↬𝙷𝚞𝚛𝚝

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Michael

❝Perdo pezzi di te come ciglia
ovunque e inavvertitamente❞

La pioggia non ne voleva sapere di smettere.
Continuava a cadere imperterrita contro la finestra dell'aula, creando quell'odioso picchettio. L'unica cosa che mi tratteneva dal non fuggire via dalla classe era il pensiero di Luke.
Per quanto odiassi gli acquazzoni, mi ricordavano lui.
Sorrisi istintivamente.
Finalmente oggi avremmo avuto il nostro primo appuntamento e non ero più nella pelle. Non ero, di solito, una di quelle persone che si emozionava per così poco ma quel biondino aveva cambiato tutte le mie prospettive.
Fino a qualche mese fa, anche solo il pensiero di un appuntamento o di una relazione fissa mi faceva venire i brividi ed ora ero lì... Con gli occhi puntati sulla finestra, aspettando che le lezioni finissero, per correre dal mio bellissimo, saccente, moccioso.
Avevo anche pensato di mandargli un messaggio ma non volevo distrarlo dato che sapevo bene quanto fosse fissato sul seguire le lezioni. Che nerd.

A causa, però, di quel dannato rumore fui costretto a chiedere al professore di andare in bagno, sentendo la vescica scoppiare. Come quel cielo nuvoloso e grigio piacesse a Luke era un mistero per me.
Aveva tutti gusti strani quel ragazzo.
Con ancora il sorriso sulle labbra, entrai in bagno, quasi prendendo un infarto quando ci ritrovai anche Ashton, intento a lavarsi le mani.
«Wooow, ma che tempismo da best friends!» mi guardò sorpreso, mettendo su un enorme sorriso.
Ridacchiai, alzando gli occhi al cielo.
«Devo pisciare. Se la consideri una cosa carina allora sei solo pazzo»
Stavo giusto per entrare in una delle cabine quando venni fermato dalla sua voce.
«Mike senti... Sono felice che le cose con Luke stiano andando alla grande ma... Non hai intenzione di dirglielo?»
Mi congelai sul posto.
La mia mano era ancora a metà strada verso la maniglia ma non riuscivo a muoverla.
«Non so di cosa parli» mormorai, non volendo intraprendere quel discorso proprio in quella giornata. Non volevo rovinare il mio primo appuntamento con degli stupidi pensieri inutili.
Ma Ashton non era del mio stesso parere.

«Michael...» sospirò, avvicinandosi a me. «Devi dirglielo. Devi parlargli della scommessa perché se lo venisse a sapere in qualche altro modo o, peggio, da qualcun altro, sarebbe la fine»
Mi voltai di scatto, stringendo i pugni.
Immediatamente mi tornò in mente la conversazione che il mio ragazzo aveva avuto con Harry e mi sentii ribollire di rabbia al pensiero che sarebbe potuto essere lui quello a svelare tutto al biondo.
Non poteva succedere.
«E cosa dovrei fare secondo te, mh? Dovrei andare da lui, rovinandogli il suo bellissimo sorriso, dicendogli "ah Luke, in realtà mi sono avvicinato a te per una scommessa, perché prima mi stavi altamente sul cazzo. Sì, ho scommesso venti dollari che ti saresti innamorato di me, divertente, vero? Lo mangi quell'hamburger?"» conclusi con una risata sprezzante, sentendo poi uno strano rumore provenire da una delle cabine.
Decisi comunque di non farci caso, troppo concentrato su questo dannato argomento.
Ogni singolo giorno mi portavo quel peso sulle spalle e sul cuore ma non potevo farci niente, non più.
Se avessi confessato tutto... Luke non avrebbe più voluto vedermi e il solo pensiero di ciò mi faceva crollare a pezzi.

«Non importa come glielo dirai perché sappiamo entrambi che si sentirà ferito comunque, ma non puoi continuare a nasconderglielo per paura di perderlo. Davvero riusciresti a rimanere con lui, guardandolo dritto negli occhi, sapendo di stargli mentendo? Non se lo merita, Michael»
Le mani mi formicolarono e non sapevo dire se fosse per la rabbia o per la tristezza; volevo semplicemente colpire qualcosa e porre fine a quella dannata sensazione opprimente che avevo provato fin dalle nostre prime ripetizioni.
Quando mi ero accorto della testa di cazzo che ero.
Quando avevo avuto la mia epiphany.
«Perché cazzo non capisci che non posso?! Penserebbe che anche i miei sentimenti siano una bugia e lo perderei. Lo perderei, Ash! Non si tratta di una persona qualunque o di un buco da scopare, si tratta di Luke, porca puttana! Pensi che non mi pesi il dovergli mentire costantemente? Ma se almeno posso vedere il suo sorriso allora fanculo la verità!» urlai, tirando fuori tutta la tristezza che avevo dentro, accorgendomi solo in quel momento dello sguardo pieno di commiserazione del mio amico.
Non riuscivo a respirare.
Soprattutto dopo la sua ultima frase.
«Se continuerai a mentire lo perderai comunque»

Epiphany || MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora