Capitolo Sedici

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Luke e Evelyn sono sulla panchina del parco da mezz'oretta, giusto il tempo per capire che è troppo scomoda e per prendersi pure la pioggia.
Si stanno baciando da un tempo interminabile, e a dirla tutta la mora non ce la fa più, 'chè anche se il Luke romantico le piace, quello sarcastico e acido le manca un po'.

- Dimmi tre cose di te che non so, Hemmings - lo sfida allora, allontanandosi dall'abbraccio.

- Ho paura di farmi un tatuaggio - inizia.
- Prevedibile - lo sfotte Eve, ricevendo un pugno leggero sul braccio.
- Cucino abbastanza bene - si esalta Luke, sorprendendo la mora.
- E leggo solo i libri di Dan Brown - conclude il biondo.
- Mi prendi per il culo - sgrana gli occhi Evelyn - Dan Brown - continua.
- Cosa ti ha fatto di male? - si arrabbia Luke.
- Niente, mi piace un sacco - sorride lei, lasciandogli un leggero bacio sulle labbra.

**

Quando si siede a cena con i suoi, quella sera, Evelyn capisce che qualcosa non va, perchè sua madre non sta urlando e suo padre è stranamente composto, con gli occhi incollati al piatto.

- Cosa è successo? - domanda alla fine.
- Sono stato trasferito - sillaba il padre.
- Dove - non è neanche una domanda, semplicemente, Eve ha paura.
- Spagna -

La mora trattiene a stento una bestemmia, alzandosi.
- Non verrò con voi in dall'altra parte del mondo - decreta, prima di andarsene.
- Dove pensi di andare? - urla sua madre.
- Lontano da questa casa - ribatte Evelyn.
- Se ci facessi finire, magari potremmo risolvere - s'intromette il padre.
- Sentiamo - parla, fredda.
- Se tu accetti di entrare in università e di continuare a lavorare per mantenerti, puoi rimanere qui, sei maggiorenne alla fine - sospira suo padre.
- Mi stai dicendo che mi lasceresti qui da sola? - sorride Eve.
- Beh - inizia sua madre - la zia verrà qui tre volte a settimana, per controllarti - termina.
- Sapevo che c'era il trucco - esala la mora - ci sto, comunque. Magari vengo per Natale e Capodanno - sorride, prima di uscire dalla cucina.

**

- I tuoi partono? - urla Jess, incredula.
- Sì, torneranno ogni tre mesi, credo - sorride Eve - devo solo trovarmi un lavoro - s'incupisce.
- Essere la fidanzata di una rockstar non è abbastanza? - ride l'amica.
- Non. Siamo. Fidanzati. - si arrabbia Evelyn. 'Chè Luke non gliel'ha ancora chiesto, di stare insieme.
- Oh, andiamo, si vede lontano un miglio che lui ti muore dietro, perfino Michael l'ha notato - ghigna Jessica.
- Come sta a proposito? È un sacco che non lo sento - svia la mora.
- Ti odio, stronza - ride l'altra, capendo che Eve non dirà nient'altro.

- Cosa sta succedendo qui? - grida Calum, irrompendo in cucina.
- I genitori di Eve se ne vanno - urla ancora Jess, saltando intorno al fratello.
- Cosa? - sbraita quello.
- Già, si trasferiscono in Spagna - sorride la mora, 'chè Calum l'ha sempre inquietata un pochino.
- Quindi mega festoni a casa tua? - domanda ghignando lui.
- Hanno pensato anche a quello - sospira Evelyn - mia zia verrà a controllarmi ogni tre giorni, inclusi i weekend - continua.
- Troveremo il modo, non preoccuparti baby - sorride Calum.

- Chi hai chiamato baby scusa? - si intromette Luke, entrando in quel momento.
- Chi cazzo ti ha fatto entrare, sfigato? - chiede il moro.
- Tua madre, testa di cazzo, mi ha anche fatto un bel servizietto - ghigna il biondo.
- Non parlare mai più di mia madre così, idiota - urla Calum, iniziando a rincorrerlo.

- Chiedo perdono lo giuro non lo farò più - implora Luke, ansante.
- Inginocchiati - istruisce l'altro.
- Mai - lo sfida il chitarrista, strizzando l'occhio alle ragazze che osservano divertite, prima di scappare urlando fuori dalla porta di casa.

- Cosa ho fatto di male? - alza gli occhi al cielo Eve - ti prego dimmelo - continua, ridendo.

**

- Dovresti dirglielo -

Ashton sussulta, la voce lo raggiunge da dietro ed è davvero troppo buio per fare questi scherzi.

- Non voglio ferirla - risponde, comunque.

Cazzate, non ha il coraggio.

- Palle - continua infatti la voce.

Ashton sussulta ancora, sentendolo avvicinarsi.

- Non mi vuoi più? - chiede ancora la voce, candidamente.

Ashton si innervosisce, che cazzo sta dicendo quello.

- Ma sei scoppiato? - domanda, accendendo una sigaretta, la quarta in due ore.

- Sei solo mio, ricordalo - continua la voce, che ora non è che un sussurro sulla sua pelle.

Lo sono sempre stato, sussurra.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 29, 2015 ⏰

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Young Soul || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora