Capitolo Tredici

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È venerdì, finalmente, aggiungerebbe Jess, e tra meno di dieci ore inizierà la festa a casa di Ashton, pensa Eve.

Le ragazze sono chiuse nella camera di Jessica, 'chè il padre di Evelyn è tornato a casa dal viaggio in Cina e a casa Steel non si può sicuramente fare tutto il rumore che stanno facendo.

- Hood, cosa metti alla fine? - domanda in ansia Eve.
Jess non le risponde neanche, limitandosi a tirare sul letto un paio di shorts e una canotta a caso, scovati dopo chissà quanto tempo nell'armadio.

La mora approva la scelta dell'amica, e continuando a mangiare le caramelle che hanno rubato a Calum risponde distrattamente a Luke, che quel giorno ha proprio voglia di rompere i coglioni.

- Senti qui Chloe: "niente tacchi, niente gonne troppo corte, niente canotte scollate, niente trucco vistoso, se puoi evita la ceretta" - ride Evelyn.
- Questo è fuori di testa se pensa davvero che starai ad ascoltarlo - ride con lei Jessica.
- Li faremo impazzire - decreta la mora, ghignando.

E Jess non potrebbe essere più d'accordo.

**
- Parla, voglio sapere tutto - impone Michael - Luke non mi racconta niente, fallo almeno tu - continua, implorando.
- In realtà non abbiamo fatto niente, lei è vergine - risponde Ashton - però ci siamo baciati e beh, devo ammettere che ci sa fare - sospira.
- Jessica Chloe Hood, quella Jessica Chloe Hood è vergine, dimmi che scherzi - urla quello tinto di viola.
- No, te lo giuro - ride il riccio - Non sai quante cose le avrei fatto in quel momento - continua.
- Risparmiami i dettagli, Irwin, è già abbastanza quello che hai detto - dice quello tinto - lei ti piace? - domanda.
- Io, in realtà non lo so, forse è tutta una questione di ormoni, e il fatto che sia la sorella di Calum aumenta tutto - risponde Ashton frustrato, tirandosi i capelli con una mano.

**
Alla fine hanno deciso di andarci, Stef e Sam, alla festa di quella sera. La rossa ha appena mandato un messaggio a Calum, e il moro non potrebbe essere più felice.

Stef ovviamente non sa cosa mettersi, quindi si è rintanata sul tetto di casa sua con una Black Devil alla vaniglia, cercando di rimandare il più possibile il momento in cui le toccherà aprire l'armadio e cacciarne fuori qualcosa. Sta giusto spegnendo il filtro nero su una tegola alla sua destra quando qualcuno la chiama dal basso.
E come può, non sorridere, quando scorge la chioma lilla di un Michael Clifford sorridente sul marciapiede di fronte a casa sua?

**
- Io giuro solennemente che se quella non si veste come le ho detto io la lascio fuori - dice Luke, nervoso.
- Pensi davvero che Evelyn, quella Evelyn, ti starà ad ascoltare? - ride Calum, intenerito dal comportamento dell'amico.
- Fottiti, non sei d'aiuto - quasi ringhia il biondo, gettandosi sul letto.
- Vai a farti bello, principessa, è quasi ora - grida il moro saltandogli sopra.
- Se tu togliessi il tuo fantastico culo dai miei splendidi addominali ci andrei anche - risponde a tono Luke.
- Mi alzo solo perchè hai detto che ho un bel culo, principessa - sorride Calum alzandosi - ma adesso muoviti che tra venti minuti ci aspetta Ash -
continua.

**
Sam ha appena finito la doccia, quando una furia dai capelli azzurri le salta in braccio senza smettere di urlare un secondo.
- Stevens - urla la rossa - cazzo ti è successo? - grida di nuovo.
- Michael fottutissimo Clifford mi ha detto che gli piacciono i miei capelli e sono felice - sospira Stef, senza smettere di sorridere.
- Fantastico - borbotta Sam, vestendosi velocemente. - Vado bene così? - domanda lisciando la gonna nera a vita alta che indossa.
- Sei perfetta - sorride l'amica entusiasta, 'chè Eleonor Carter con una gonna è da segnare sul calendario.

**
- Madre, noi siamo pronte, ci vediamo domani - urla Jess uscendo dalla porta.
- Non fate troppo tardi, mi raccomando - risponde gridando la donna dalla cucina.
- Tranquilla, controllo io Jessica - ride Eve, guadagnandosi un pugno sulla spalla dall'amica. - Chi avevi detto che passava a prenderci? - continua.
- Non l'ho detto. Viene Luke - risponde quella con i capelli neri, abbassando lo sguardo pronta alla sfollata della mora.
- Fantastico, posso stare davanti? - ghigna Evelyn, sorprendendo Jessica.

- Certo - dice qualcuno dalla macchina scura che si è appena fermata davanti alle due ragazze. - Calum, va dietro con tua sorella - intima.

- Buonasera ragazzi - saluta civettuola Eve, stampando un bacio sulla guancia di Luke, che grugnisce insoddisfatto.
- Come cazzo sei vestita?! - urla poi il biondo, notando la mise della mora.
- È la gonna che ho preso con Calum, non lamentarti - intima scocciata Eve, accavallando le lunghe gambe scoperte.
- Vaffanculo amico, io mi fidavo di te - si arrabbia Luke, lanciando uno sguardo alla ragazza al suo fianco.

Il viaggio fino a casa di Ashton si può riassumere in una sola parola: frustrazione. Beh, due: frustrazione e divertimento. C'era Luke, che ad ogni semaforo rosso ne approfittava per ammirare le gambe di Evelyn, e sospirava frustrato quando il suo sguardo incontrava la stoffa bordeaux della gonna, che gli impediva di andare oltre. E c'era la mora, che notando le occhiate del biondo non poteva che ridere divertita, seguita a ruota dai due fratelli sui sedili posteriori.

- Ti tengo d'occhio, Steel - sussurra Luke una volta scesi dalla macchina, inchiodandola contro la portiera.
- Oh Hemmings, non preoccuparti, ti controllerò anche io - risponde flemmatica Eve, lasciandogli un bacio fugace sull'angolo della bocca e andandosene, lasciandolo impalato e insoddisfatto.

- Non saremo mai più giovani come adesso - pensa la mora, varcando la porta di casa Irwin - e anche se probabilmente non ricorderemo casa abbiamo fatto stanotte, rendiamola degna di nota - continua a pensare, sorridendo tra sè e sè.

Young Soul || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora