Se son rose ..

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mi risvegliai in un letto bianco, in una stanza bianca, con vari oggetti bianchi.
sembrava una camera di un gelataio, ma era piú comunemente chiamato ospedale.
mi faceva malissimo la testa e mi sembrava di essere qui da parecchio tempo.

ero sdraiata, con un lenzuolino di lino bianco che mi copriva mezzo busto.
mi faceva male ancora il fianco, ma notai con piacere che l'emorragia era stata fermata.
avevo anche una flebo posizionata sulla mano sinistra, mentre notai una mano che stringeva la mia destra: Paul.

era addormentato, e con una mano si reggeva la testa, con l'altra stringeva la mia.
aveva un ciuffo ribelle che gli sfiorava la fronte e uno spiraglio di luce che gli accarezzava il viso.

"bisogna ammetterlo, Paul è proprio un bell'uomo" pensai.
era di quelle bellezze uniche, aveva un fascino tutto suo e nonostante non fosse facile capire ciò che pensava, era uno spettacolo.
e piú lo guardavo, piú pensavo che avesse un mondo dentro di sè.

notai che si stava svegliando e mi rimisi a fare finta di dormire.
sentivo che si stiracchiava e sentivo anche che aveva preso ad accarezzarmi la mano facendo piccoli movimenti circolari con il pollice.

"mi hai fatto tanto spaventare Jenny, non avrei dovuto trattarti male.." lo sentii dire.
"è che mi sei piaciuta dal primo momento che ti ho vista quel giorno accanto a Finn, e non sapevo come comportarmi perché mi tenevi e mi tieni sempre testa. quindi mi sono chiuso dentro e .. e mi dispiace ecco" lo sentivo che susurrava.
io continuai a fare finta di dormire e dopo qualche minuto sentii la voce di un dottore che lo pregava di uscire per potermi fare i soliti accertamenti quotidiani.

"signorina Dorn, lo so che è sveglia, non le si addice fare l'attrice" ridette il dottore.
"oh ehm, si, ha ragione.." confessai io.
"non se lo faccia scappare, è stato qui per tutti e tre i giorni che lei è rimasta in coma. non si è mosso neanche per un'istante dall'ospedale e le ha sempre tenuto la mano. si vede che ci tiene a lei." concluse il dottore dopo aver finito le visite di routine.

[Avere l’impressione di restare sempre al
Punto di partenza
E chiudere la porta per lasciare il mondo
Fuori dalla stanza
Considerare che sei la ragione per cui io
Vivo

Questo è o non è
Amore
Cercare un equilibrio che svanisce ogni
Volta che parliamo
E fingersi felici di una vita che non è come
Vogliamo
E poi lasciare che la nostalgia passi da sola
E prenderti le mani e dirti ancora
Sono solo parole
Sono solo parole
Sono solo parole le nostre
Sono solo parole
Sperare che domani arrivi in fretta e che
Svanisca ogni pensiero
Lasciare che lo scorrere del tempo renda
Tutto un po’ più chiaro
Perché la nostra vita in fondo non è
Nient’altro che
Un attimo eterno un attimo
Tra me e te
Sono solo parole
Sono solo parole
Le nostre
Sono solo parole
Sono solo parole parole parole, parole
E ora penso che il tempo che ho passato
Con te

Ha cambiato per sempre ogni parte di me
Tu sei stanco di tutto e io non so cosa dire
Non troviamo il motivo neanche per litigare
Siamo troppo distanti distanti tra noi
Ma le sento un po’ mie le paure che hai
Vorrei stringerti forte e dirti che non è
Niente

Posso solo ripeterti ancora
Sono solo parole
Sono solo parole
Le nostre
Sono solo parole
Le nostre
Sono solo parole
Sono solo parole parole parole parole
Sono solo parole..]

la voce di fabrizio moro rimbombava nelle mie cuffiette che mi aveva gentilmente prestato finn quando era passato a trovarmi qualche oretta fa.

Fabrizio Moro, cantante italiano che riusciva sempre a farmi emozionare.
mi ricordai del mio viaggio a roma quando ero alle scuole medie, e mi ricordai di questa canzone che da allora non avevo piú smesso di ascoltare.

esprimeva tutto ciò che ero io, tutto ciò che ero e tutto ciò che non dicevo.
le parole mancate e chissá poi perché.

rimasi per qualche minuto ad ascoltare quella canzone che aveva tanto potere su di me, e ricordandomi dei miei momenti felici, dei miei viaggi, degli amici di una vita, dei nuovi amici, del mio nuovo lavoro, di Semir, di Finn che oramai era come un fratello, ma soprattutto di quell'uomo che da qualche giorno occupava i miei pensieri, mi promisi che sarebbe andato tutto bene.

" ti prometto che andrà tutto bene. " e con quella frase in testa, mi addormentai sfinita.

to be continued ..

hey guys!
oggi 5 capitolo e niente, non voglio dilungarmi piú del dovuto..
come al solito spero vi piaccia e per qualsiasi curiositá mi trovate qui o sui miei social.
instagram: @shadesofgiadi
vi abbraccio e vi aspetto al prossimo capitolo !
rock out.

" 𝚒𝚖𝚙𝚘𝚛𝚝𝚊𝚗𝚝𝚎 " || Paul Renner e Jenny DornDove le storie prendono vita. Scoprilo ora