Capitolo Quindici

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In pratica Jessica non si ricorda niente della serata precedente, se non che Calum le ha fatto un predica di ventitré fottutissimi minuti per come si è comportata; ma sa che si è divertita, in teoria.

Ashton le ha scritto, qualche minuto fa, ma ha paura di aprire il messaggio, 'chè sente di aver fatto qualche cazzata, poco ma sicuro.

Calum sta come al solito attaccato al basso, in camera sua, e Jess non ce la fa più, a sentirlo, 'chè il moro sta scrivendo una nuova canzone e bestemmia ogni quindici secondi, all'incirca.

Quando il campanello suona, la ragazza prende per un attimo in considerazione l'idea di fingere di non essere in casa, ma si annoia troppo e si alza, barcollando ancora un po'.

- Ciao - sorride un imbarazzatissimo Ashton dalla soglia.
- C-Ciao - balbetta Jessica, arrossendo fino alla radice dei capelli - cosa ci fai qui? - continua, facendolo entrare.
- Sono venuto a prendere quell'idiota di tuo fratello, abbiamo le prove oggi - risponde semplicemente il riccio, senza smettere di sorridere.
- Oh, è di sopra, vai pure - biascica la mora, delusa, dirigendosi in cucina.

Ashton sale le scale invece, e la ragazza sospira, chiedendosi come potesse essere stata così stupida da pensare che il riccio fosse venuto per lei. Sta appoggiando il bicchiere vuoto nel lavandino, quando sente dei passi frettolosi che si avvicinano; e non fa in tempo neanche ad aprire la bocca, che le labbra sottili di Ashton si fiondano sulle sue, facendola sorridere.

**

Stef è sul tetto, come al solito. La black devil alla vaniglia brucia lentamente, e lei ha fatto solo due tiri. Servirebbe qualcosa di più forte, pensa, servirebbe Michael.
Non riesce proprio a capirlo quel ragazzo, 'chè un minuto sembra volerla scopare e quello dopo rifiuta un bacio. Non sa cosa fare, Stef, non sa come comportarsi, 'chè in realtà lei vorrebbe solo il sapore delle labbra di Michael sulle sue.

**

Luke è appena entrato in casa di Michael, 'chè vuole farsi accompagnare da Eve e passare a prendere anche Stef, magari, per andare a fare un giro.

- Fatto serata ieri? - scherza il biondo, vedendo gli occhi dell'amico.
- Cosa vuoi, Hemings? - ringhia l'altro, già abbastanza arrabbiato di suo.
- Andiamo a prendere le ragazze e andiamo in centro, muoviti - istruisce Luke.

E Michael sbuffa, 'chè non ha proprio voglia di affrontare Stefanie, ma non ha altra scelta.

- Eve, scendi - urla Luke, lanciando un paio di sassolini contro la finestra della mora.
- Per quale fottutissimo motivo stai tirando delle pietre alla mia finestra, Hemmings? - si affaccia Evelyn.
- Volevo essere romantico - ghigna il biondo.
- Peccato che non sia mezzanotte e tu non stia cantando, principessa - risponde la mora, uscendo dalla porta - dove si va? - domanda poi.
- Passiamo a prendere Stef e poi andiamo a farci un giro, ti va? - sorride Luke.
- Tutto pur di non rimanere chiusa in casa, giuro - risponde Eve, baciandolo.

- Io sarei qui - si intromette Michael.
- Scusa amore mio - strilla la mora, correndo ad abbracciarlo.
- Molto meglio - sorride quello tinto.
- Andiamo? - quasi ringhia Luke.

Quando Stef vede la testa viola di Michael sbucare dall'angolo della strada, vorrebbe solo morire. Insomma, quando diceva di volere il ragazzo lì con lei, mica intendeva sul serio.

- Stevens, che ci fai sul tetto? - urla Evelyn.
- Accudisco il mio pony, che dici? - scherza la ragazza con i capelli blu, guadagnandosi una risata generale.
- Scendi o cosa? Avremmo fretta qui - grida Luke.
- Con calma, biondo, c'è tutto il tempo del mondo - sorride Stef, scivolando lentamente fino al bordo, per poi saltare giù dal tetto.
- Ti ho vista tipo morta, Stevens - parla Michael per la prima volta.

E Stef sorride, che almeno un po' preoccupato per lei lo era, allora.

Young Soul || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora