Capitolo 19) Com'è possibile che possa essere così dannatamente sexy

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Io davvero credo che nella vita ho sbagliato tutto, e molti si chiederanno perché sto dicendo questo? Semplice, dato che ho passato la notte in bianco, e la mattina come sveglia avrei dovuto usare una registrazione di mia madre mentre urla, ma l'ho fatto secondo voi?Assolutamente no. Per tanto ho fatto tardi, non ho fatto colazione e ho dovuto aspettare Joe, che si preparasse prima di prendere la mia macchina e ritrovarmi bloccata nel traffico... A SAN FRANCISCO!

E dopo ripetute maledizioni e riti vodoo contro un anziano che aveva parcheggiato la macchina in doppia fila, ricordandomi la bella Napoli. Arriviamo all'istituto e in tempo record, dato che io e la mia amica abbiamo eseguito uno spreent degno di Usain Bolt per entrare ognuna nel proprio corso al suono della campanella.

Senza fiato mi accascio sul banco, prima che Sidney si sieda vicino a me.

"Allenamento mattutino?"

"No, routine del post domenica, non ho dormito per via del test, me ne ero completamente dimenticata e sono stata il pomeriggio fuori"

"Ho intravisto Johanna ieri, ma a te no"

Per una volta dico io le cose potrebbero andare come voglio?!

"Ci siamo divise, avevo bisogno di fare delle compere diverse dalle sue,tu hai studiato per il test?"

"Si, ma in caso chiedo a te"

"Ahahaha divertente, a Napoli sai come si dice? Aiutam ca t'tengo, ossia aiutami che ti tengo, significa che io non sono messa meglio di te"

Entra il professore e mi faccio il segno della croce in segno di scaramanzia, speriamo che le domande rientrano tra gli argomenti che so meglio, perché se mi esce di tradurre l'inno americano in spagnolo potrei creare il nuovo orrore nella storia del Paese.

Stranamente sono stata fortunata e la maggior parte delle domande le sapevo, e una volta fuori guardo il cellulare nella speranza di un messaggio, ma niente. Decido allora di farmi un giro nei corridoi nella speranza di individuare Smith, ma sembra essersi volatilizzato, non è che si è pentito di questa cosa che c'è tra noi ed è scappato in Messico? No perché altrimenti chiamo Pablo Escobar per farlo fuori.

Le lezioni si susseguono e alla pausa pranzo, dopo aver preso due tranci di pizza, continuo ad osservarmi intorno come se avessi un binocolo stile sottomarino sopra la testa.

"Per caso stavi cercando me?"

Sussulto, mentre Joe se la ride bellamente, tutti con il passo felpato ultimamente? No perché anch'io vorrei poterlo fare.

"Ceeeerto"

"Farò finta di essermi offesa, sono più che certa di indovinare il protagonista dei tuoi pensieri"

"Solo che, non l'ho visto da stamattina e mi sto comportando peggio delle ragazzine al primo amore"

"Ma questo è il tuo primo amore"

"Ho detto che mi piace, ora vola basso. Okay, futura signora Rinaldi?"

Arrossisce di botto sventolandosi una mano davanti al viso, e poi sono io quella che si imbarazza per un nulla eh.

"Scema,comunque se tu mi cedessi quel tuo pezzo di pizza dato che è finita,potrei darti delle informazioni utili sul soggetto x"

Assottiglio lo sguardo e le allontano il vassoio da sotto il naso.

"Primale informazioni e se risulteranno utili acconsentirò al tuo ricatto"

"Dopo tutti questi anni sei ancora così diffidente nei miei confronti? Va bene , meno melodramma, comunque il tuo adoro x si è beccato l'influenza e in questo momento sarà a casa sua tutto solo soletto, e guarda caso io sono riuscita per fino ad ottenere il suo indirizzo. I casi della vita..."

Disaster of Love "L'amore non ha altezza" Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora