Capitolo Nove

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- L'ho trovata - esclama Eve felice, 'chè quella gonna la cercava da una vita e finalmente è riuscita ad averla.
- Un altro negozio no, vi prego - implora Calum.
- È l'ultimo, te lo giuro - lo abbraccia la mora, trascinando Jess all'interno del locale.

E Calum non può fare a meno che sospirare, accendendosi una sigaretta e borbottando qualcosa come "io vi aspetto qui".

**

- Hood?- esclama una Stef piacevolmente sorpresa.
- Stef, ciao - si riscuote il moro.
- Cosa ci fai qui? - domanda perplessa la ragazza.
- Ho accompagnato mia sorella - dice Calum.
- Oh ma che carino - ride quella con i capelli azzurri.

E il moro non può fare a meno di pensare che sia davvero carina, Stef, e quasi quasi la presenterebbe a Mike, 'chè andiamo, quei due insieme sarebbero semplicemente perfetti.

- Verrete alla festa di Ashton venerdì? - domanda Calum.
- Oh ecco, in realtà non lo so, Sam non aveva molta voglia - risponde Stef abbassando lo sguardo.
- Ci penso io a convincerla - ghigna il moro, e la ragazza non può non pensare di essere nei guai, seri guai.

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- È sbagliato, Ashton - sussurra.
- Tutti commettiamo degli errori, ci rendono umani, e anche più simpatici secondo me - sorride il riccio.
- Non lo so, non so se me la sento - ribatte.
- Perchè deve essere tutto così dannatamente difficile? - sbotta il batterista.
- Perchè se no non sarebbe divertente, non credi? - ghigna.
- Fanculo - si esaspera Ashton.

**

Luke non ne può proprio più. E si è sempre reputato una persona paziente, lui. Sono le sette meno ventisei e deve assolutamente occupare la mente o ne uscirà pazzo, si dice.

- Michael Clifford, ti aspetto tra venti minuti alla spiaggia, portati dietro una birra e magari anche gli altri due - quasi urla Luke al telefono.
- Calmati principessa, ci vediamo lì - risponde l'altro con la sua solita calma.
- E smettila di chiamarmi principessa - ringhia il biondo.
- Aspetta e spera, Cenerentola - ride quello con i capelli viola.

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Evelyn si sta annoiando a morte, quella sera, ma suo padre, che è tornato da giusto tre ore, ha già cominciato a rompere i coglioni e lei non può neanche uscire.

- Jessica Chloe Hood, se mi salvi giuro che ti sarò debitrice a vita - recita melodrammaticamente Eve al telefono.
- Cosa vuoi? - ride l'altra.
- Il grande capo è di nuovo a casa, vieni qui a salvarmi dalla noia - risponde la mora.
- Con piacere, hai un paio di cose da raccontarmi se non sbaglio - e Evelyn potrebbe giurarlo, che la sua amica sta ghignando.

- Tutto quello che vuoi, ma ti prego, muoviti. -

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Ashton non può che essere felice di vedere gli altri, quella sera. 'Chè ha già avuto abbastanza pensieri per la testa per quel giorno, e sa per certo che Luke ha il modo migliore per scordarli tutti.

- Datemi quel cazzo di filtro - dice Calum, con la voce più alta del normale.
- Calmati, l'erba mica scappa - ride stridulo Michael.

- Oh andiamo, non potete essere conciati così male - esclama Ashton.

È Luke a fare il primo tiro, lasciandosi avvolgere dal fumo.

- Venerdì, solo birra, party e erba - decreta il biondo. - Non dite di no, potete dirmi solo di sì - s'impunta.

Ma alla fine gli altri tre neanche lo ascoltano, troppo presi dai loro pensieri.

**

- Wow, sei una cazzo di stronza - esclama Jess dopo aver ascoltato tutto quello che l'amica aveva da dirle.
- Ho imparato dalla migliore - le sorride Eve.
- Beh, sono lusingata - ride quella con i capelli neri.

- Ho solo paura che finisca come con Michael - abbassa lo sguardo la mora - Eppure quando sono stata da sola con lui è stato come aver trovato una via di fuga da questa cazzo di città che sembra non dormire mai - continua.

- Se non corri rischi non puoi crearti un futuro, Eve, buttatici - le risponde Jess.

E la bionda non può che ringraziare tutti i fottutissimi santi che ci sono nel paradiso, 'chè un'amica come Jessica ce l'ha solo lei e non potrebbe essere più felice di così.

Young Soul || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora