Taehyung's POV
Quella notte non dormì così come le successive. Il mal di gola migliorava di giorno in giorno mentre l'umore di Taehyung peggiorava di ora in ora. Non riusciva a prendere sonno a causa di tutti i pensieri che aveva in testa, si addormentava ed era costretto ad alzarsi presto, mangiava poco, parlava ancora di meno con gli altri. Si limitava a salire sul palco, metteva su la maschera di V membro dei BTS, cantava, si comportava come sempre per non far sospettare niente ai fan ma quando si spegnevano le luci, tornava ad essere silenzioso e taciturno. Gli altri aveva provato a parlargli, il manager e i membri dello staff anche ci avevano provato, Jungkook aveva fatto un tentativo ma senza alcun risultato.
Le uniche ore positive per Taehyung erano quelle passate sul palco in compagnia dei fan che non la smettevano un secondo di sorprenderlo e quando aveva i giorni liberi e poteva uscire per esplorare, per fotografare, per scrivere, per vivere e lasciare tutto quel grigiore che gli circondava il cuore e la testa nella stanza d'hotel. Usciva Taehyung per riempirsi la testa di rumori, traffico, parole, treni sulle rotaie, metropolitane che frenano, clacson, biciclette, voci delle guide dei musei, scatto della macchina fotografica. Di giorno non voleva pensare ma la notte doveva fare i conti con sé stesso e ogni notte diventava sempre peggio. Stava per raggiungere il limite di sopportazione ma non sapeva come uscirne. Sapeva che avrebbe dovuto parlarne con qualcuno ma con chi? Con Jimin? Con Namjoon? Con...Jungkook? No. Non ce l'avrebbe fatta.
Erano passati 10 giorni da quella sera e ora si trovava su un aereo, l'ennesimo, che lo stava riportando in Corea. Lo aspettavano 15 ore di volo e Taehyung sapeva benissimo che non sarebbe riuscito a dormire e che il fuso orario l'avrebbe ucciso.
Si attaccò la musica, girò la testa verso il finestrino e lasciò che tutti i pensieri che gli affollavano la mente, si svuotassero nella parte più conscia del suo essere.
Partì dalla domanda che gli era stata rivolta da Jimin.
"Cosa sta succedendo tra te e Jungkook?"
Era successo che erano stati vicinissimi al baciarsi. Taehyung aveva toccato la pelle del maknae e avrebbe voluto spogliarlo e baciargli e succhiargli e mordergli ogni parte del corpo.
Era successo che Jungkook l'aveva fatto eccitare, l'aveva fatto ansimare di piacere e Dio solo sa quanto aveva odiato Jimin per averli interrotti perché ora era consapevole che non si sarebbero fermati, avrebbe lasciato cadere ogni autocontrollo, si sarebbe messo completamente a disposizione del più piccolo senza se e senza ma.
E ancora prima era successo che Taehyung aveva sentito un irrefrenabile bisogno di coccolare e prendersi cura di Jungkook quando era stato male e anche in quella occasione aveva preferito dormire nello stesso letto e svegliarsi abbracciato al castano, era stata una delle migliori sensazioni che avesse mai provato.
Era successo che aveva dovuto allontanarsi velocemente durante le riprese dell'episodio del run bts perché se fosse rimasto a quella distanza ravvicinata un secondo in più, sarebbe semplicemente saltato addosso al più piccolo.
Era successo che aveva cominciato a pensare a quanto fosse bello Jungkook, quando i suoi lineamenti lo facessero impazzire, quanto quel sorriso gli facesse sciogliere il cuore. E Jungkook era bellissimo truccato, struccato, appena sveglio, stanco, sorridente, con i capelli lisci, con i capelli ricci che gli ricadevano sugli occhi, era perfetto mentre ballava, mentre camminava, mentre mangiava. Jungkook aveva una voce donatagli da Dio sennò non si poteva spiegare come facesse a sembrare un angelo ogni volta che apriva bocca. Oh, e soffermiamoci sulla sua bocca. Solo una volta Taehyung aveva avuto modo di toccare le sue labbra, mentre dormiva ne aveva tracciato i contorni e ogni qual volta ci ripensava, gli prudevano le mani perché avrebbe voluto di più.
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You're my light │ taekook
FanfictionJeon Jungkook è un ragazzo di 21 anni, membro del gruppo musicale sudcoreano BTS. In soli 5 anni di carriera ha calcato i più grandi palchi di tutto il mondo e si è potuto permettere di viaggiare, conoscere molte altre persone famose, comprarsi vest...