↬𝙽𝚎𝚠 𝚢𝚎𝚊𝚛

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La cosa importante non erano i fuochi d'artificio, ma il fatto di essere lì, quella sera in quel posto, a guardare il cielo noi due insieme nello stesso momento, ascoltare sottobraccio il boato dei fuochi, con lo sguardo rivolto nella stessa direzione di tutti coloro che si trovavano lì❞

Era passata una settimana e Michael era partito, insieme a Chris.
Alla fine, avevo rispettato la promessa che gli avevo fatto ed avevo passato le mie giornate stando con Calum e Ashton. Dato che li avevo avuti sempre intorno quando c'era anche il rosso, era stato strano all'inizio, ma grazie al loro carattere così espansivo non mi ero trovato male, anzi.

Il riccio si era dimostrato persino molto dolce, come quando mi aveva confessato che lo aveva colpito il mio suggerimento di addobbare l'albero tutti insieme.
Avevo capito che si sentiva particolarmente solo in quella casa, quindi avere qualcuno che potesse renderla meno triste aveva reso la sua giornata migliore. Ne ero felice.
L'argomento "Michael" non era mai uscito fuori e andava bene così; la consideravo come la mia occasione di stringere i rapporti con quei due ragazzi, facendomi conoscere come "Luke" e non come "amico di Michael".

Pian piano, quindi, eravamo arrivati al 31. La fine dell'anno.
Mia madre mi aveva letteralmente supplicato di passarlo a casa con lei e William, volendo stare insieme come una vera famiglia. Alla fine avevo ceduto.
Ashton e Calum si erano rattristati ma anche loro avevano deciso di passare il Capodanno a casa.
Proprio per questo, stavo aiutando mia madre a preparare la cena, nonostante fossero solo le sei del pomeriggio, ma ci teneva a fare qualcosa di abbondante.
Ogni volta che arrivano le feste invernali si comportava sempre in questo modo: sembrava si sentisse in dovere di cucinare tanto cibo per compensare alla mancanza di parenti.
Purtroppo, i miei nonni materni erano morti tempo fa e dato che di mio padre non sapevo niente, nemmeno quelli paterni avevo mai conosciuto.
La famiglia di William, invece, non aveva accettato il matrimonio con mia madre, dato che aveva causato il suo trasferimento dall'America all'Australia ma la cosa non mi dispiaceva. Sicuramente non mi sarebbero piaciuti se avevano i suoi geni.

«Lukey, tesoro, puoi apparecchiare la tavola? Io sto pensando al secondo»
Annuii, sistemando la tovaglia e le diverse posate quando sentii un rumore provenire da fuori.
Aggrottai la fronte, finendo di disporre i bicchieri sul tavolo, avvicinandomi poi alla finestra. Proprio mentre stavo per scostare le tende, suonò il campanello, facendomi sobbalzare.
«Vado io!» avvisai, alzando di poco la voce, per farmi sentire anche in cucina.
Aprii la porta, trovandomi davanti l'ultima persona che mi sarei mai aspettato di vedere in quel momento.
Rimasi con gli occhi spalancati e la bocca socchiusa, per lo stupore.
«Devo dire che sei molto felice di vedermi, moccioso»
«Che... Che ci fai qui? Tu non eri...» mormorai, confuso.
«Non potevo festeggiare il Capodanno lontano dai miei amici, no?»

Un sorriso si fece spazio sul mio viso, esternando tutta la felicità che provavo in quel momento. Senza pensarci due volte, gli gettai le braccia al collo, avvolgendolo in un abbraccio. Ricambiò immediatamente, affondando il viso nei miei capelli. Non mi sentivo così rilassato da tempo.
Rimanemmo stretti in quell'abbraccio per diverso tempo, fino a quando non venimmo interrotti da mia madre, uscita dalla cucina.
«Michael? Che ci fai qui? Pensavo fossi dai tuoi nonni. Anche tuo padre è tornato? Com'era il tempo? I tuoi nonni stanno bene? Ti sei divertito?»
Mia madre e la sua solita parlantina.
Ridacchiai, notando un sorriso anche sul volto del tinto. Di solito, questo aspetto di mia madre mi irritava ma in quel momento ero così felice che mi divertiva soltanto.
«Sí, eravamo lì ma in quel paesino mi stavo annoiando fin troppo, quindi ho preso il primo treno e sono tornato qui... Per festeggiare con i miei amici. Mio padre tornerà la settimana prossima, insieme a Chris e la sua famiglia»
Pronunciando l'ultima frase si voltò verso di me, come ad informarmi che la mia migliore amica non era lì con lui.
Un po' la cosa mi rattristò ma, per quanto egoistico potesse sembrare, il fatto che almeno lui fosse tornato compensava la mancanza.

Epiphany || MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora