↬𝙿𝚊𝚛𝚝𝚢 -𝟷-

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❝So che
dovrei crollare
per ben altri motivi
ma l'hai visto
quel ragazzo mette
in ginocchio il sole
ogni sera❞

❝So chedovrei crollareper ben altri motivima l'hai visto quel ragazzo mettein ginocchio il soleogni sera❞

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Le cose stavano tornando alla normalità o, almeno, così volevo credere.
Era già passata qualche settimana dal mio chiarimento con Michael ma, stavolta, Chris non era stata poi così tanto benigna con lui; nonostante pranzassimo tutti allo stesso tavolo, non apriva bocca se non per mangiare e i suoi occhi non si erano posati nemmeno una volta su suo cugino.
Sembrava avercela più lei che io.
Non sapevo se la mia fosse semplice rassegnazione, dato che avevo capito che quel ragazzo non poteva cambiare, ma mi stavo abituando a quell'andazzo.
Mi ero reso conto che, con Michael, potevo solo godermi la calma prima della prossima tempesta.

Le ripetizioni andavano bene e lui sembrava nettamente migliorato, tanto è vero che il professore aveva persino proposto di interrompere il tutoraggio ma la risposta del corvino era stata chiara e concisa.
«Scherza? Proprio ora che sto andando bene me lo vuole togliere? Finirei per peggiorare di nuovo! Luke è come il mio portafortuna in letteratura»
Inutile dire che ero arrossito spudoratamente, lusingato dalle sue parole.
La mia cotta stava prendendo una strada di non ritorno e la cosa peggiore era che non facevo nulla per impedirlo; lasciavo che Michael Clifford mi facesse innamorare di lui giorno dopo giorno.
Quella sarebbe stata la mia fine.

Seduti sul muretto davanti le nostre abitazioni e con un frappè ciascuno - il mio rigorosamente alla fragola - ci stavamo semplicemente godendo il silenzio e la presenza dell'altro.
Fino a qualche settimana fa, mi sarei sentito a disagio in una situazione del genere e avrei cercato in tutti i modi di trovare un argomento di conversazione ma, in quel momento, mi sentivo totalmente tranquillo. Forse non mi faceva poi così male la sua compagnia, anzi.
A rompere il silenzio fu il corvino, porgendomi una di quelle domande da cui sai che non scaturirà niente di buono.
«Allora... Stasera c'è una festa. Ti va di-»
«Divertiti ma passo» risposi immediatamente, lasciando dondolare le gambe.
Se pensava che fossi un tipo da festa non aveva capito niente di me.
«Avanti, moccioso! Potrebbe essere divertente! Sai che accetto la tua natura da secchione ma per una sera cambiare non sarà tanto male»
Puntai lo sguardo verso di lui che cercava di convincermi con quel suo sorriso bellissimo.
Era così sleale.

«Ah sì? Puoi metterlo per iscritto? Se mi firmi un documento con questa promessa allora ci vengo» mi strinsi nelle spalle, causandogli una risata divertita.
«Passiamo alle questioni legali, ora? Dai, moccioso... Ci saranno anche Ash e Cal»
«Che grande rassicurazione. Quei due hanno proprio la faccia dei tipici "scusa ti mollo qui perché devo andare al piano di sopra a scopare"»
«Allora ci sarò io!»
Lo guardai con un sopracciglio inarcato e capì all'istante cosa gli stavo dicendo silenziosamente, tanto è vero che sbuffò, arrendendosi.
«Okay, forse nemmeno io sono tanto affidabile, di solito. Ma stavolta prometto che farò uno sforzo se verrai... Anzi, puoi far venire anche Chris e il suo fidanzatino. Saremo in cinque a proteggerti dal pericolo della socializzazione»
Mi lasciai sfuggire una risata, mordendomi poi il labbro inferiore.
Queste cose non facevano per me e non finivano mai nemmeno bene. D'altra parte, però, ero certo che se ne avessi parlato alla mora avrebbe acconsentito a venire con me, per non lasciarmi nella morsa dei tre dell'ave Maria e così sarei stato di certo al sicuro.

Epiphany || MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora