Young Soul || Luke Hemmings

Capitolo Undici

Calum pensa che vorrebbe morire, 'chè gli sguardi che gli lancia Sam non sono per niente carini, e insomma, lui è sicurissimo di non averle fatto niente.

È un'ora e mezza che sono tutti e otto sulla spiaggia, Luke e Evelyn si stanno letteralmente mangiando con gli occhi, 'chè nessuno dei due vuole fare la prima mossa e non si sono ancora baciati. Jess è stretta ad Ashton, invece, e di sicuro sta bene, tra le braccia muscolose del riccio. Stef sta ancora studiando Michael, 'chè lei quel ragazzo non l'ha mica capito. Calum ci ha provato, davvero, a fare conversazione con Sam, ma questa è impassibile; allora ci rinuncia e prende un'altra birra.

- Facciamo qualcosa, per Dio - si lamenta Luke dopo un po'.
- Davvero, sembra un ritrovo di novantenni - lo sostiene Ashton.
- Quanta birra rimane? - domanda sorridendo Stef.
- Tre pacchi - risponde il riccio.
- Giochiamo a 'non ho mai'? - propone la ragazza con i capelli azzurri.
- Io ci sto - si riscuote Eve.
- Pure io - si aggiunge Jess.
- E allora giochiamo, cazzo - conclude Calum.

- Non ho mai scopato - è il turno di Sam, ed è l'unica a non bere. Calum guarda male la sorella, ma alla fine tiene la bocca chiusa, 'chè di litigare non ha voglia.
- Non ho mai, uhm.. Baciato una persona del mio stesso sesso - strilla Calum, già ubriaco.
Michael, Evelyn, Jess, Ashton, Luke e Sam bevono, sotto lo sguardo stupefatto degli altri due.
- Non voglio sapere niente - gracchia il moro, ingollando altra birra.
- Meglio - gli risponde Jessica sottovoce.

- Ragazzi - urla Eve.
- Che cazzo vuoi? - risponde flemmatico Michael.

- Chi deve guidare? - domanda la mora con gli occhi sgranati.

- Porca puttana - sospira Luke - toccava a Calum - conclude.
- Siamo fottuti - ride il moro, sentendosi chiamato in causa.

- Beh, noi abitiamo qui dietro in realtà - dice timidamente Sam, indicando sè stessa e l'amica dai capelli azzurri.

- Bene, meno due - annuisce Ashton con cipiglio esperto - sarà meglio tornare a piedi, noi altri, o qui finisce male - continua.
- Concordo, accompagno Evelyn - annuisce Luke con un sorriso.
- Apposto, io e Mike accompagniamo prima Jess e Calum, poi andiamo a casa - dice Ashton.
- La macchina? - strilla Calum - chi viene a prendere la macchina? -
- Ci pensiamo noi domani, calmati - gracchia Michael.

**

- Divertito? - domanda ancora un po' su di giri.
- Abbastanza, lo sai che quando sono con te è sempre bello - risponde Ashton con un sorriso smielato.
- Quanto sei sdolcinato, porca puttana, mi sale il diabete - dice.
- Oh, ma taci - ride il riccio.
- Ci vediamo domani Ash, sii presentabile - lo saluta.
- Per te questo e altro, non sono che un mero schiavo nelle vostre mani - si inchina Ashton.
- Vattene un po' affanculo, Ashton - risponde ridendo, chiudendosi la porta alle spalle.

**

- Guarda che bello, principessa, si vedono tutte le stelle - strilla Eve.
- Si mostriciattolo, ma non urlare - risponde Luke.
- Da quando mi chiami mostriciattolo? - domanda perplessa la ragazza.
- Da quando hai voluto che ti cantassi i Blink, e alieno mi suonava male, quindi mostriciattolo - risponde fiero il biondo.
- Tu, sei fuori di testa, Hemmings - ride la mora.
- Almeno io non barcollo dopo tre birre - la prende in giro Luke.
- Primo, io non sto barcollando; Secondo, le birre erano quattro - ride Evelyn, prima di cadere, 'chè ovviamente era un miracolo se ancora non era inciampata nei proprio piedi.

E Luke non può che ridere, davanti alla scena, 'chè Eve è troppo buffa e lui pensa proprio che sì, quella ragazza gli piace. La aiuta a rialzarsi, abbracciandola non appena si rimette in piedi.

- Cosa siamo noi due, principessa? - domanda la mora.
- Non lo so, qualcosa di bello - risponde il ragazzo, tentennando.
- Le cose belle non durano un cazzo - sputa Eve.
- E allora siamo qualcosa di brutto, fanculo - ride il biondo.

E Evelyn si unisce alla risata, 'chè anche lei vuole che questa cosa, qualsiasi cosa sia, duri, 'chè Luke le è simpatico e la loro amicizia non vuole rovinarla.

**

- Mi odia, lo so - esclamano Jess e Calum, insieme, una volta entrati in casa.
- Di chi parli? - domanda la ragazza.
- Sam, ovvio. Tu piuttosto? - indaga il moro.
- Io.. Beh, Ashton - esala Jess.
- Oh vaffanculo, lo sapevo. - si arrabbia Calum.
- Non era difficile capirlo, a meno tu non sia deficiente - risponde la ragazza - Ah, ora ho capito perchè ci hai messo così tanto a capirlo - ghigna concludendo la frase.
- Simpatica, giuro - dice il ragazzo.
- Non avevamo dubbi su questo - chiude Jess, andandosene in camera.