27°New Wolf

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27°Nuovo lupo

Passarono un paio di giorni, Mark non aveva la minima intenzione di calcolarmi, passava tutto il giorno da solo e ogni giorno sembrava stare peggio, ero preoccupato, tantissimo, il suo corpo era pieno di lividi e ferite, si vedevano quando si apriva due bottoni della camicia e si tirava su le maniche, facevano paura.
Mark non parlava più nemmeno con Lucas, molto probabilmente perché Lucas era arrabbiato nero con lui per non si sa quale motivo, nessuno lo sapeva.
Il mio calore era finito, per fortuna, ma continuavo ogni tanto a sentire la voglia di chiudermi al bagno a fare ciò per cui ero stato creato, ero un omega dopotutto.
Era pomeriggio, a lezione era andata bene, niente di particolare fortunatamente.
Stavo sempre con Jaemin ed il suo gruppo, ma in testa avevo solo e soltanto una persona, un lupo, Mark Lee.
Volevo toccare ancora quel manto corvino, volevo sentirmi vivo tra le braccia del mio amato, ma niente sarebbe tornato come prima, ne ero convinto.
Ero a casa con mia madre, io in camera mia e mia madre in salotto a vedersi la TV.
Ero così preoccupato che avevo inziato a lanciare i cuscini del mio letto ovunque, avevo le lacrime e soffocavo le urla che desideravo lasciare libere, per non parlare del fatto che ero stato lasciato da Mark ancora prima di diventare suo, che stronzata era mai questa?
Ero disperato, più provavo a dimenticarmi di Mark e più mi preoccupavo per lui, per il suo stato.
Mia madre dopo un po' si decise a venirmi a parlare, così la feci entrare in camera mia mentre io ed i miei occhi gonfi l'osservavamo attenti.
Avevo la testa da tutt'altra parte, non riuscivo a concentrarmi su una qualsiasi altra cosa che non fosse Mark.
-Allora, qui c'è un enorme problema- iniziò sbattendo la mano sulla scrivania.
Sembrava arrabbiata, così non risposi per farla continuare a parlare.
-Quel Mark... bene, so tutto. Devi dimenticarlo, il prima possibile. Gli altri lupi ti desiderano e sapere che sei stato con l'alpha del branco li eccita solo di più- sentenziò, furiosa davanti a me, ma io non le avevo fatto niente, cosa voleva da me?
-Dio mio ma oltre a non avere il gene del lupo pure un figlio omega che se la fa con un alpha...- disse piano, così mi alzai dal letto di scatto degrignandi i denti.
-MA COME TI PERMETTI?! DIAVOLO MA CHE HAI OGGI? NON SEI COSÌ SOLITAMENTE! SEI GELOSA? TI DA TANTO FASTIDIO AVERMI? ODI COSÌ TANTO IL FATTO CHE IO SIA UN LUPO E TU NO? BENE, CIAO!- urlai prendendo dei vestiti comodi dall'armadio alla velocità della luce, poi corsi in bagno per cambiarmi.
Appena uscii dal bagno scesi al piano di sotto e mi affrettai ad andare verso la porta per uscire di casa.
Prima do oltrepassare la soglia della porta urlai:
-GRAZIE!- con ironia a mia madre battendo la porta con tutta la forza che avevo.
-Che due palle...- gemei, poi sentii il mio volto bagnarsi poco poco, così tolsi subito le lacrime che avevo sul viso.
Camminai e camminai fino a quando non raggiunsi la foresta, così iniziai a corrervi dentro, il sole stava tramontando, ma più il tempo passava e più mi sentivo vuoto, così corsi come un pazzo in mezzo a quella selva tanto conosciuta quanto nuova.
Iniziai a sentire strane sensazioni dentro al mio corpo, ognuna diversa dall'altra.
L'unica che non riuscivo a smettere di fare era correre, non volevo smettere.
Corsi così tanto che ad un punto non sentii più i piedi.
Mi accorsi dopo un po' che la mia vista stava perdendo colore, tutto stava diventando bianco e nero.
Una scarica di adrelina e dolori lancinanti alla schiena mi fecero abbassare verso il suolo, ma non smisi di correre, così posai le mani a terra, ma quando mi guardai quest'ultime vi ritrovai solo delle zampe bianche come il latte.
Mi fermai di scatto, realizzando lentamente che quelle zampe erano le mie mani, così mi girai su me stesso diverse volte mentre cercavo di ammirare il manto che avevo.
Mi ero trasformato?
Come avevo fatto?
Stiracchiai ogni arto e le zampe, poi chiusi gli occhi per qualche secondo respirando e annusando l'aria fresca.
Guardai verso le chiome degli alberi, poi ululai con gusto; era bellissimo, ogni cosa che stavo provando era stupenda.
"Wow" pensai tra me e me, poi subito altri ululati si librarono in aria, uno dei quali era proprio Mark, sembrava non essere nella sua miglior forma, d'altronde a scuola sembrava uno zombie, come biasimarlo.
Poi subito sentii dei guaiti forti e raccapriccianti.

"MARK!"

ʙʟᴀᴄᴋ ᴡᴏʟꜰ | ᴍᴀʀᴋʜʏᴜᴄᴋDove le storie prendono vita. Scoprilo ora