[...]
Tu che per lunga promessa
vieni ed occupi il posto
lasciato dalla sofferenza
non disperare o di me o di te,
[...]-da "Come vuoi tu"
di Mario Luzi<Cosa vuoi sapere per prima cosa?> chiese, però, Izuku. Shoto lo guardò leggermente confuso e stupito: come faceva a sapere che aveva almeno tre domande definite a vorticargli in testa?
<Il perché ti hanno malmenato quei ragazzi sul tetto.> rispose Shoto.
Il ragazzo gli aveva detto che era Quirkless, e poteva essere una motivazione, ma voleva sentire il perché chiaro e tondo.<Come ti ho anche detto sul tetto sono Quirkless. Siamo il 10% scarso della popolazione. I dati gonfiano, dicendo che siamo circa il 20%...> e ridacchiò, totalmente fuori luogo, con una voce talmente piena di dolore e tristezza che ci si poteva affogare.
<E, ovviamente, siamo considerati inferiori, degli scarti, dei deboli e degli inetti. E poi, se ci si aggiunge il fatto che sono una frana su tutta la linea con gli sport, che sono impacciato e a volte maldestro e che ho un carattere debole... sono la vittima perfetta.> aggiunse il verde, sospirando.
Todoroki sbatté le palpebre in rapida successione tre volte, stupito ancora una volta da Izuku: era così strano sentire in quella voce così tanta consapevolezza ed arrendevolezza mischiate assieme.
E un pochino si dispiacque, per lui: avere 13-14 anni ed essere così arreso con tutto e tutti non era normale."Beh, critico io che odio una parte di me perennemente." si disse Shoto in testa, come a ricordarsi che lui non poteva fare tanto il criticone; altrimenti sarebbe risultato ipocrita.
<Sì. Lo so. Sembro un depresso cronico. Non far caso né a quello...> commentò Izuku con un sorriso mesto davanti il silenzio di Shoto <... né a questo.> concluse Midoriya estraendo dalla tasca la scatolina di metallo, da cui prese due pastiglie verde menta e le trangugiò giù con un sorso d'acqua; sempre sotto lo sguardo confuso del ragazzo bicolore.
<Vuoi sapere cosa ho appena mandato giù, no? Beh, sono delle erbe rilassanti. A causa dello stress accumulato negli anni mi capita che i muscoli abbiano piccoli spasmi casuali o che braccia o gambe tremino, come sul tetto. E il medico mi ha prescritto questo, sulla base di stress "da scolaro".> e virgolettò marcato con le dita "da scolaro", dondolando le gambe oltre il bordo del letto.
<Ma vanno bene anche per stress "da bullizzato".> e rifece la stessa smorfia di prima.
Lo stesso sorriso mesto.<Scusa. Forse neanche te ne importava di ciò. Ho straparlato. La seconda domanda?> fece Midoriya, alzando di nuovo lo sguardo su Shoto, il quale osservò dettagliatamente l'apatia del ragazzo avanti a sé.
E se quell'apatia gli ricordava in parte la sua, sapeva che era ben differente.
La sua era apatia fredda, che dispensava disinteresse per qualsiasi cosa attorno a sé perché lo voleva lui.Quella del ragazzo verdolino sembrava più una apatia da chi si è arreso col mondo perché sa che lo odierà sempre e comunque.
<Ehm...> tossicchiò Todoroki, disincantandosi dagli occhi smeraldini avanti a sé per continuare con le domande: <Sul tetto mi é parso di vedere che con quel biondino, quello arrivato per ultimo, ci sia una sorta di relazione diversa tra voi due, che rispetto agli altri tre. Anche perché sono sicuro che lui non si chiami Kacchan; anzi, che si chiami Katsuki Bakugou e che tu non ti chiami Deku. Sbaglio?>
Izuku si morse il labbro inferiore, anche se non era stupito dalla domanda. Più che altro era che rispondergli gli avrebbe portato a ricordare una parte della sua infanzia, macchiata dalla malinconia di come tutto era stato stravolto negli anni.
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Amare sé stessi é l'unica regola della vita
Hayran KurguLa vita è sempre un continuo di alti e bassi, di momenti belli e brutti, di gioia e dolore. Ma se gli alti, i bei momenti e la gioia mancano... cosa rimane? Solo il buio, solo i momenti brutti, solo il dolore... e si può chiamare quella vita? Per...