Venti.

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*leggete lo spazio autrice!*

Quando Draco arrivò,il silenzio regnava sovrano.
Forse ad Hogwarts avevano mandato via gli studenti con il primo Espresso,la sera prima; forse,invece,erano tutti ripartiti la mattina stessa.
Sperò per un secondo di non essere arrivato in ritardo.

Che cosa avrebbe fatto se Hermione fosse già andata via? Se fosse già montata sul treno e fosse tornata a casa dai suoi genitori?
Come avrebbe potuto darle delle spiegazioni?
Sua madre lo aveva già aiutato ad andare ad Hogwarts,rischiando la pelle per lui,non avrebbe di certo potuto chiederle di accompagnarlo nel mondo babbano a casa di Hermione.

Guardò la madre,che si sedette sul letto e lo guardò,incitandolo con lo sguardo ad andare a cercare Hermione.
Draco uscì per i corridoi,attento a non essere visto,dirigendosi verso la torre di Grifondoro.
Si bloccò,sentendo dei passi,nascondendosi nella prima porta trovata.
Uno sgabuzzino.

Aspettò qualche minuto,per poi uscire e riprendere il suo cammino.
Aveva bisogno di vedere Hermione,di parlarci,di stringerla a sé,ti rassicurarla che sarebbe andato tutto bene.
Aveva bisogno di parlarle,di farle capire che non era colpa sua,che non avrebbe mai voluto farla soffrire così tanto. Che se avesse potuto si sarebbe fatto ulteriore carico del suo dolore per non farla soffrire.

Trovatosi davanti al quadro della donna grassa,chiuse gli occhi e si smaterializzò dentro,trovando una Sala Comune di Grifondoro completamente vuota. Nessun rumore. Nessun movimento.
Il cuore gli sprofondò nel petto.
Hermione era andata.

Salì di corsa la scala a chiocciola che conduceva alla camera di Hermione.
Era chiusa.
Sentì il cuore in gola,che batteva forte.
Mise la mano tremante sulla maniglia,prendendo un respiro profondo e la abbassò.

Dentro non c'era nessuno. Hermione non c'era,né lì né in bagno.
Ma una cosa lo colpì particolarmente. Nella stanza c'era ancora il suo baule,con tutte le sue cose all'interno.
Se la ragazza fosse partita,allora i suoi effetti personali non sarebbero stati lì nella sua stanza,ma di lei non ci sarebbe rimasto assolutamente niente,se non l'ordine maniacale in cui avrebbe lasciato la stanza.

Dove sarebbe potuta essere? Tra tutti i posti di Hogwarts,dove poteva trovarsi?
Prese la sua camicia tra le mani,annusando il suo profumo. Gli vennero i brividi.
Quel profumo così buono che la distingueva da tutte le altre,che veniva emanato dai suoi capelli morbidi e  soffici.
Quel profumo che tanto gli mancava,che dopo aver fatto l'amore gli rimaneva addosso e non lo avrebbe mandato via per niente al mondo.

Si sedette sul letto,stringendo al petto la camicia bianca immacolata,alla quale innumerevoli volte aveva fatto saltare i bottoni,come se fosse Hermione. Come se fosse la sua amata grifona,quella che doveva proteggere da tutto e tutti ma che non era stato capace di proteggere da sé stesso.
Le lacrime gli salirono agli occhi al pensiero che i Mangiamorte le avessero fatto del male,e non era un'opzione da escludere.
Ma lo avrebbe saputo. Sarebbe sicuramente stata la prima cosa che Lord Voldemort avrebbe detto,congratulandosi con Bellatrix.

No,era quasi certo che Hermione non fosse morta.
Lo avrebbe saputo immediatamente. E poi lei era nella Sala Comune di Grofondoro nel momento in cui i Mangiamorte erano entrati,come avrebbero potuto anche solo vederla?
O incrociarla nei corridoi?
Passò i pollici sulla camicia,rimettendola dopo qualche minuto nel baule di Hermione.

Sospirò,guardando quella camera in cui tutto sapeva di lei.
Dal letto perfettamente rifatto,senza una minima piega,alla disposizione in ordine alfabetico dei libri sulle mensole accanto alla scrivania,sulla quale erano disposti diversi porta penne tutti uguali,ognuno contenente diversi tipi di accessori di cancelleria.

Little Black Dress ||DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora