12°Plesant pain

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12°Piacevole dolore

Era ormai ora di pranzo, infatti andai dritto verso la mensa.
Presi velocemente da mangiare e mi catapultai sul tavolo di Jaemin e gli altri.
Jaemin era seduto in braccio al suo ragazzo, Jeno, e diciamo che erano in un momento particolare, anzi, diciamo che si stavano divorando la faccia a vicenda.
-Ohi Chenle, ma quindi tu e Jisung?- domandò Renjun tranquillamente vedendo che il secondo nominato non era nei paraggi.
-Niente di nuovo, ieri è venuto a casa mia ed ha dormito da me- rispose il biondo tirandosi indietro i capelli sorridendo.
-Avete dormito insieme?- domandò Jaemin finalmente entrando nella conversazione.
-Sì, lui è stato molto strano... mi ha abbracciato forte e ha giocato con i miei capelli per farmi addormentare, poi mi sono svegliato durante la notte a causa di un incubo e lui mi ha coccolato per calmarmi- disse sorridendo appoggiandosi al tavolo.
-Wow, qualcuno non è proprio etero come dice- risero in coro.

La giornata scolastica finì con tranquillità, ero già tornato a casa e non avevo pranzato, erano ormai le sei del pomeriggio, ma non avevo voglia di mangiare.
Nella testa avevo solo Mark Lee, Mark Lee e Mark Lee, nient'altro.
Avevo fatto caso al fatto che negli ultimi tempi non avevo fatto altro che pensare solo a lui.
Mark mi aveva detto di non entrare nella foresta, infatti ero seduto sul divano da circa un'ora e mezza, mi stavo annoiando a morte e gli ululati che si sentivano mi stavano dando alla testa.
Avevo chiuso tutte le finestre per cercare di non sentire quel verso, ma era stato tutto inutile, riuscivo a riconoscere l'ululato di Mark e questa cosa mi stressa a più del dovuto, mi dava fastidio il fatto che lui mi avesse vietato di andare nella foresta, anzi, mi dava fastidio il fatto che avesse preferito andare a cacciare piuttosto che stare con me.
Incrociai le braccia al petto e feci il broncio.
-UFFAAAAAAAA! CHE NOIAAAAA!- urlai, mia madre era a casa, infatti rise alla mia azione improvvisa.
-Che c'è, tesoro?- domandò lei avvicinandosi a me.
-Mi annoio, volevo uscire con un mio amico, ma lui mi ha detto che aveva da fare- risposi a lei.
Lei annuì in risposto, facendo intendere di aver capito, poi tornò a fare ciò che stava facendo.
Decisi di andare in camera mia, poi entrai in bagno e mi feci una bella doccia calda per far passare velocemente il tempo, cosa che non stava succedendo.
Sembrava una presa in giro: volevo vedere Mark ma non potevo, desideravo che il tempo passasse velocemente ma non lo stava facendo e avevo il bisogno di accarezzare quella morbida pelliccia nera, avevo bisogno di pensare e l'unico modo per farlo era stare con Mark, ma non mi era stato permesso.
Quando fui completamente asciutto mi andai a sdraiare sul mio letto, presi il telefono ed lessi i messaggi che mi erano arrivati.
Jaemin mi aveva aggiunto ad un gruppo, dentro c'eravamo io, lui, Chenle, Jeno, Renjun, Chenle e Jisung.
Salvai tutti i numeri e poi posai il cellulare sul comodino.
Mi stavo annoiando, veramente tanto.
Guardai dalla finestra sperando di trovare qualcosa d'interessante, ma trovai solo un nido vuoto su un albero.
Rimasi lì a cercare dell'altro, poi vidi correre una cerva tra gli alberi, al suo seguito riconobbi Mark e due altri lupi, uno di loro aveva il manto di un marrone scuro, l'altro era quello del medesimo colore con le strisce nere che avevo visto la mia prima notte qui.
Sentii un verso straziante poco dopo, l'avevano presa.
Chiusi la finestra per non sentire più ciò che stavano facendo i lupi, mi facevano solo stare un po' male, volevo stare con Mark.
Non sapevo cosa mi stesse succedendo, da dove veniva tutta questa voglia di stare con Mark?
Il mio corpo fremeva solo al pensare al corvino, stavo impazzendo?
Era come se mi stessi eccitando lentamente.
Mi schiaffeggiai mentalmente, poi mi rimisi sul letto.
Presi un cuscino e me lo misi in mezzo alle gambe, cercavo di dormire, ma tutto quello che ottenni fu una forte scarica di piacere nel momento in cui il cuscino strusciò sulle mie parti basse.
Ero confuso,a nella mia testa c'era solo un'immagine: Mark Lee.
Ero attratto da lui? Possibile.
Mi piaceva la sua presenza? Decisamente sì.
Contava molto per me? Ovviamente.
Mi mancava?
Rimasi un attimo a pensarci, poi annuii piano con la testa sulle lenzuola.
Mi mossi nuovamente e un'altra scarica di piacere mi pervase il corpo facendomi gemere piano.
Pian piano l'eccitazione aumentava senza sosta.
Era pur vero che era da diverso tempo che non mi masturbassi, ma non avevo mai provato così tanta eccitazione in una volta sola.
Strinsi forte i denti e chiusi gli occhi, ma un dolore alla mia intimità mi fece balzare in piedi, guardai le mie parti basse attraverso i pantaloni, poi velocemente me li tolsi insieme ai boxer neri.
Il mio membro era eretto e gonfio, di nuovo una fitta di dolore si fece spazio tra le mie membra e gemei di dolore accasciandomi a terra.
-DONGHYUCK!- sentii urlare mia madre, poco dopo entrò in camera mia in tutta foga.
Il dolore e l'eccitazione mi stavano distruggendo.
Non sapevo cosa mi stesse succedendo, ma non riuscivo a pensare ad altro che a Mark, adesso anche in maniera differente, me ne vergognavo.
-Dannazione! Non ho nemmeno le pasticche!- urlò tirandomi su per poi mettermi sul letto.
Mi appallottolai su me stesso, cercando di resistere ai miei pensieri, al dolore e all'eccitazione.
Sentii diversi ululati anche se la finestra era chiusa.
Mia madre sembrò paralizzarsi sul posto a quei versi.
Sembrava spaventata.
-C-cosa mi s-sta succedendo?-

ʙʟᴀᴄᴋ ᴡᴏʟꜰ | ᴍᴀʀᴋʜʏᴜᴄᴋDove le storie prendono vita. Scoprilo ora