sogno d'amore si era realizzato.
Non avrebbe più provato la solitudine nera come la notte, quella solitudine che sentiva senza di lei ed era pronto a parlarne con il suo migliore amico, era pronto alle conseguenze delle sue azioni, era pronto alle conseguenze dell'amore, avrebbe lottato per quest'ultimo e per la ragazza che aveva sempre amato."La solitudine è il suono che si sente senza te!" e Jin avrebbe solo cercato la sua compagnia.
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Non vivo più senza te
-Biagio Antonacci
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One shots- BTS
Short StoryChe cos'è la musica? Sono stati scritti libri, sono state fatte interviste e Wikipedia avrà una risposta più che valida, ma non sempre i sentimenti che essa suscita possono essere descritti con tale rigidità. La musica, per me, sono le immagini...