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Changbin pov's
"Quindi si deve dividere per 5, giusto?"

Era LA SETTIMA VOLTA CHE GLIELO RISPIEGAVO!

"NO, SI DIVIDE PER D.U.E E POI SI CALCOLA LA SUA RADICE." cominciavo a perderci la speranza, era così divertente ascoltare una spiegazione?
Perché altrimenti non capisco il motivo che diverte tanto codesto asino.

"Changbin calmati, questo argomento l'ho imparato quando tu forse avevi ancora otto anni, si divide per due poi per quindici e si calcola la radice che sarebbe 4,6416 il risultato a questo punto è 64, 6 dimezzato. Ovviamente." forse non era tanto asino...

"Perché continuavi a sbagliare allora?" Eravamo in sala studio da più di tre ore, avevamo fatto solo letteratura e algebra, mancavano come massimo altre quattro materie da completare.

"È divertente quando ti arrabbi." CREDO CHE QUALCOSA DI ALTRETTANTO DIVERTENTE SARÀ STACCARGLI LA LINGUA!

"Vedi di finire quegli esercizi, io comincio a fare filosofia." l'unica cosa buona in lui era il fatto che obeddisse a tutto quello che gli dicevi di fare.

"Credevo non fossi il tipo che studia, non avevi detto di saper solo copiare?" ...

"Beh...goditi questo momento perché sarà la prima e ultima volta che mi vedrai con un libro aperto." in confronto lui era un topo di biblioteca, io avevo voti alti solo perché la mia famiglia voleva questo tutto qui.

"Ehm, hey scusami. Lee Felix, giusto? Potrei avere un attimo la tua attenzione?"

Un ragazzo dai capelli leggermente marroni quasi biondi, occhi color cristallo e vestito con jeans e camicia a righe si avvicinò a noi dopo essere apparso dal nulla.

"Che cosa ho fatto?" Disse Felix guardando Mr. Bel Visino.

"Non hai combinato niente tranquillo, volevo solo parlarti di una cosa molto importante. Tu sei l'unico in grado di farmi battere il cuore così forte da far male, ogni volta che ti vedevo non potevo fare a meno di amarti sempre di più, ogni tuo movimento, ogni tua parola, ogni tuo sorriso, era come un infuso che prendevo per vivere. Mi sono innamorato di te da subito, ho cercato per anni qualcuno con i tuoi stessi particolari ma nessuno era così e quando ti ho visto, ho sentito un'emozione nuov-" lo interruppi.

"È fidanzato." perché doveva darsi false speranze? Meglio dirglielo prima che ci rimanga maggiormente male, no?

"E tu chi saresti?" Mi chiese guardandomi come se fossi il suo peggior rivale.

"Questi non sono affari tuoi. Rimane il fatto che non sarà mai tuo, mi dispiace vai a fare il poeta da qualche altra parte." finito di parlare gli sorrisi in modo sincero, se ne andò subito ma non prima di aver lasciato un biglietto tra le mani di Felix.

"Non credi di essere stato troppo crudele nei suoi confronti? È stato dolce e poi, chissà quante volte ha dovuto ripetersi il discorso." mi alzai andandogli vicino.

"Che c'è scritto?" Chiesi guardando il pezzo di carta ancora tra le sue mani.

"Non ti interessa." mi rispose sorridendo.

"Non fare il bambino. Che c'è scritto?" Continuai con espressione seria.

"Non credi rientri nella mia privacy? E anche nella sua?" Perché stava dando così importanza ad un bigliettino lasciatogli da un falso bad-boy che si credeva chissà che scrittore.

"No, non credo. Fammi leggere." tornò a sedersi ignorando la mia 'richiesta'.

"Sto parlando con te non con lo scaffale." mi riavvicinai prendendogli la mano tenente il foglietto.

"Perché sei diventato così improvvisamente geloso?" Ritirò subito il braccio mettendosi poi l'oggetto in tasca.

"Non sono geloso, voglio soltanto sapere cosa ti ha scritto. Non mi fido di gente come lui." Tipi che si atteggiavano in quel modo mi facevano pensare ai classici tradimenti per la prima persona che ti passa davanti.

"Nel mio mondo questo è essere geloso, non so magari tu non ne eri a conoscenza e comunque, mi ha solo consegnato un semplice biglietto, si è dichiarato cosa vuoi che ci sia scritto?"

Certo eravamo in un luogo pubblico ma questo non ci vietó di cominciare un litigio ed il bello era che nessuno dei due se ne era accorto.

"So cos'è la gelosia, e questo non lo è. Se è solo un semplice biglietto allora fammelo leggere." dissi guardandolo negli occhi.

"Se io non voglio fartelo leggere? Non credo che tu sia qualcuno di  talmente speciale da poter farti gli affari miei." a volte mi faceva proprio innervosire.

"Va bene ma ricordati una cosa. Se ho interrotto quel tipo prima che dicesse altro è perché sapevo come sarebbe andata a finire, sei troppo gentile e non sai dire di no, ci avresti provato e lui se la sarebbe presa con te, avresti sofferto e io non ti avrei consolato." l'avevo fatto piangere ma nonostante questo la rabbia aveva avuto la meglio.

"Smetti di piangere come un neonato, non credi di essere grande? Finisciti quegli esercizi da solo, io me ne vado." finii dicendo per poi riordinare la mia roba e andarmene.

Si può essere tanto infantili a vent'anni? Pensai ricordandomi infine di aver lasciato il telefono in aula.

Mi ritrovai così a dover rientrare in istituto dopo che mi trovavo già a metà strada, cercai il mio telefono e dopo averlo recuperato feci per ri-uscire ma venni chiamato da una bidella.

"Ragazzo, questa te l'ha lasciata il tuo amico prima di andarsene. Quando si è accorto del tuo aggeggio tecnologico mi ha detto che saresti sicuramente tornato a prenderlo e una volta fatto mi ha chiesto di darti questa. Stava piangendo quindi se posso dirlo senza che tu ti offenda, devi essere stato proprio un idiota per farlo reagire in quel modo qualsiasi cosa sia successa." mi consegnò una busta con dentro una lettera e un biglietto.

Mi dispiace di averti fatto arrabbiare, spero che avere queste due cose ti faccia di nuovo felice.  Se tu lo sarai allora lo sarò anch'io.

Felix.

Si preoccupava davvero del mio umore?

(Biglietto del ragazzo lasciato a Felix)

Non so come andranno le cose ma se cambi idea questo è il mio numero

+82 **********
XOXO ♡

Credevo proprio di dovergli parlare.

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