13. Vecchia polaroid

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[...]
Una foto un po' ingiallita
È tutto quello che ho
E non capisco se ridevi o no...
[...]

-da "Tappeto di fragole"
di Modà

[N/A: ok, ok, so che non é una poesia ma spesso e volentieri le canzoni sono considerate poesie con sotto una base musicale...
Ok. Non sono stata di parola.

Però, dai, la mia sfida può anche essere solo cercare di mettere qualcosa ad inizio titolo che c'entri, provando ad usare più possibile poesie o, nei momenti critici, canzoni.

Gli aforismi sono l'ultima spiaggia. Bukowski é l'ultimo disperato appiglio solo perché voglio continuare con questa cosa stupida.]


<Sai chi é quel ragazzo?> chiese imperioso Enji al figlio.
Izuku non poteva vedere nulla, ma immaginò uno sguardo algidamente furibondo lanciato dal padre al figlio.
<É un mio compagno di classe.> rispose secco Todoroki.

<Intendo, chi é sul serio.> e calcò la parola "serio", come se dovesse aprire un mondo che, volontariamente od involontariamente, Shoto non diede atto di conoscere.

Infatti rispose: <In realtà vorrei diventare sul serio suo amico. Mi stupisco, tra l'altro, che tu mi voglia in modo sottile a spingere a fare amici->
<Non intendevo questo.> disse freddo l'uomo.
Anche se non aveva urlanto, anzi, il tono di voce era normale, il timbro fu molto profondo e ciò portò al mutismo del bicolore e ad un piccolo salto dallo spavento del verdino.

<Ah, davvero? Allora cosa?> fece l'insolente Shoto.
<Non giocare col fuoco, ra->
<Ah, e io che ho pensato per anni che tu volessi che io usassi il tuo potere.>
<Non prenderti gioco di me. Inoltre, intendevo: sai che quel ragazzo é Quirkless, no?>

Un silenzio seguí per qualche secondo quell'affermazione.
Ed il cuore di Izuku affondò.
Ecco che la sua condizione tornava ad essere una condanna e un elemento ghettizzante.

<Lo so. Ed allora? E poi come lo sai?> domandò velamente arrabbiato il mezzo albino, ed Izuku poteva immaginarsi lo sguardo di fuoco e ghiaccio che brillava nei suoi occhi eterocromi.

<Prima di tutto, ho i miei metodi per sapere le cose. Secondo... "ed allora"? Sei serio? Se é nato senza un Quirk é perché la Natura ha fatto un errore. Quel ragazzo é un errore. Ed io la feccia non la voglio in casa.> sibilò Endeavor ed il cuore di Izuku affondò.

Le lacrime iniziarono a premere ai bordi esterni degli occhi, vogliose di uscire, mentre il ragazzo sentiva una morsa ad altezza del cuore stringersi sempre più forte.
Perché finiva sempre così?

"Ora Shoto lo ascolta e anche questa sorta di amicizia finisce nel cesso. Peccato, in fondo mi piaceva... E poi-"

Ma i suoi pensieri furono interrotti dalla voce di Shoto: <Non vuoi feccia in questa casa? Allora perché sei qua dentro? Dovresti essere a chilometri da qui...>

Dentro di Izuku qualcosa si mosse, qualcosa in positivo, e sorrise leggermente divertito.
L'insolenza, in quel caso, era stata più che ben gradita.

<Shoto...> quasi ringhiò l'uomo, ma Shoto non lo lasciò finire di parlare: <Senti, Izuku Midoriya é una fantastica persona e non ti permetto di dire che sia una feccia o uno scarto della società solo perché é senza Quirk.>

Quelle parole riempirono Izuku di uno strano ma bel sentimento, ed un piacevole calore, facendolo sorridere dolcemente.
Shoto lo stava difendendo... quando era stata l'ultima volta che qualcuno lo aveva difeso?
Anzi, c'era mai già stata una prima volta?

Amare sé stessi é l'unica regola della vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora