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Changbin pov's

Tu
Senti, volevo chiederti scusa.

Lee Felix
Stupido

Tu
COME?
Tu
Io ti chiedo di perdonarmi e tu mi dai dello stupido?

Lee Felix
È quello che sei. Accetto le tue scuse comunque.

Tu
SENTI
Tu
Va bene mi sto zitto, non voglio chiedere scusa ancora.

Lee Felix
Sei felice di aver ottenuto quello che volevi?

Lee Felix
Te l'avevo detto che non era niente di che. Geloso.

Tu
Sì sono molto felice. E non sono GELOSO. Tu non sai cosa sia la gelosia.

Lee Felix
So cos'è, e lo so meglio io che tu. Idiota.

Tu
BASTA INSULTARMI! FALLO UN'ALTRA VOLTA E VENGO A PICCHIARTI!

Lee Felix
Non ho paura di una persona alta un metro e una banana. Razza di Hobbit.

Tu
OKAY STO VENENDO A PICCHIARTI.

Gli piaceva così tanto provocarmi?

Non era una bella giornata, faceva parecchio freddo e il cielo dava segni di pioggia o addirittura temporale, ma nonostante questo ero uscito ugualmente e di certo non potevo camminare come una persona normale no, mi ero messo a correre per andare a casa di un ragazzino di due anni mentre quest'ultimo continuava a mandarmi messaggi del tipo quindi non stavi scherzando? O stai davvero venendo a picchiarmi per un piccolo ed innocuo insulto?.

Bussai ripetutamente alla sua porta che poi venne finalmente aperta ma, da sua madre.

"Oh, Changbin! Cosa ci fai qui? È successo qualcosa? Scusa che maleducata, prego entra." come ogni genitore, indossava le vesti da persona buona ed educata in presenza di ospiti.

"Grazie mille signora Lee, non si preoccupi non è successo niente, volevo solo parlare con suo figlio." mi rispose che era in camera sua e che potevo fare come se fossi a casa mia, ringraziai una seconda volta per poi dirigermi verso la stanza del figlio.

Arrivato davanti la sua stanza aspettai qualche secondo per poi aprirla all'improvviso, lo trovai a tenersi il petto con la mano destra per lo spavento e poi vidi il suo telefono a terra evidentemente caduto attimi prima.

"SEI PAZZO? VOLEVI UCCIDERMI PER CASO?" Richiusi la porta alla mie spalle e mi avvicinai maggiormente a lui.

"Ti avevo esplicitamente detto di non insultarmi più. O sbaglio?" Notai una cosa, ogni qualvolta che lo fissavo lui spostava lo sguardo da qualche altra parte.

"Non sbagli. Ma rimane sempre il fatto che sei un nano stupido." ok, questa 'scena' in qualche tipo di film avrebbe dato inizio ad una parte vietata ai minori di diciotto anni.

Vi do più dettagli, lui era sdraiato sul suo letto e io avevo messo le braccia ai lati della sua testa come per 'bloccarlo'.

~FLY TO THE SKY~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora