Capitolo 45) NON SONO NA MARIOLA

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Probabilmente,vista da un occhio esterno, sarei risultata essere leggermente schizzata, ma se al posto mio vi sareste trovate nude, abbracciate da quel gran figo del mio ragazzo, anche lui come mamma l'ha fatto, non avreste iniziato a fissarlo in modo ossessivo?
Ancora non riuscivo a credere a tutto quello che mi era capitato in una notte, tanto che avevo passato due minuti buoni a prendermi a schiaffi per essere sicura che non fosse stato il ricordo di un sogno perverso.
Sposto il braccio di Rome, che mormora qualcosa per poi tornare a dormire, e appena mi alzo le gambe mi cedono per una fitta di fastidio al basso ventre, e cado per terra in tutta la mia grazia.
Avanti Roxane, ora se sei diventata anche incapace di stare sui tuoi piedi dopo tanti anni di evoluzione, diventerai più ridicola di quanto già tu non sia.
Sospiro e gattono a raccogliere il mio intimo, per poi rubarmi una felpa di Rome dal suo armadio, che data la differenza di altezza, arriva fino a metà coscia.
Mi sento tanto ridicola, ma indossare quel vestito aderente di prima mattina è fuori discussione, per quanto riguarda le scarpe, non credo che quelle di Rome siano della mia misura.
Prendo gli stivali ed esco fuori dalla stanza. Vado nel bagno di fronte alla sua camera e dopo essermi data una sistemata scendo al piano disotto.
Tranquilli non mi sto dando ad una fuga strategica, voglio solo preparargli qualcosa da mangiare, dato che come mia unica qualità, ho dalla mia parte la cucina, e poi questa casa è deprimente.
Peccato che casa mia sia distante, però poi mi ricordo di aver visto una specie di negozio indiano, se non erro, aperto a qualunque ora, posso sempre tentare di trovare qualcosa li.
Controllo il budget a mia disposizione, penso di riuscire a prendere almeno un albero di Natale formato mini, meglio di niente.

***

Premesso che non ho mai avuto problemi con la legge, strano ma vero, ma non c'era quella cosa del"a natale siamo tutti più buoni"?
A quanto pare no, e ora credo che debba spiegarvi come mai io stia correndo, sui tacchi, inseguita da toro seduto, alias il negoziante del negozio di sui parlavo prima,che urla di fermarmi e ripete parole sconnesse nella sua lingua...
Sinceramente non so nemmeno io come siamo finiti in questa situazione.
Ero andata tutta felice in questo dannato negozio, avevo preso quel che mi serviva e avevo pagato correttamente, quando il tizio che nel weekend partecipa alla maratona locale, ha afferrato il mio polso parlandomi in indiano,credo.
La mia mente ha iniziato a farsi i peggiori filmini mentali e dato che non mollava l'osso gli ho tirato una testata e me l'ero data a gambe levate.

"NON SONO NA MARIOLA!"

Urla ancora qualcosa di incomprensibile , prima che salti nel vialetto della casa di Rome,entrando alla velocità della luce.
Resto in ascolto vicino alla porta, e non sentendo niente mi lascio scivolare per terra.
Dio che persona insistente! Ora per colpa sua avrò dolori ai muscoli per tutta la settimana.
Riprendo fiato e una volta in piedi levo i tacchi, sospirando di piacere quando torno alla mia normale altezza.
Sistemo quei pochi articoli che sono riuscita a comprare e guardo l'orologio non sentendo alcun tipo di rumore che mi indichi che il bello addormentato si sia svegliato dal suo letargo.
Metto della musica, con il volume basso, e inizio a preparare la colazione. Purtroppo del caffè mi dovrò accontentare di quello americano, dato che in questa casa non esiste la moka.
Guardiamo da un lato positivo,per l'Epifania so cosa regalargli al posto del brac...Oddio, il bracciale!
Con tutto il casino di ieri sera mi sono dimenticata di darglielo.
Basta, sono una frana come fidanzata , nemmeno San Gennaro potrebbe fare un miracolo arrivati a questo punto.

"Mi aspettavo un buongiorno caloroso stamattina, e invece, il letto era vuoto."

Sussulto e con la padella ancora in mano, faccio volare il pancake per aria, riuscendo per mia grande fortuna a recuperarlo al volo, mentre una certa persona malvagia ride alla mia reazione standosene attacca alla mia schiena.

Disaster of Love "L'amore non ha altezza" Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora