CAPITOLO 31

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Ochaco
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"Stavo percorrendo il viale che mi avrebbe portato a scuola in compagnia di alcune mie compagne di classe, il cartello 'scuola media' stanziato vicino al cancello, il viale contornato da grosse siepi e l'entrata che lasciava intravedere gli armadietti grigi di metallo che quando si chiudevano cigolavano e stridevano essendo abbastanza vecchi, le risate, il vento, un'atmosfera troppo familiare con associati dei bellissimi ricordi...certo, ma non solo.

Quel giorno era iniziato meglio del solito, mia madre mi aveva preparato i pancakes per colazione e io li adoravo, mentre camminavo per i corridoi ormai separatami dalle mie amiche che erano di altre classi sorrisi più serenamente del solito e feci per voltare l'angolo, poi caddi a terra, sì, mi ero scontrata contro qualcuno, una ragazza, entrambe eravamo cadute a terra dopo esserci date una bella  testata, subito mi alzai per prima e le porsi la mano per aiutarla scusandomi nel frattempo, si alzò e disse semplicemente 'grazie' con un lieve sorriso stampato in volto, e se ne andò, senza accorgermene rimasi a fissarla finché non scomparve dentro una classe, una prima, io ero di seconda invece, subito non feci caso a nulla e me ne andai in classe, ma quel giorno non prestai attenzione a nessuna di quelle lezioni, pensai tutto il tempo a quell'incontro, se così lo si può chiamare, pensai ai suoi lunghi capelli dai riflessi verdognoli, pensai a quelle lunghe ciglia e al suo modo timido di ringraziarmi, per un momento mi ritrovai a pensare che era veramente una ragazza carina, ma subito mi imbarazzai, come potevo pensarlo, inoltre cosa avrebbero detto le mie amiche se avessero saputo che pensavo ad un'altra ragazza in quel senso?!

Verso la strada di casa fatta sempre in compagnia delle altre, le mie risate non erano più naturali come quella mattina, ero nervosa, come se temessi che  potessero leggermi nella mente e scoprire il mio segreto, e proprio durante quel tragitto il mio guardo cambiò, quando in lontananza vidi quella ragazza avviarsi verso il minimarket di quella strada, e fu lì che iniziò tutto, mi congedai dalle mie compagne perché ''dovevo comprare alcune cose prima di tornare a casa'' di corsa raggiunsi quella ragazza e tra noi si instaurò quasi subito una conversazione, prima domande di circostanza come 'come ti chiami?' 'di che classe sei?' 'bella caduta sta mattina eh?' poi la conversazione si spostò su un altro piano, iniziò a parlarmi della sua famiglia e io della mia, tra una corsia e l'altra, lei faceva la spesa e io ogni tanto prendevo qualche snack solo per dimostrare che ero lì per un motivo e non perché volevo solo parlarle, anche se la seconda opzione era ovviamente quella corretta, dopo aver pagato però tra una risata e l'altra mi domandò come mai avevo corso tanto per raggiungere il minimarket prima di iniziare a chiacchierare con lei.....mi aveva beccata, mi ritrovai costretta a rispondere la verità ''perchè volevo conoscerti'' dissi, o qualcosa di simile, la vidi leggermente rossa in volto, poi mi salutò.

Ovviamente la sera mia madre mi rimproverò per avere comprato tutti quegli smack che sicuramente non avrei mangiato, beh su questo si sbagliava, comunque andai a dormire serenamente quasi senza più pensare a quella ragazza, Tsuyu-chan, mi aveva detto lei di chiamarla tranquillamente per nome, come se il fatto di averle parlato mi fosse bastato per soddisfare la mia smania di conoscerla, il giorno dopo capii che non era così quando la vidi all'entrata della scuola con i suoi capelli lunghi, la divisa un po' larga e svolazzante e quel porta chiavi a forma di rana appeso alla borsa di scuola.

Nei giorni successivi ogni scusa era buona per allontanarmi dal mio gruppo e trovarla in giro per la scuola e chiacchierare, il tempo passò quasi senza che me ne accorgessi, e i miei sentimenti mutarono mano a mano, finché un giorno sul tetto della scuola durante una delle nostre solite chiacchierate.

I Think i'm in Love! //BAKUDEKU//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora