Fooled

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"These violent delights have violent ends
And in their triumph die, like fire and powder"


Jace era disteso sul suo letto, ad aspettare che Magnus li facesse chiamare per recarsi insieme alla Corte Seelie per cercare l'antidoto all'incantesimo di memoria di Lilith.
Nonostante il nervosismo che sentiva, per una volta aveva deciso di evitare di andare ad allenarsi e risparmiare le energie per più tardi. Stare fermo però gli lasciava spazio per pensare, e questa, per quanto lo riguardava, era una pessima cosa. Dopo poco si era infatti trovato a ricordare le parole di Sebastian, le sue insinuazioni sul fatto che Clary fosse fuggita dall'Istituto, mesi prima, a causa sua.
In cuor suo, a dire il vero, Jace lo sospettava già da tempo, sebbene non fosse riuscito ad ammetterlo a se stesso fino a quel momento, e rimpiangeva la sera in cui aveva accettato il piano del Conclave, anche se all'epoca si era detto che non avrebbe potuto fare altro: il Concilio aveva minacciato di punire tutti i Lightwood a morte per alto tradimento se lui avesse parlato.
Ricordava ancora le parole di Maryse nella biblioteca dell'Istituto: «Non rischierai la vita dei miei figli per cercare di proteggere Clary. Il Conclave sa quello che fa, il piano è chiaro, Clary non correrà alcun rischio.»
«Allora perché non dirlo anche a Clary? Sai che lei non si tirerebbe indietro,» aveva contestato lui.
«Le sue reazioni devono essere autentiche, altrimenti Jonathan potrebbe capire che si tratta di un inganno. Te ne stiamo rendendo partecipe soltanto perché avremo bisogno del tuo Fuoco Celeste nella battaglia, e dobbiamo coglierlo di sorpresa. Inoltre il conclave non la conosce come noi, non può fidarsi.»
«O meglio non vuole.»
«Non si tratta solo di lei, Jace, non puoi dirlo a nessuno, se sua madre lo scoprisse sicuramente la porterebbe via e perderemmo la nostra unica occasione di vincere. Giura che manterrai segreto il piano con lei e con chiunque altro.»
Jace si rendeva conto che si trattava di una situazione delicata, che la sua famiglia adottiva, già sul filo del rasoio per quanto riguardava i rapporti col Conclave, sarebbe stata seriamente in pericolo se il piano fosse fallito a causa sua.
Ma tradire Clary in questo modo, quando sarebbe bastato dirle semplicemente come stavano le cose... Tuttavia lo sguardo supplicante di Maryse, di quella donna così forte che lo aveva accolto e cresciuto come se fosse stato figlio suo, lo aveva fatto vacillare, e alla fine aveva ceduto, lasciando che gli strappasse dalle labbra il giuramento dei Nephilim. «In nome dell'Angelo, lo giuro.»
Ricordava che improvvisamente aveva sentito un rumore soffocato provenire dalla porta, e quando si era voltato gli era parso di scorgere un movimento.
«Cosa c'è?»
«Mi era sembrato di vedere... non importa.»
Maryse aveva continuato: «Inoltre Clary è molto più sicura qui, Jace, circondata da Shadowhunters, piuttosto che nascosta con sua madre chissà dove, come ha già dimostrato il fatto che Valentine le abbia trovate in passato. Ora sai tutto. Vedrai, attireremo qui quel bastardo e lo cattureremo una volta per tutte, e a Clary non sarà torto un capello. Andrà tutto bene.»
«Lo spero davvero. O giuro che altrimenti ucciderò il membro del Conclave che ha ben pensato di proporre questo maledetto piano.»
Jace era sicuro ora che quel movimento che gli era sembrato di aver visto era stata Clary, che doveva aver ascoltato la conversazione e poi, sconvolta, aveva deciso di andarsene. E di raggiungere suo fratello, evidentemente.
In quel momento arrivò trafelata Isabelle, che senza neanche bussare entrò trascinandosi dietro Simon.
Jace si alzò dal letto e gli bastò un'occhiata al volto di sua sorella per capire che qualcosa non andava.
«Cos'è successo?»
«Un casino», la anticipò Simon passandosi nervosamente una mano tra i capelli. «Abbiamo una cattiva notizia e una pessima notizia. Quale scegli per prima?»
«La cena organizzata dal Popolo Fatato era una trappola. Meliorn ha rapito Luke, Jocelyn, Magnus e Raphael e li ha portati alla Corte Seelie,» spiegò Isabelle.
«Come ha fatto da solo a-»
«Non lo sappiamo. Il Conclave suppone che li abbia addormentati con qualche pozione.»
«Beh, oggi dovevamo recarci comunque lì per l'antidoto. Chiediamo al Conclave di darci qualche combattente in più per salvare i rappresentanti dei Nascosti e andiamo subito, no?»
«Ed ecco la notizia pessima», disse Simon, «tutti i Nephilim di Idris si stanno già radunando, è stato attaccato un altro Istituto.»
Già un altro attacco? Ma quanto si riprendevano velocemente gli Ottenebrati?
«Questo significa che non ci daranno rinforzi?»
Isabelle scosse la testa. «Anzi, noi in teoria dovremmo andare a combattere con loro a Roma.»
«In teoria. E in pratica?»
«Dobbiamo aiutare i rappresentanti dei Nascosti. Non possiamo lasciarli in mano a Sebastian, e avremo bisogno di loro in battaglia. Dobbiamo andare alla Corte Seelie, adesso», decise Jace.
«Ma siamo solo in tre! Le fatine sono... non lo so nemmeno quante! Centinaia? Migliaia?»
«Non è la prima volta che ci andiamo. Se hai paura puoi sempre restare qui.»
«Io non-»
«Jace. Sei sicuro che sia la cosa migliore da fare? Non stai decidendo così solo per poter trovare l'antidoto per Clary?»
«Sì Isabelle, sono sicuro. Non sappiamo cosa stiano facendo a Jocelyn, Magnus e gli altri in questo momento.»
La fissò negli occhi e seppe che stavano pensando la stessa cosa. Se Alec si fosse risvegliato e non avesse trovato Magnus...
«Va bene allora, armiamoci e partiamo subito.»

Ciao ragazzi, non so se mi seguite ancora, mancano pochi capitoli alla fine, fatemi sapere se volete che continui.

Shadowhunters - Don't you remember?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora