Progress

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“You cannot lose if you do not play, but neither can you win.”

«Solo io ho l'impressione che sia stato... troppo facile?» chiese Simon non appena ebbero lasciato la Corte Seelie e raccontato quello che era accaduto da quando erano stati rapiti agli altri, che erano indeboliti e intontiti dalle droghe che le Seelie avevano usato per tenerli addormentati ma illesi.
«Troppo facile? Abbiamo appena perso l'unica arma che avevamo contro Sebastian!» esclamò Isabelle con rabbia.
«D'accordo, ma sarebbe potuta andare molto peggio, considerato che eravamo così pochi in territorio nemico. Avrebbero potuto, non so, catturare anche noi. E poi, Jace non sapeva neanche come utilizzarlo, il Fuoco Celeste, quindi non è stata questa gran perdita, voglio dire...»
Ad un'occhiataccia di Isabelle, il vampiro decise di tacere. Jocelyn e Luke si erano appoggiati al muro per riposare, mentre Raphael si riordinava i capelli e Magnus controllava di avere ancora tutti i suoi oggetti magici con sé.
«No, Isabelle, ha ragione», disse improvvisamente Jace, che era rimasto in silenzio, apparentemente immerso nei suoi pensieri, durante tutto il viaggio di ritorno. «È stato troppo facile. Era come se ci volessero lì per qualche motivo.»
Isabelle ripensò al sorriso compiaciuto che aveva avuto la Regina quando li aveva lasciati andare.
«E credo anche di sapere perché», continuò Jace. «L'ultima cosa che la Regina mi ha detto è stata di tornare a casa. Io penso che intendesse la tenuta Morgenstern di Valentine. Sebastian e Clary potrebbero essere lì.»
«È una trappola», disse immediatamente Magnus.
«Lo so», replicò Jace con forza. «Ma non abbiamo altre opzioni o indizi. Abbiamo cercato ovunque, e se c'è qualcuno che può sapere dove siano è la Regina.»
«Forse vuole solo attirarci lì per farci uccidere dagli Ottenebrati», ragionò Isabelle.
«Esattamente. La cosa più sensata da fare ora è tornare a Idris e poi recarci alla tenuta Morgenstern con dei rinforzi», disse Magnus, preparandosi a creare un portale.
«Andate, se volete, io non ho intenzione di perdere altro tempo. Sebastian potrebbe decidere da un momento all'altro di spostarsi di nuovo, e chissà quando scopriremmo la sua nuova posizione. Io andrò immediatamente, non starò ad aspettare le decisioni del Conclave.»
«Jace, se vai ti farai ammazzare!»
«Ascolta, se Sebastian è davvero d'accordo con la Regina, significa che vuole che io vada da lui. Se non mi vedrà arrivare, sospetterà che abbiamo radunato un esercito e se ne andrà».
«Ma–»
«Io vengo con te.» Isabelle fu interrotta dalla voce autoritaria di Jocelyn, che fece un passo avanti e lo squadrò sfidandolo a contraddirla, nonostante fosse evidente che la magia delle Seelie la aveva estenuata e facesse fatica perfino a reggersi in piedi.
«Non se ne parla», disse subito Luke, avvicinandosi per sostenerla, ma Jocelyn si scostò.
«È mia figlia, Luke.»
«Jocelyn, sii ragionevole,» si intromise Magnus. «Persino io, con i miei poteri, mi sento estremamente spossato, sarà già tanto se riuscirò ad aprire un portale per tutti noi. So bene che sei preoccupata per tua figlia, credimi, ma in questo momento non potresti esserle di alcun aiuto, non riusciresti nemmeno a combattere. Lascia che riporti te, Luke e Raphael a Idris, da lì potremo essere molto più utili avvertendo i Nephilim e i Nascosti.»
Jocelyn stava per ribattere, ma improvvisamente la vista le si cominciò ad annebbiare e fu costretta a farsi sorreggere da Luke, che però appariva altrettanto indebolito. Dopo che le ci volle qualche secondo per riprendersi, Jace la anticipò.
«Farò tutto il possibile per salvarla, Jocelyn, te lo prometto. Se ti succedesse qualcosa, Clary non me lo perdonerebbe mai.»
La Nephilim tacque per qualche secondo, e infine annuì, nonostante questo sembrasse costarle immensamente.
«Riportala a casa Jace, ti prego.»
«Lo farò.»
«Jace–»
«Isabelle, ormai ho preso la mia decisione, puoi scegliere se venire con me o andare con Magnus, ma io non cambierò idea.»
La Shadowhunter inarcò un sopracciglio.
«Prima che mi interrompessi, stavo per dirti che se sei davvero deciso a rischiare ancora una volta l'osso del collo, allora stai pur certo che non lo farai da solo. Idiota.»
Jace sorrise facendo un cenno d'assenso, poi si voltò verso Simon.
«E tu?»
«So che ci tieni alla tua immagine da eroe solitario, ma è della mia migliore amica che stiamo parlando. Ovvio che verrò», sbuffò Simon.
«Immagino che allora dovrò sopportarti. Prepariamoci a partire subito allora.»

Mentre Jace si riempiva di rune e Simon salutava Jocelyn e Raphael, Isabelle si avvicinò a Magnus.
«Passerai a controllare che mio fratello stia bene? Ancora non si era ripreso quando abbiamo lasciato Idris.»
Il volto di Magnus era segnato dalla stanchezza, ma il breve sorriso che le rivolse era sincero.
«Non c'era neanche bisogno che me lo chiedessi, cara Isabelle. Stai tranquilla, avvertiremo insieme i Nephilim e i Nascosti perché vi mandino immediatamente rinforzi e lo raggiungerò subito dopo.»
In quel momento, Jace rimise a posto il proprio stilo e si rialzò in piedi. «Bene allora, siamo pronti. Magnus? Avremo bisogno di un portale.»

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 19, 2020 ⏰

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