Spesso accade che l'amore arriva silenzioso, a piccoli passi. Non bussa nemmeno alla porta. Si mette lì, in un angolino, e aspetta che qualcuno lo noti. Magari qualcuno, troppo timido o troppo pauroso, non si avvicina nemmeno. Non ci pensa proprio ad avvicinarsi: figuriamoci, significherebbe solo l'ennesimo tentativo andato a vuoto. I più coraggiosi, invece, non appena scorgono la sua presenza, si gettano a capofitto tra le sue braccia, incuranti dei rischi che comporta e degli ostacoli che ci saranno da superare. E, in quel momento, si assiste alla nascita del più puro e meraviglioso dei sentimenti, quello che ti alza su in alto e poi ti fa precipitare con tutta la sua forza. Quei due ragazzi, mentre ballavano da amici, non erano ancora consapevoli che sarebbero stati i prossimi a salire sulle montagne russe di Cupido.
Passarono giorni, che si trasformarono in mesi. Di nascosto, Draco ed Hermione portavano avanti quella che doveva essere una semplice amicizia tra un ragazzo e una ragazza; di nascosto, si creavano un mondo tutto loro fatto di sogni e speranze, destinato probabilmente a sgretolarsi al primo soffio del vento. Ma loro, giovani e spensierati, vivevano alla giornata, senza preoccuparsi dei dispiaceri che riservava loro il destino.
Quel giorno, un pomeriggio piovoso e scuro, Draco era sdraiato a pancia in su sul letto di Hermione, con la testa appoggiata sulle cosce della riccia. La fissava, mentre lei gli leggeva a voce alta un libro babbano per bambini, intitolato "Il piccolo principe". Era una storia abbastanza stupida, a detta di Draco: insomma, un bambino che vive nell'universo e conosce personaggi strani, poi alla fine muore perché lo morde un serpente. Una storia senza senso, insomma. Ma non fermò Hermione dal leggerlo.
La osservava attentamente, guardava ogni particolare. La osservava come si osserva l'ottava meraviglia del mondo.
Osservava quei ricci color del miele che le ricadevano continuamente davanti al viso e come lei, con un gesto del tutto naturale e quasi sexy, li spostava indietro, per poi ripetere il movimento infinite volte. Osservava come i suoi occhi si muovevano veloci tra le righe del libro e come le sue labbra invece si muovessero con una lentezza disarmante, scandendo ogni parola come se fosse stata ritmata da un metronomo.
«"Mi domando - disse - se le stelle sono illuminate perché ognuno un giorno possa trovare la sua"». Hermione abbassò lo sguardo sul ragazzo rimanendo un secondo interdetta e in silenzio, osservandolo a sua volta.
Era sconvolta da come quella frase cascasse proprio a fagiolo nella sua situazione. Da qualche tempo ormai aveva capito che provava veramente qualcosa per Draco, qualcosa che non era una semplice cotta da ragazzina, qualcosa che risultava incomprensibile anche a lei che lo provava.
Era qualcosa di grande, di terribilmente bello, che la spaventava ma che la rendeva estremamente forte. Ma aveva paura di rovinare la bellissima amicizia che si era creata tra di loro, dopo anni passati ad odiarsi e a sputarsi addosso le parole peggiori.
«Herm? Ci sei?» fu proprio la voce del biondo a risvegliarla dalla trance in cui era caduta lasciando scorrere i suoi pensieri.
«Si...si scusami, mi sono appena ricordata che avevo detto a Ginny che la avrei aiutata a ripassare la lezione di pozioni» farfugliò Hermione e si alzò velocemente dal letto facendo cadere Draco in terra.
«Si certo non c'è problema, a parte che adesso il mio culo si è appiattito ma okay» il ragazzo scoppiò a ridere e Hermione si fece scappare una risatina isterica imbarazzante.
«Ti va di vederci domani?» Draco la guardò negli occhi prendendole le mani, facendola calmare subito.
Hermione trattenne il respiro al contatto con le mani morbide e calde di Draco e le venne d'istinto di tirarlo a se, ma si fermò, diventando rigida come un ramo.
«Devo vedere che cosa ho da fare..ti faccio sapere a cena» balbettò e la serpe le diede un leggero bacio all'angolo della bocca, sorridendo e uscì, chiudendo la porta alle sue spalle.
La mora si abbandonò sul letto riprendendo a respirare e chiuse gli occhi, con ancora la sensazione delle labbra di Draco sulla propria guancia.
*Spazio me*
Ciao a tutti!
Finalmente riesco a pubblicare un'altra parte, dopo secoli e secoli e secoli e secoli...
Bando alle ciance, spero che questo capitolo vi sia piaciuto, se si (ma anche se no) fatemelo sapere nei commenti e con una stellina!
Cercherò di aggiornare di nuovo il più presto possibile, lo giuro!
-Carly
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Little Black Dress ||Dramione
Fanfiction«Me lo dicevano che volevi solo raggirarmi ma io ero troppo innamorata per ascoltare quello che mi dicevano,Draco. E adesso? E adesso mi stai lasciando perché devi portare onore alla tua famiglia e seguire quel pazzo di Voldemort,dopo aver ucciso Si...