↬𝙿𝚘𝚜𝚜𝚒𝚋𝚒𝚕𝚒𝚝𝚢

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Il tempo continua a scorrere?
Sfortunatamente sì.
Scorre?
Che dico, precipita.
Il passato aumenta e il futuro diminuisce.
Le possibilità si assottigliano, i rimpianti crescono❞

-Haruki Murakami

«Ti ho detto che sto bene»
«Sei pallido»
«E tu sei una palla al piede»
«Mi sto solo preoccupando per te!»
«Ma sto bene, lasciami andare a scuola, non sei mia madre!»

Io e il rosso stavamo bisticciando da circa un quarto d'ora sullo stesso argomento.
Dopo aver accettato di passare la notte da lui, dato che erano ormai le tre del mattino, mi ero svegliato in perfetta forma, pronto per andare a scuola, ma mister comando la tua vita me lo stava impedendo.
Insomma, la febbre era svanita del tutto e c'era qualcosa che dovevo assolutamente fare.
Harry.
Dopo essere svenuto ed essere arrivato a casa di Michael non gli avevo nemmeno mandato un messaggio per dirgli che stavo bene o che mi ero divertito con lui. La cosa che mi preoccupò però fu il fatto che nemmeno il riccio mi avesse contattato. Che se la fosse presa per l'arrivo di Michael?
Proprio per trovare una risposta ai miei dubbi dovevo andare a scuola e chiarire tutto ma quel montato proprio non voleva saperne di mollare il mio polso.

Avevamo passato una nottata così dolce da essermi sembrata un sogno.
Non avevamo parlato del bacio, né ce ne erano stati altri ma si percepiva nell'aria che le cose tra noi erano mutate. Il mio sguardo non rifletteva più l'odio che mi sforzavo di provare per lui. Ero tornato tranquillo.
La ferita che mi aveva causato non sarebbe mai guarita ma, grazie a quella sera, avevo capito che sì, dovevo voltare pagina... Ma con Michael.
Avevamo deciso di ricominciare da capo, di nuovo da amici; questa volta la nostra amicizia non si sarebbe fondata su una bugia ed ero curioso di vedere come si sarebbe comportato. Mi aveva confessato di voler riacquistare completamente la mia fiducia ma entrambi sapevamo che ci sarebbe voluto del tempo.
Dovevo ammettere che ero contento della piega che aveva preso la situazione ma la parte difficile sarebbe stata descriverla a Chris ed Harry... Speravo che la prima non mi avrebbe ucciso e che il secondo non arrivasse ad odiarmi.
Per quanto mi trovassi bene con lui, non avrei mai potuto ricambiare i suoi sentimenti e proprio quella mattina avevo intenzione di dirglielo, senza più tentennare per paura di ferirlo.

«Mi lasci? Sono le otto, dai Michael! Devo ancora andare a casa a cambiarmi, non farmi arrivare in ritardo» piagnucolai, cercando di sottrarmi dalla sua presa ma senza successo.
Perché faceva il bambino testardo?
«Hai dormito pochissimo, non hai un po' di buon senso in quel cervello enorme che ti ritrovi?»
Sbuffai, alzando gli occhi al cielo.
Mi irritava quando faceva quello ostinato, soprattutto se si trattava di una mia decisione.
«Mi spieghi che vuoi? Perché dovrei rimanere a cas-»
Quando i miei occhi incontrarono i suoi, mi fermai di scatto.
Invece di aver dipinto sul viso la sua solita espressione da maschio alfa orgoglioso, sembrava... Spaventato? Da che cosa? Che gli stava passando per la testa?

Rimasi per qualche secondo senza dire una parola, sentendo pian piano la sua presa sul mio polso affievolirsi, fino a scomparire del tutto.
«Okay, sputa il rospo. Che c'è dietro? Perché non vuoi che torni a scuola?»
Lo osservai serio, incrociando le braccia al petto.
Mi aveva promesso che non ci sarebbero più stati segreti tra di noi e speravo che mantenesse la parola.
«E tu perché vuoi tanto tornarci?»
Aggrottai la fronte, non riuscendo a seguire il suo ragionamento.
«Che domanda è? Ho già fatto troppi giorni d'assenza e poi non vedo motivi per cui non dovrei...» mi fermai a metà, realizzando cosa realmente lo turbasse.
Schiusi le labbra, notando come evitasse i miei occhi, essendosi accorto che avevo capito tutto.
Ormai era diventato facile fare 2+2 con lui, quando non si decideva a parlare chiaro.
«Sei preoccupato per Harry, vero? Pensi che sia lui il motivo per cui ci tengo tanto ad andare a scuola»
«Non è così?» borbottò, tenendo gli occhi fissi sul muro alla nostra destra.
«Sí, è così. È proprio per lui che ho intenzione di non saltarla oggi» risposi sinceramente, stringendomi nelle spalle.

Epiphany || MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora