Quattro

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Dei tiepidi raggi di sole entravano nella stanza, e Giulia dormiva profondamente.
Fu svegliata solamente dall' abbaiare di Billy, il bull dog di Maria.
Stiracchiandosi si sedette sul letto, ed in quel momento il cellulare vibro'; lo prese e vide che era un messaggio di suo fratello Nardo.
< Gioia mia, come stai? Presto verrò a trovarti>.
A quel messaggio Giulia sorrise.
La ragazza era molto legata ai suoi fratelli, e Nardo per lei era speciale.
Nonostante i suoi numerosi impegni, le era sempre accanto, pronto a sostenerla e a darle dei buoni consigli.
Quando Daniele le aveva consigliato di staccare per un po', Nardo gli aveva dato il suo appoggio, indicandole quel paesino delle Marche.
Ma nessuno dei due fratelli sapeva cosa aveva intenzione di fare, ed era arrivato il momento di confidarsi.
Sospirò, e scorrendo la rubrica fece partire la telefonata.
Attese un momento, e poi sentì la sua voce.
" Gioia mia!" esordì Nardo.
" Fratellone, ti devo parlare" disse Giulia con tono serio.
" È successo qualcosa?"
Nella voce di Nardo percepi una sfumatura di preoccupazione, e immediatamente lo tranquillizzo'.
Inevitabilmente fu una telefonata lunga dove la ragazza gli raccontò tutto quello che era successo il giorno prima.
Suo fratello l'ascoltò attentamente, e quando Giulia ebbe finito il suo racconto rimase un momento in silenzio, ma poi disse:
" Matteo si è comportato da gran bastardo, e sinceramente se lo avessi tra le mani non so che gli farei. Ma ora l'importante è che tu, gioia mia, lo dimentichi il più in fretta possibile, e se questa tua decisione servirà ad aiutarti io sono con te. Segui il tuo cuore, ti voglio bene".
" Anch'io ti voglio bene" sussuro' Giulia.
" Ci vediamo presto" concluse Nardo mandandole un bacio.
La ragazza ricambio' il bacio e riattacco'.
Guardò il cielo limpido, ed in quel momento dopo molto tempo si sentì bene e capì di aver preso la decisione giusta.



Quella domenica mattina, Marco si svegliò quando il sole era gia' alto.
Ancora mezzo addormentato controllo' la sveglia e vide che erano le 9,00 passate.
"Cazzo!" esclamò mentre si andava a vestire in fretta.
Nonostante fosse un giorno di riposo si era ripromesso di andare a prendere Giulia e di accompagnarla nella nuova casa.
Uscì dalla sua stanza e si recò in cucina dove trovò sua madre intenta a preparare la colazione. La salutò dandole un bacio sulla guancia, e la donna ricambio' il saluto.
Marco e sua madre Mery erano molto legati, ed il ragazzo assomigliava in tutto e per tutto a lei.
"Dove stai andando così presto?" chiese Mery.
Il ragazzo esitò un momento ma poi decise di dirle la verità; sapeva che sua madre non gli avrebbe fatto domande.
"Vado a prendere Giulia" rispose semplicemente.
Mery sorrise: la sera precedente le avevano parlato molto bene di quella ragazza, ed ora era curiosa di conoscerla.
" Ti ricordi che oggi siamo invitati a pranzo dai futuri suoceri di tuo fratello?" domandò Mery cambiando argomento.
"Sì, ma non vengo" rispose Marco mentre beveva il caffè.
"E cosa gli racconto a tuo padre?"
"Digli che sono stanco e che ho bisogno di stare un po' da solo" concluse il ragazzo.
" Lo sai che non mi piace raccontare bugie" replicò con un tono di rimprovero.
" Diciamo che non è una bugia, ma una mezza verità" concluse Marco con un sorriso.
Mery sospirò ma non disse nulla, suo figlio era furbo e sapeva come prenderla.
Si limitò a seguirlo con lo sguardo mentre la salutava, prendeva le chiavi della macchina ed usciva di casa.
Sentì i suoi passi lungo le scale e il portone che si apriva e richideva.
Andò alla finestra: lo vide salire in macchina e partire.

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