18°Protect you

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18°Proteggerti

Quando arrivai davanti al mio armadietto un gruppo di ragazzi mi circondò.
Feci finta di niente, sperando nell'arrivo di Mark o di Lucas.
Non feci in tempo a chiudere l'armadietto che mi presero per la maglietta e mi sbatterono contro quello di Mark.
Il colpo fece così male che caddi a terra piegato in due dal dolore.
Guardai l'armadietto, si era ammaccato.
Sentii qualcosa di caldo scorrermi sulla schiena.
Guardai in alto, sfidando con lo sguardo il ragazzo che mi era più vicino.
-Ma chi abbiamo qui, eh? Un bel omega in calore- disse l'ultima frase sussurrando.
A quelle parole mi si congelò il sangue nelle vene.
-Non ti va di divertiti un po'? Nessuno ancora ti ha marchiato, quindi perché non passare un po' di tempo insieme?-  rise un altro.
Mi spacciai ancora di più contro l'armadietto, ignorai bellamente il dolore alla schiena, era in secondo piano rispetto alla paura di essere toccato da quei lupi.
-L-lasciatemi s-stare...- dissi piano.
Subito uno, sentendo le mie parole, mi si avvicinò al volto sbattendo un pugno contro un armadietto.
-A chi vuoi dare ordini, eh? Stupido essere inferiore!- disse lui spaventandomi quasi a morte.
Sentii le lacrime pronte a bagnarmi il viso, ero terrorizzato.
I suoi occhi erano quasi rossi, erano spaventosi, sembrava che lui mi stesse mangiando con lo sguardo, avevo paura che lui potesse toccarmi, era sicuramente più forte di me ed era proprio questo quello che mi preoccupava, per non parlare del fatto che non fosse solo.
-B-basta... ti p-prego s-s-smettila- piagnucolai disperato quando sentii le sue mani toccarmi le cosce.
Iniziai a singhiozzare senza un attimo di pausa.
-M-mark...- sussurrai piano chiudendo gli occhi.
Le lacrime iniziarono a bagnarmi le guance, ero paralizzato.
Sentii, poco dopo, delle mani sul mio petto, le quali poi scesero velocemente sui miei fianchi.
Il suo tocco non mi piaceva, anzi, lo odiavo, era rude, non era come quello di Mark, il quale era delicato e dolce.
-Mark? Mark Lee? Pensi veramente che a lui importi di uno come te? AH! RIDICOLO! Ti sta solo usando, non gliene importa niente se gli altri ti toccano o ti scop- rise l'altro, ma non finì di parlare che un pugno lo colpì in pieno volto.
-Non osate! Lui è mio!- ruggì furioso Mark, il quale si parò davanti a me per proteggermi.
I ragazzi indietreggiarono nel vedere Mark arrabbiato in quel modo, infatti anche il ragazzo che l'alpha aveva colpito si era rialzato subito e si era nascosto dietro agli altri lupi.
-Non è marchiato. Possiamo fare quello che ci pare con lui- rispose a tono uno di loro.
Mark strinse i pugni, poi rispose.
-Ho già detto che lui è mio, sono io al comando in questa zona, quindi o gli starete lontani o vi farò esiliare, sono più potente del vostro "capo". Velete vedere se ne sono capace?- disse beffardo, subito i ragazzi sembrarono cambiare espressione, poi si dileguarono.
Mark si girò verso di me e si abbassò alla mia altezza.
Sembrò annusare qualcosa, subito dopo mi diede la sua giacca di pelle nera.
Mi tirò, poi, su di peso, prese le mie cose e mi trascinò al parcheggio delle auto.
Quando arrivammo davanti ad una BMW X6 M Competition si fermò.
Prese un mazzo di chiavi dalla tasca dei pantaloni e poi mi aprì la portiera del posto accanto al guidatore.
Posò le mie cose nei sedili posteriori ed andò a sedersi sul sedile del guidatore.
Accese il motore della macchina e subito, sotto gli occhi di mezza scuola, partì sfrecciando per strada.
-Allaccia la cintura- sentenziò lui con una voce più profonda del solito, così obbedii subito.
Non sapevo perché, ma quel suo modo di parlare mi fece sentire piccolo piccolo.
-G-grazie...- dissi piano guardando le mie mani.
Lui in risposta guardò fuori dal finestrino.
-Appena gli altri provano ad avvicinarsi a te in quel modo devi scappare, devi venire da me. Hai capito?- disse serio accelerando ancora di più.
La strada che stava facendo era sconosciuta alla mia memoria.
-Dove stiamo andando?- chiesi corrugando la fronte, confuso.
-A casa mia- rispose solo cambiando marcia.
Era molto bravo a guidare, ogni suo movimento era fatto nel momento giusto, riusciva a controllare quel mostro enorme di macchina anche ad un'elevatissima velocità.

ʙʟᴀᴄᴋ ᴡᴏʟꜰ | ᴍᴀʀᴋʜʏᴜᴄᴋDove le storie prendono vita. Scoprilo ora