4°Don't hurt yourself, pls

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4°Non farti del male, per favore

Attirai l'attenzione del professore, ero terrorizzato dall'idea che potesse aprirsi la ferita sulla mano, non capivo le mie emozioni.
-Prof! Mark ha bisogno di andare in infermeria!- affermai con decisione.
Mark borbottò piano qualcosa, ma non riuscii a capire cosa stesse dicendo, il prof lo guardò.
-

Vai in infermeria! Donghyuck accompagnalo e assicurati che stia meglio- disse, così Mark si alzò prima di me andando verso la porta senza dire niente.
Lo seguii a ruota cercando di stare al suo passo, non avevo idea di dove fosse l'infermiera, così mi feci guidare da lui, non sembrava volermi degnare di uno sguardo.
-Mark, rallenta! Non riesco a starti dietro- mi lamentai accelerando ancora di più il passo, lui non disse niente, entrò solamente in una stanza, l'infermeria.
Chiusi la porta alle mie spalle, lui si sedé su una sedia e si tolse del tutto le bende dalla mano.
-Non provare a farlo di nuovo, quella ferita se la aprissi inizierebbe a sanguinare così tanto che ti si ricoprirebbe il braccio di sangue- dissi avvicinandomi agli armadietti per cercare un po' di bende e del nastro.
Dopo poco trovai ciò che stavo cercando insieme a dell'ovatta, del disinfettante per ferite in particolare e delle pinzette.
-E di chi credi sia colpa?- disse piano, ma io riuscii comunque a sentirlo e rimasi confuso alla sua affermazione.
-Che intendi?- domandai mentre impregnavo l'ovatta con il disinfettante.
Lo presi con le pinzette ed aspettai una sua risposta.
-Lascia stare- disse, la sua voce era un piacere alle orecchie, era molto attraente, almeno per quanto mi riguardava.
-Apri la bocca, fammi vedere- dissi, lui senza degnarmi di uno sguardo fece come gli avevo detto.
Notai sulla sua guancia una ferita, era un morso.
-Ti sei morso così forte? Come cavolo ti è venuto in mente? Sei impazzito?- domandai non capendo le sue azioni.
Lui roteò gli occhi e strinse le sue cosce con le mani.
Iniziai a pulirgli la ferita e quando finii gli feci sciacquare la bocca, poi gli bendai la mano.
Lui da due o tre minuti aveva inziato a fissarmi, ma avevo cercato in tutti i modi di evitare il suo sguardo.
Quando finii il mio lavoro presi il telefono dalla tasca dei miei pantaloni e lo sbloccai, mostrando lo sfondo del lupo che avevo visto il giorno precedente.
Mi venne da sorridere nel guardarlo, poi improvvisamente Mark mi prese il telefono dalle mani e guardò attentamente il mio sfondo.
Poi guardò me, sorpreso.
-Ma che...?!- dissi riprendendomi il telefono.
-Scusa... mi sembrava di aver visto una cosa- rispose guardando altrove.
C'era da dire che era veramente bello come ragazzo, i capelli neri gli ricadevano in modo casuale sulla fronte, non sembrava essersi preoccupato di pettinarsi, ma alla fine non erano poi chissà quale disastro quei capelli, anzi, gli stavano bene.
I suoi zigomi alti mettevano in risalto il suo volto, le sue labbra erano della giusta dimensione e di un rosso chiaro, erano un po' gonfie e screpolate, tutte queste cose lo rendevano particolare, unico.
-Hai finito di fissarmi?- parlò alzandosi dalla sedia, facendomi diventare rosso in viso.
-Senti chi parla!- mi lamentai alzandomi subito dopo di lui.
Lui uscì dall'infermeria come un fulmine, senza darmi il tempo di aprire bocca.
Tornammo entrambi in classe, finendo poi la lezione di Letteratura senza parlarci o degnarci di uno sguardo.

ʙʟᴀᴄᴋ ᴡᴏʟꜰ | ᴍᴀʀᴋʜʏᴜᴄᴋDove le storie prendono vita. Scoprilo ora