Capitolo 28) Non arriveremo da nessuna parte con i segreti

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Strattonavo il braccio con forza, tanto da farmi male. Volevo stargli il più lontano possibile.

Mi ero fidata, ingenuamente, e credevo davvero di poterlo cambiare, ma i miei occhi funzionano bene e anche il mio cervello. La mia prima cotta non può avvenire con uno come Roman.

"Lasciami!"

"No,fammi spiegare Rox"

"Spiegare?Che cosa?! Mi credi scema per caso Smith?!"

"Rox..."

"Rox un corno! La tua lingua era nella gola di quella gallina, cosa vorresti dirmi eh?!"

Gli do un pugno, ma non molla la presa, anzi, afferra anche l'altro polso e mi spinge contro ad un albero . Sono davvero tentata di castrarlo, quando cerca di baciarmi.

Le sue labbra però finiscono sulla mia guancia e solo adesso, per la vicinanza riesco a sentire un odore particolare.

"Hai fumato?"

"Pulce..."

"Ma sei scemo per caso?!"

"Solo due tiri, ma lasciami parlare."

"No!Ta na ra' i a fanculo!"

Gli do una ginocchiata, colpendo i gioielli di famiglia. Si inginocchia e ne approfitto per tornare verso la mia auto, ma non ha intenzione di gettare la spugna.

Mi abbraccia da dietro e dopo i miei inutili tentativi di scrollarmelo di dosso, lo lascio fare.

Nasconde il viso nei miei capelli e sento che sto per soffocare, tutto questo è troppo per me.

Le lacrime premono per uscire di nuovo, mentre sento Smith dire una serie di parole sconnesse.

"Non andartene ."

"Smith."

Più che calmare me, sembra che mi tenga stretta per restare a galla. Io però non sono una boa in mezzo al mare di merda in cui si è cacciato.

Lo lascio fare, fino a quando non mi costringe a voltarmi per guardarlo negli occhi.

"Pulce,io sono un tipo incasinato, ma per favore non andartene"

"Perché ti fai questo? Non capisci che facendo così stai buttando tutto nel cesso? Il basket, lo studio e...quello che c'era tra noi, se mai c'è stato qualcosa."

"C'è, Rox, c'è. Dammi una seconda possibilità. Tu sei l'unica che riesce a farmi provare qualcosa! "

Scuoto la testa e rido falsamente, mentre asciugo velocemente una lacrima traditrice. Vorrei credergli , ma ho paura che mi deluda di nuovo. Siamo troppo diversi, dovrei scappare, lasciare questa storia alle spalle, eppure non ci riesco.

"Non mi conosci nemmeno"

"So che sei testarda, che ami le sfide, il basket e la tua famiglia. Saresti disposta a tutto pur di aiutare la tua amica. Ami mangiare e sorridi con poco. Se vedi il rosa rischi di svenire, ma allo stesso tempo hai un completo intimo di quel colore..."

La stretta che si era formata attorno al mio cuore si stringe di più. Andiamo Roxane, devi mandarlo a quel paese e non cadere nella sua trappola.

"Ami l'America e l'Italia, e sei stata la prima ragazza che mi abbia mai picchiato ."

"Sei ubriaco e fatto, ne riparleremo quando sarai lucido."

"NO!Perché tu altrimenti te ne andrai come hanno fatto gli altri?!"

La presa sulle mie braccia aumenta tanto da farmi leggermente male, mentre il suo sguardo è attraversato da una scintilla di terrore.

"Chi?Chi se né andato Rome?"

Apre e chiude la bocca diverse volte , senza emettere alcun suono. Gli prendo il viso tra le mani e lo avvicino a me, premendo la mia fronte contro la sua. Se vuole che io lo perdoni, e che inizi a credergli, deve parlare con me,altrimenti non arriveremo da nessuna parte con i segreti.

Non mi risponde e sospiro,stanca di questa situazione.

Ci guardiamo negli occhi, e mi sembra che sia davvero dispiaciuto.

Gli accarezzo la guancia e lo stringo a me, accarezzandogli la schiena, come farebbe una madre con il proprio figlio.

"Sei venuto con la macchina?"

"No,non credo."

Sta peggio di quanto immaginarsi. Mando un messaggio a Joe, chiedendole se può tornare a casa con qualche sua compagna e dopo aver ottenuto una risposta positiva , con tanto di "Ne parliamo domani", carico Roman sui sedili posteriori, pregando la Madonnina di Pompei, di non farlo vomitare sul mio gioiellino. Potrei cadere seriamente in depressione a rimuovere le macchie del suo vomito.

Durante il tragitto sussurra parole senza senso, ma per fortuna ho ricevuto una grazia.

Lo faccio scendere,trascinandolo di peso, cercando di non cadere per terra. Non avrei la forza per farlo rialzare a peso morto.

Lo appoggio al muro e frugo tra le sue tasche trovando le chiavi.

"Mi piaceva il tuo tocco."

"Anche quello della biondina se non erro."

"Rox."

"No,ora ti porto dentro. Tu cercherai di non vomitare o cadere durante il tragitto e dopo esserti fatto una doccia fredda, andrai a letto."

Apro la porta e saliamo le scale. Roman entra nel bagno presente nella sua camera, mentre gli preparo il letto.

Probabilmente non si ricorderà niente di quello che mi ha detto, o ha fatto, ma io si.

Avrei preferito essere io quella sbronza per dimenticare tutto quanto.

Rientra, indossando un paio di pantaloncini , a petto nudo e la saliva mi va di traverso. Per quanto sia arrabbiata, l'effetto che mi fa non è cambiato.

"Io,ora devo andare."

Sto per uscire, quando mi afferra la mano, facendomi voltare verso di lui, questa sera ho perso il conto delle volte in cui mi ha trattenuta.

"Resta"

"Roman,non credo che sia il caso. Ho promesso ai miei che sarei rientrata."

"Ti prego, io...ho bisogno di te."

Mi abbraccia e sentire di nuovo il suo profumo, manda in tilt il mio povero cervello.

Sollevo il capo, per osservare il suo viso. Sembra essere sincero e dopo averlo preso per mano ci sdraiamo sul letto.

Gli accarezzo i capelli e senza dire nulla, affonda la testa nel mio petto, stringendomi per fianchi in una trappola senza scampo.

"Sono ancora incazzata Roman"

"Mi farò perdonare pulce, te lo prometto."

No,non deve fare promesse che non è in grado di mantenere.

Scusate il ritardo ma sono reduce di una brutta influenza, tanto che mi ritrovo ad avere la voce di Maria De Filippi😂😂😂
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Manu



Disaster of Love "L'amore non ha altezza" Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora