16.
"Hai dato il cuore
a chi nel tuo sorriso
ci ha messo il pianto."
Le chiavi finiscono nel cestino sul tavolo disordinate, proprio come faranno i suoi sentimenti tra poco. "Giulia, dobbiamo parlare." Sua madre si asciuga le mani bagnate su uno strofinaccio colorato e sposta la sedia dal tavolo, sedendovi sopra. Giulia la imita.
"Di cosa?"
"Oggi sono andata a casa di Mattia ed ho parlato con sua madre. E' preoccupata per lui, ma è anche tanto arrabbiata."
Giulia è quasi incredula. -"Arrabbiata? Non penso ne abbia motivo."
"E tu non hai motivo di pensare che lei non l'abbia. Il Mattia che conoscevi un tempo, è morto. Non hai idea di quello che ha combinato in questi anni." La voce di sua madre è maledettamente seria. Giulia appoggia i gomiti sul tavolo.
"Cosa intendi?"
"Giulia non voglio tu lo vedi più." E' fredda, determinata. Si alza dalla sedia e riprende a cucinare, come se fosse tutto facile, semplice, come se non fosse successo nulla.
Giulia si alza arrabbiata. -"Eh no, tu ora parli. Che ha fatto?" La voce le trema, sta pregando sua madre di dirle tutto, ma è consapevole di non avere abbastanza coraggio da poterlo sapere.
Sua madre esce dalla cucina e va nella camera da Francesco.
L'ansia e la paura si prendono per mano e giocano a nascondino col coraggio, ma questo si è rifugiato in un luogo troppo grande, troppo sconosciuto per lei. E allora non le resta che infilarsi due cuffie e conservare in essa la speranza.
__
Mattia rolla una canna, è la prima, no, forse la seconda.
"Non è ingenua, Mattia. Se ne accorge, di sicuro!" Luca scoppia a ridere.
"Tanto Mattia non torna a casa, stasera." Nina lascia la scia di un sorriso sicuro, come a rassicurarsi, ma in realtà sa che lui è con lei. Lui dev'esserci per forza.
Mattia dice qualcosa a voce bassa, e poi prende a baciare il collo di Nina.
"Tranquillo, Mat, tanto la tua bimba resta a casa, stasera." Alice gli fa l'occhiolino e scende dal muretto, prende il suo motorino e corre lontano.
____
L'acqua gocciola sul tappeto del bagno. Il suo viso è stanco, ha bisogno di dormire. Infondo, è stata solo una brutta giornata, pensa. Si sposta i capelli ancora umidi e posa il suo dito su quel segno roseo sul suo collo. Sorride. Stasera, non si è fatto sentire. Probabilmente si è addormentato sul divano, con lo scatolo della pizza poggiato sulle ginocchia, come sempre.
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Sei una tempesta non prevista.
Teen FictionVorrei dirti che l'estathè lo prendo sempre alla pesca, e sulle patatine non metto sempre il ketchup, vorrei dirti che quando piove di solito dimentico l'ombrello, vorrei dirti che mi giro sempre le dita tra le mani quando sono nervosa e che se rido...