Don't you remember?

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"Dietro ogni cosa squisita c'è sempre qualcosa di tragico„

«Cosa facciamo stasera, Jonathan?»

Clary, seduta a gambe incrociate sull'erba di Central Park a pochi centimetri dal fratello, stava tirando fuori dalla borsa il suo adorato blocco da disegno, che portava sempre con sé. Jonathan, dal canto suo, era beatamente sdraiato per terra ad occhi chiusi e si stava godendo il sole estivo.

«Che ne dici di andare in discoteca? Ho sentito molto parlare di una chiamata 'Pandemonium' dove spesso si radunano i demoni... potremmo spassarcela un po', ballare e poi andare a caccia.»

Clary lo sapeva bene, suo fratello era un ottimo Shadowhunter, forse il migliore della sua età, e non perdeva occasione per far fuori qualche demone ogni volta che poteva.

«Mh... Veramente oggi non ne ho molta voglia, pensavo a qualcosa di più tranquillo.»

Aprì il blocco da disegno e iniziò ad abbozzare un volto, il volto di uno Shadowhunter con delle ali dorate che aveva disegnato più volte e che una notte aveva persino sognato. Non sapeva da dove le venisse quell'immagine, eppure ultimamente era sempre lì, nel retro della sua mente.

«Ad esempio? Rimanere nel letto a leggere un libro e bere cioccolata calda? Come una vecchietta?» la prese in giro bonariamente Jonathan.

«Perché no? Anche se temo che questa non sia proprio la stagione più adatta per la cioccolata calda.»

Jonathan, probabilmente stufo dei suoi vaneggiamenti, alzò gli occhi al cielo e poi li richiuse per tornare a riposarsi in santa pace, mentre Clary continuò a disegnare.

«Credi che i mondani si accorgeranno mai della realtà nascosta che li circonda?» chiese ancora Clary. Era una domanda che si poneva spesso. Le cose sarebbero state molto diverse se i mondani fossero venuti a conoscenza dell'esistenza dei demoni e di coloro che li proteggevano da essi.

«Forse, ma non credi siano più felici vivendo senza il peso di temere tutto il tempo che la morte sia dietro l'angolo?»

«Immagino tu abbia ragione,» sospirò Clary mentre finiva di sfumare con le dita i capelli e le ali del ragazzo che aveva disegnato.

«Ma certo che ce l'ho.» Jonathan si girò sorridente su un fianco e le diede un bacio sulla fronte. Clary rise divertita e poi iniziò a rimettere a posto il blocco e la matita.

«Che stavi disegnando?»

«Niente di che, è solo qualcosa che ho in testa da alcuni giorni.» Riaprì il blocco da disegno che aveva chiuso e mostrò lo schizzo a suo fratello.

«È un bel disegno» commentò Jonathan senza alcuna inflessione nella voce. «Facciamo una passeggiata?»

Clary annuì e si alzò, seguita dal fratello. La tracolla della borsa le scivolò giù dal braccio. Jonathan gliela rimise a posto e le sue dita indugiarono sulla pelle nuda della spalla.

Camminarono per un po' per il grande parco, finché, dato che si stava facendo tardi, decisero di tornare a casa, nell'appartamento in cima a uno dei grattacieli della Uptown di Manhattan che anni prima avevano comprato i loro genitori, prima di morire durante la lotta contro un demone superiore. Secondo Jonathan la morte dei loro genitori era stata causata dal Conclave, che aveva deciso di non mandare rinforzi nonostante fosse stata avvertita una fortissima presenza demoniaca. Perciò, dopo aver ottenuto il permesso di abitare con lei nella vecchia casa dei genitori, suo fratello aveva deciso di tagliare i rapporti con il Conclave e con gli altri Istituti, evitando tutti gli altri Shadowhunters. E, per lo stesso motivo, non erano mai andati a Idris, anche se Clary avrebbe tanto voluto vederla, dato che in tutti i libri che aveva letto era descritta come una città stupenda e unica nel suo genere.

Shadowhunters - Don't you remember?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora