14°Lesson of ourselves

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14°Lezione di noi stessi

La mattina dopo andai a scuola senza troppi problemi, grazie alle pasticche che Mark mi aveva dato il dolore e l'eccitazione erano spariti, anche se avevo notato che ci voleva comunque poco ad eccitarmi.
A

vevo intenzione di parlare con Mark quel giorno, dovevo fargli alcune domande per capire cosa mi fosse successo, mia madre non conosceva bene i calori, quindi speravo che l'alpha di un branco ne sapesse di più.
Una volta arrivato in classe mi sedei ad un banco vuoto, preferivo tenermi a distanza dalla gente, mia madre mi aveva detto che il mio odore non sarebbe svanito del tutto grazie alle pasticche e che quindi era meglio tenersi ben a distanza dalle persone perché non sapevo chi fossero gli altri lupi.
Ero un po' spaventato dall'andare a scuola, ma alla fine mi ero convinto di doverci andare per forza essendo nei miei primi giorni, i professori si sarebbero fatti strane idee se non ci fossi andato, almeno così diceva mia madre.
Quando il professore entrò in classe tra i banchi cadde il silenzio, era l'ora di Letteratura, ma Mark e Lucas in classe non c'erano, mi accorsi dopo della loro assenza.
Dopo nemmeno cinque minuti i due mancanti all'appello fecero la loro entrata in classe insieme.
Io e Mark ci fermammo a guardarci per diversi secondi, mi morsi il labbro quando percepii il suo odore, era irresistibile.
Strinsi con forza il tessuto dei miei pantaloni.
-Oh ma guarda, perfetto, un altro ritardo signorino Lee, a posto, forza, Lee vicino a Park- disse, così Lucas si sedé accanto a me sotto lo sguardo inquisitore di Mark.
Lucas appena si sedé accanto a me si mise il più lontano possibile con la sedia, aveva la bocca tappata ed il corpo contratto, i muscoli erano tesi.
Che fosse un anche lui parte del branco?
Diedi un'occhiata veloce a Mark, sembrava agitato, non faceva altro che guardare Lucas, il quale guardava l'alpha.
Ogni tanto Lucas mi fissava per qualche secondo il corpo, non era molto rassicurante come cosa, infatti mi allontanai un po' con la sedia anche io da lui, ero spaventato, i suoi occhi con il passare del tempo diventavano sempre più neri, le pupille diventavano sempre più piccole.
Mi faceva paura, Lucas mi spaventava, era come se non vedesse l'ora di saltarmi addosso.
Lo vidi avvicinare lentamente una mano a me sotto il banco.
Voleva toccarmi, ma Mark subito si alzò di botto venendo verso di noi e fece alzare Lucas, il quale andò al posto in cui poco prima stava seduto l'alpha.
Il prof ignorò l'accaduto e continuò a spiegare.
-Cazzo! Ma le hai prese le pillole?- domandò sottovoce stringendo le mani in due pugni.
-Sì! Ma il loro effetto non è abbastanza forte- risposi.
-Allora prendine due!- rispose agitato il corvino.
Lo vidi stringere i denti, si stava trattenendo anche lui.
-È da ieri che ho in testa solo te, il tuo dannato odore, il tuo stato ieri sera, cazzo, non hai idea di quanto io mi stia trattenendo, mi sto facendo del male da solo pur di non saltarti addosso- disse stringendo il tessuto della sua maglietta.
-Hai le p-pillole con te?- domandò senza guardarmi.
-Sì, n-n devo p-prendere un'altra?- chiesi e lui annuì facendomi capire quale fosse la risposta.
Senza farmi notare dal professore presi la scatoletta delle pillole e ne ingoiai una.
Dopo aver messo nuovamente al suo posto il contenitore, mi girai verso Mark sperando di poter notare qualche cambiamento nel suo comportamento.
-Va un po' meglio, ma si sente in ogni caso, credo non sia possibile nasconderlo più di così- disse piano, avvicinandosi di poco a me.
-È sopportabile, ma comunque doloroso- continuò guardandomi, i suoi occhi erano più chiari e luminosi del normale.
Mi agitai subito.
-Mark! I tuoi occhi...- sussurrai preoccupato.
Lui li chiuse con forza per diversi secondi, poi ringhiò piano e quando li riaprì erano tornati normali.
-Mark Lee! Non provare già a rovinarmi il nuovo studente!- urlò il professore, ci aveva beccati a parlare.
Mark ignorò il docente e guardò fuori dalla finestra.
Dopo qualche minuto il corvino tornò a guardare nella mia direzione, mi stava fissando, poi dopo un po' si sistemò meglio sulla sedia avvicinandosi a me.
-Donghyuck, ti prego, lasciami fare una cosa- sussurro vicino al mio orecchio.
Mi vennero i brividi a causa della sua vicinanza, ma dopo un po' acconsentii a qualsiasi cosa avesse in mente di fare Mark.
Si avvicinò di più a me e mise una mano sulla mia coscia più vicina a lui, tastò la mia pelle e lentamente iniziò a salire verso il mio inguine.
-M-mark... n-no, siamo i-in c-classe- dissi parlando piano per paura che qualcuno potesse sentirmi e notare cosa stava succedendo.
-Sssh- fece solo il corvino in risposta.
-Ho già detto che sei mio, adesso zitto- sentenziò rendendomi impotente e sottomesso alle direttive dell'alpha.
Quando arrivò al mio inguine con la mano, dalle mie labbra fuoriuscì un gemito debole di piacere.
Mark ringhiò subito, poi di colpo si allontanò da me quando gemei un'altra volta perché le sue dita avevano sfiorato la mia intimità.
In poco sentii le mie parti basse pulsare, non andava per niente bene, con così poco mi stavo eccitando ed un alpha ed un altro lupo erano vicini a me, troppo vicini.
Poggiai la mano sul banco e la strinsi in un pugno mentre cercavo di reprimere i miei pensieri poco casti.
L'odore di Mark mi stava dando alla testa, quello di Lucas non mi faceva lo stesso effetto.
Qualche secondo dopo sentii qualcosa stringermi il pugno, così alzai lo sguardo e ritrovai la mano del corvino sopra la mia.
Mark non mi guardava, ma continuava a tenermi stretta la mano, ogni tanto chiudeva gli occhi per qualche istante per assicurarsi che essi non cambiassero colore.

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ʙʟᴀᴄᴋ ᴡᴏʟꜰ | ᴍᴀʀᴋʜʏᴜᴄᴋDove le storie prendono vita. Scoprilo ora