Love Forever

Tre

Quella sera Marco non riusciva a concentrarsi sullo studio, la sua mente era totalmente da un'altra parte.
Non riuscendo a combinare niente e a trovare pace, si alzò ed uscì dalla sua stanza.
La casa era avvolta in un piacevole silenzio, tutti dormivano e piano piano senza far rumore uscì di casa.
Iniziò a salire le scale e si diresse nella terrazza del suo attico.
Quello era l' unico posto in cui poteva stare tranquillo e pensare, e da lassù poteva ammirare un bel panorama.
Con lo sguardo tentò di farsi strada attraverso il buio per vedere la pensione in cui si trovava Giulia.
< Questo è il suo nome> penso' mentre la sua sua mente ripercorreva le ore appena trascorse.
Mentre visitavano l'appartamento avevano parlato un po' e Marco aveva scoperto che la ragazza veniva da Roma, che era una musicista, e principalmente si occupava di musiche per fiction.
Era rimasto incantato da quella ragazza mora e dagli occhi castani, ma non gli piaceva cosa rivelava il suo sguardo.
Con il passare del tempo aveva imparato a capire le persone dallo sguardo, ed in quello di Giulia aveva visto tristezza e smarrimemto.
Non sapeva cosa le fosse accaduto, ma d' istinto avrebbe voluto abbracciarla e tenerla stretta a sé .
Si era sforzato molto per non farlo, e l' arrivo di suo padre Francesco lo aveva salvato da quella che sarebbe potuta diventare una situazione imbarazzante.
E poi c'era suo fratello che per tutta la cena non aveva fatto altro che stuzzicarlo.
Per tutto il giorno Marco era stato assente, strano, distratto e dopo quell' incontro Alessandro era convinto che la causa di quel comportamento fosse Giulia.
Cinque anni di differenza dividevano i due fratelli, Alessandro era il maggiore.
Conosceva suo fratello molto bene e sapeva quando c'era qualcosa che non andava.
< Ti stai innamorando> gli diceva, ed anche se non voleva ammetterlo neanche con sé stesso, in cuor suo sapeva che aveva ragione.
< Un passo per volta> pensò il ragazzo mentre rientrava per tornare nella sua stanza.
L' indomani Giulia avrebbe preso possesso dell' appartamento, e questo gli riempiva il cuore di gioia.

Era notte fonda quando Giulia si svegliò in preda al panico, dopo aver fatto un brutto sogno.
Sentiva il cuore batterle forte, il suo respiro era affannoso, e rimase distesa al buio tentando di calmarsi.
Da molto tempo la notte non riusciva a dormire e quando si addormentava le capitava di avere dei brutti sogni.
Solamente quando si calmo' si alzo ed usci nel terrazzino della sua stanza respirando l' aria fresca della notte.
<Chissà se riuscirò a dimenticare> pensò mentre in lontananza la luce del faro illuminava il mare.
< A piccoli passi e con pazienza ce la farai> le sembrava di sentire la voce di suo fratello Daniele.
Pensando a lui le venne da sorridere, ancora non gli aveva detto niente di quello che aveva fatto, e sicuramente se lo avesse saputo ne sarebbe rimasto sorpreso.
Ormai aveva preso la sua decisione: Pedaso sarebbe diventata la sua città, il suo rifugio e a Roma sarebbe ritornata il meno possibile.
La famiglia che le aveva affittato l'appartamento era simpatica, e sperava di andare daccordo con loro.
E poi c'era Marco, con il quale nel poco tempo che erano stati insieme, si era trovata bene.
Era un ragazzo gentile e premuroso, e dopo essersi accordata con suo padre per la casa l' aveva riaccompagnata alla pensione.
Durante il breve tragitto le aveva raccontato che era uno studente universitario ed era prossimo alla laurea.
Sentiva in lui qualcosa di speciale, ed anche se lo conosceva da pochissimo tempo la sua presenza la faceva sentire bene.
Ormai, la notte stava lasciando il posto ad un nuovo giorno, e Giulia rientrando in stanza vide le sue valige pronte.
Ancora poche ore e avrebbe lasciato la pensione, ed in cuor suo sperava che quello fosse il primo passo verso una nuova vita.