L'unico suono nel piccolo negozio era il respiro rapido di Chan mentre si trovava sul corpo di Kangdae, fissando intensamente il ragazzo più grande sul pavimento.
- Devo chiamare la polizia? - Le chiese il cassiere, insicuro di cosa stesse accadendo nell'edificio normalmente tranquillo. Scosse la testa e lo salutò, facendogli sapere che non era nulla di cui preoccuparsi prima di dirigersi verso la porta, senza preoccuparsi di interrogare Chan o Kangdae sul recente incidente.Aprì la porta e se ne andò, uscendo per le strade poco illuminate che circondavano casa sua. Pochi istanti dopo sentì la porta aprirsi e chiudersi dietro di lei, segnalandole una presenza indesiderata. Decise che continuare il tragitto senza guardarsi nuovamente indietro era la cosa migliore da fare. Non voleva sapere chi la stesse seguendo, tranne nel caso fosse Chan. Stava cominciando a notare che ogni secondo trascorso con lui la rendeva più simile a lui e che era qualcosa che si rifiutava di fare. Era sempre stata in qualche modo orgogliosa del fatto che non avesse mai provato sentimenti per nessun ragazzo con cui fosse mai venuta in contatto. Tutte le sue inutili notti di una botta e via e le avventure casuali con ragazzi che a malapena conosceva erano semplicemente quelle e nient'altro.
- [T/N]! - Una voce urlò da dietro di lei. Immediatamente notò che era di Chan, facendole chiudere gli occhi e fece un respiro profondo prima di girarsi per affrontarlo con un sorriso falso. Non poteva fargli sapere che le stava causando frustrazione solo perché invadeva i suoi pensieri.
- Sì? - Chiese dolcemente, ma evitò il contatto visivo, guardando ovunque tranne che a lui. Non voleva sentire il suo cuore battergli contro il petto una volta che i suoi occhi si sarebbero posati su di lui.
- Stai bene? - Le sue guance bruciavano di un rosso acceso e fissava i suoi piedi. La sua mano si sollevò per massaggiarsi la nuca mentre ondeggiava da una parte all'altra, chiaramente timida. Non era da lui agire così nei confronti di qualcuno e la sensazione di protezione era nuova per lui. Non sapeva cosa gli stesse succedendo. Aveva sempre un carattere irascibile, ma quando si trattava di lei, non aveva affatto il controllo di sè stesso. Chan aveva sempre sminuito i suoi sentimenti come apprezzamento per la sua gentilezza, ma non sembrava che quella fosse la vera ragione.- Mi stai chiedendo se io sto bene? - Lo derise, trovando la sua domanda ironica. Annuì e avanzò per avvicinarsi a lei. Fece dei piccoli passi all'indietro, assicurandosi la distanza tra loro per non farsi prendere dai suoi sentimenti. - Hai appena dato un pugno al tuo strano amico e mi stai chiedendo se io sto bene? Dovrei chiedertelo io! - Gli premette il petto, costringendolo a fare un passo indietro.
- Dimentica me. Tu stai bene? - Ripeté, guardandola su e giù mentre cercava una ferita che non esisteva. - Non ha fatto altro, vero? Non ti ha toccato da nessun'altra parte, vero? - Continuò Chan, avvicinandosi sempre più a lei.- Chan! Sto bene. Rilassati. - Emise una risata forzata per nascondere il suo nervosismo. Non era sicura del perché, ma ad ogni passo più vicino a lei sentiva come se il suo cuore le attraversasse il petto.
- Sono contento. - Sorrise alle sue scarpe nere.
- Comunque, era necessario? Era solo un abbraccio e posso cavarmela da sola. Sei il mio tutor, non il mio fidanza... guardia del corpo. - Si corresse rapidamente.- B-beh io... - Balbettò e cercare di formare una frase di senso compiuto si stava rivelando difficile. Nonostante la sua affermazione fosse concreta, non poteva fingere che il suo stomaco non si abbassasse alle sue parole. - Non voglio che parli con Kangdae o Jungsoo. Non mi fido di loro. - Ammise Chan. Si sentiva vulnerabile nel dirglielo, ma sapeva che non poteva andare in giro a dare pugni a entrambi ogni volta che le si avvicinavano.
Aprì la bocca per interrogarlo ma lui le mise una mano sopra per fermarla. - Il mio turno inizia adesso. Per favore, pensa solo a quello che ti ho detto. - Chan gli tolse la mano e fece un passo indietro, sorridendole e salutandola prima di scomparire all'interno del negozio. Pochi secondi dopo Kangdae, il quale aveva visto la scena tra i due svolgersi fuori dalla vetrina del negozio, uscì sulla strada.
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Faded // Bang Chan (ITA) ✓
FanficLei era la nuova studentessa. Lui era una persona solitaria. Lei piaceva molto. Lui veniva frainteso. Lei lo trovò interessante. Lui non voleva averne niente a che fare. - Le persone sono come le medicine. Le usiamo per curare noi stessi per sentirc...