CAPITOLO 12

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Momo.
~

Sono appena uscita dal Club, frequento quello di arte anche se l'unica cosa che so fare sono le sculture.
Salutai le mie compagne dopo aver rifiutato il loro invito ad uscire questo sabato dato che ho un appuntamento con Kyoka!
Attraversai di corsa i corridoi e una volta giunta all'ingresso, dove si trovavano gli armadietti per le scarpe, non mi sarei aspettata di trovarci proprio la mia Kyoka, che parlava animatamente col suo migliore amico Kirishima Ejiro, nonostante questo, appena mi vide mi corse incontro.

<<Momo Momo Momo!>>

<<Dimmi dimmi dimmi!>>

<<Stavo cercando proprio te! Stavo per chiamarti, credevo fossi già andata a casa>>

<<No ero al club>>

<<Giusto è vero il club! Comunque, devo chiederti un favorone gigante! Allora, Kiri qui presente oggi pomeriggio deve invitare un ragazzo ad uscire...solo che questo ragazzo non ha ancora idea che si tratti di un appuntamento>>

<<E...?>>

<<E il povero Kiri è totalmente incapace....e dobbiamo aiutarlo! È il suo primo appuntamento!>>

<<E...?>>

<<E quindi il piano è, lui porterà il ragazzo al Luna Park in un posto prestabilito, e "CASUALMENTE" noi ci troveremo lì per il NOSTRO appuntamento, così proporremo un'uscita a 4, però specificando di stare insieme, così l'atmosfera tra loro cambierà! Sempre che Kiri riesca ad ottenere un sì come risposta al suo invito...>>

L'ultima frase la disse bisbigliando, nonostante fosse consapevole del fatto che Kirishima potesse sentirla ugualmente

<<Quindi in sintesi dobbiamo fare le piccioncine in modo da far sentire loro in dovere di flertare o provarci l'uno con l'altro?>>

<<ESATTO! Vedo che ci capiamo al volo, non a caso sei la mia ragaz->>

Non le feci terminare la frase e le lasciai un velocissimo bacio a stampo sulle labbra.

<<È un'ottima idea>>

Dissi con un sorriso, osservando il suo volto cambiare colore per l'imbarazzo.

<<F-fai la strada con noi?>>

Chiese con le mani che le coprivano la bocca.

<<Purtroppo no, devo passare in un posto subito>>

Ci salutammo e io partii a tutta velocità verso casa di Shoto, chissà che aveva di così importante da dirmi?

Dopo una decina di minuti di camminata raggiunsi casa sua, suonai il campanello e pochi secondi dopo la porta si aprì, Shoto mi invitò ad entrare e ci trovammo in camera sua, come al solito molto ordinata e pulita, se non lo conoscessi direi di sicuro che quella stanza sia disabitata, è così spoglia, l'unica cosa che può ricondurre alla presenza di un adolescente sono i libri di scuola, nient'altro.

<<Tuo padre non c'è?>>

<<È nel suo ufficio di là, come se fosse una novità...>>

Disse con lo sguardo basso, Shoto è sempre stato un bambino piuttosto trascurato dai suoi genitori... è per questo che ci siamo conosciuti da piccoli, chiedevano spesso ai miei di basarlo e ci ritrovavamo sempre a giocare insieme, quando iniziammo a frequentare le medie nella stessa scuola, sua madre scappò di casa, a quanto pare suo padre era un uomo violento e lavorava sempre, perciò si ritrovò solo
Dopo diversi minuti di silenzio lui ruppe il ghiaccio

I Think i'm in Love! //BAKUDEKU//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora