Jungkook's POV
Erano passati un paio di giorni dal suo ultimo mental breakdown, si era ripreso in fretta anche grazie al periodo frenetico dato da continui spostamenti, prove, concerti, interviste.
Jungkook aveva riflettuto molto sui sentimenti che provava per Taehyung, ne aveva parlato ancora con Namjoon e si era lasciato convincere dal fatto che le cose tra loro due stessero cambiando.
Venne a scoprire che quel giorno, dopo che era scappato, Taehyung aveva provato a chiamarlo e gli aveva scritto più volte. Jungkook in quel momento però stava troppo male da non ricordarsi neanche dell'esistenza del suo telefono, finendo per leggere i messaggi solo poco prima dell'ora di cena. In seguito aveva anche scoperto che Taehyung era rimasto in hotel tutto il giorno. Avrebbe potuto uscire con qualsiasi altro membro o anche da solo ma no, il biondo aveva scritto solo al maknae e non potendo uscire con lui, allora aveva deciso di non uscire affatto. E fu quell'ennesimo piccolo gesto che aveva convinto Jungkook a non demordere, a non rinunciare ai suoi sentimenti per il maggiore. Non voleva perdere quello che erano e quello che avrebbero potuto diventare.
Ormai DNA sembrava essere diventata la loro canzone, non seguivano più la coreografia quando cantavano la loro strofa e molti fan avevano cominciato ad accorgersene. Per non parlare poi delle esibizioni di Anpanman. Jungkook aveva cominciato ad infastidire Taehyung per scherzo all'inizio della canzone ma man mano che andavano avanti con i concerti era diventata sempre di più una loro abitudine, un'altra di quelle cose che condividevano solo loro due. La prima volta Jungkook l'aveva semplicemente abbracciato da dietro, facendogli il solletico sulla pancia, la seconda volta l'aveva fatto stare in equilibrio sulle sue spalle, la terza volta si era posizionato di fronte al biondo quando era tutto buio così, appena si erano riaccese le luci, la prima cosa che Taehyung aveva visto era stato il viso del minore a pochi centimetri dal proprio. A fine concerto, Jungkook si era sentito dire che "è stato bellissimo aver avuto il tuo viso così vicino al mio prima di cominciare a cantare Anpanman, mi stavi distraendo Jungkook-ah!" e al minore si era sciolto il cuore. La volta successiva il biondo aveva deciso di vendicarsi e dopo aver cantato la sua intro, gli aveva preso il polso impedendogli di posizionarsi correttamente per ballare la coreografia. Avevano ballato con le mani semi intrecciate per quasi tutta la prima strofa e Jungkook si era sentito immensamente felice per un gesto così puro e innocente ma che per lui era stato oro colato.
Aveva scelto l'opzione di farlo innamorare.
Ci voleva provare con tutto sé stesso, aveva pensato di mettere in campo tutte le sue carte usando tutta l'energia che aveva in corpo e alla fine, solo alla fine di qualsiasi tipo di possibilità, se il maggiore ancora non avesse ricambiato i suoi sentimenti, avrebbe lasciato perdere. Per ora però voleva impegnarsi perché se lo meritava, Taehyung meritava di essere amato da Jungkook e viceversa. Entrambi si meritavano di essere felicità e luce l'uno per l'altro.
Nel corso delle giornate dovettero tenere numerose interviste ma una in particolare era stata significativa per Jungkook. Si era svolta nella suite di uno dei tanti hotel, cinque di loro erano riusciti a stare comodamente seduti sul divano posizionato al centro della stanza mentre Jungkook e Hoseok avevano optato per accomodarsi su dei cuscini a terra, per poter rientrare tutti nell'inquadratura della telecamera. Ovviamente il maknae aveva volontariamente deciso di appoggiarsi in mezzo alle gambe di Taehyung, tenute divaricate a posta per farlo stare comodo con la schiena. Dopotutto aveva intenzione di provarci con lui in ogni modo e in qualsiasi momento o no? Namjoon era particolarmente divertito da questa situazione, spesso Jungkook l'aveva beccato a ridere sotto i baffi ma altrettante volte lo guardava annuendo come se stesse procedendo nella direzione corretta e lui si fidava ciecamente del suo hyung.
Le domande era state prevalentemente incentrate sul tour e sul loro rapporto con i fan.
"Vi metteresti mai con un/una fan?"
E mentre Taehyung rispondeva prontamente di no, Jungkook colse l'occasione al volo per rispondere "Beh, consideri che tra di noi siamo i primi fan di noi stessi. Per esempio io sono un grande fan di j-hope, HYUNG-" continuò posizionando un braccio intorno alle spalle di Hoseok e avvicinandosi di più a lui "-ti metteresti col tuo più grande fan, che sarei io?". Hoseok scoppiò a ridere per poi rispondere "perché no? Dopotutto tu sei il golden maknae, non potrei mai dirti di no!" E dopo aver appoggiato la fronte sulla guancia dello hyung, aver riso tra di loro e aver fatto ridere gli altri, tornò alla sua posizione originale. Allargò le gambe di Taehyung con le spalle, appoggiò la testa sul cavallo dei suoi pantaloni e alzò lo sguardo verso di lui. Non appena i loro occhi si incrociarono notò una luce diversa, un'espressione nera, dura, rigida. Sembrava quasi...gelosia? In un attimo il biondo si spostò, allontanando Jungkook e accavallando le gambe come per impedirgli l'accesso. Il maknae aveva centrato il suo obiettivo anche se ora temeva che il maggiore lo avrebbe ignorato per un bel po'.
Questa intolleranza durò poco. L'intervistatrice chiese di ringraziare per un qualsiasi motivo un membro più piccolo di ognuno di loro. Jungkook rimase per ultimo, l'intervistatrice gli disse che essendo il più giovane poteva rivolgersi a chiunque volesse e, dopo che Hoseok lo aveva ringraziato di aver totalmente eliminato dal suo carattere la parte egoista ed egocentrica del 2013, lui decise di ringraziare Taehyung.
"Io vorrei ringraziare...V-hyung. Perché se sono qua oggi e se ho potuto diventare la persona che sono oggi, è merito suo. Ovviamente anche gli altri mi sono stati vicini sempre. Lui lo sa, glielo dico spesso ma altrettanto spesso mi piace ricordarglielo."
Si girò verso il maggiore e in un secondo pensò che non si sarebbe mai potuto dimenticare il sorriso che gli sfoggio il biondo, mentre gli passava una mano tra i capelli e sulla nuca affermando: "Jungkook-AH mi metti in imbarazzo così!".
Ma il culmine lo raggiunsero quando l'intervistatrice gli propose un gioco. A seguito di alcune domande avrebbero dovuto alzare un foglio con il nome del membro che nella maggior parte dei casi avrebbe fatto o detto determinate cose o azioni. Alla domanda "E' il tuo ultimo giorno sulla Terra prima che questa esploda con quale membro vorresti passare l'intera tua ultima giornata?", Jungkook e Taehyung si scelsero a vicenda e furono gli unici due. Alla reazione esagerata di Jimin per non essere stato scelto dal suo migliore amico, Taehyung prese la mano del minore, gli baciò dolcemente le nocche facendolo rabbrividire e gli disse "Jungkookie voglio passare il mio ultimo giorno di vita con te."
Scoppiarono tutti a ridere per il tono scherzoso che utilizzò ma nel profondo Jungkook si disse che era veramente strano per una persona che non ci tiene passare dalla gelosia alla gioia solo grazie ad un paio di battute e frase dette senza darci troppo peso.
Namjoon fece l'occhiolino a Jungkook, segno che anche in quell'occasione aveva segnato il suo goal. Ancora una volta era riuscito ad avvicinarsi un po' di più al cuore di Taehyung.
Angolo autrice:
Non so scrivere i capitoli ponte, chiedo umilmente perdono. So che è corto però non sono stata in grado di fare di meglio. Il prossimo capitolo sarà decisamente più lungo e succederanno cose. Si insomma il tutto sarà ambientato il giorno del compleanno di Namjoon e (SPOILER ALLERT) cosa mai può accadere durante una festa di compleanno?😇
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You're my light │ taekook
FanfictionJeon Jungkook è un ragazzo di 21 anni, membro del gruppo musicale sudcoreano BTS. In soli 5 anni di carriera ha calcato i più grandi palchi di tutto il mondo e si è potuto permettere di viaggiare, conoscere molte altre persone famose, comprarsi vest...