Quattordici

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Mery e Marco in poco tempo avevano preparato un menù semplice, ed ora il ragazzo  aveva qualche minuto per sé.
Chiuso nella sua stanza con la scusa di cambiarsi, si era disteso sul letto e aveva ripensato a quello che era accaduto poco prima.
Sentiva ancora la mano di Giulia sulla sua, e avvertiva quel senso di pace e di benessere che aveva perduto.
Se non fosse stato per quella macchina non sapeva cosa sarebbe accaduto, ma di una cosa era certo: era innamorato di Giulia e voleva passare il resto della sua vita con lei.
Purtroppo però le cose non erano semplici, e le domande invadevano la sua mente.
< Avrebbe ricambiato il suo amore?  Se si fosse dichiarato, lei cosa avrebbe fatto? Sarebbe scappata via e non sarebbe più tornata?>
Non sapeva darsi pace, ma doveva assolutamente  correre il rischio.
Sapeva benissimo che certe delusioni non passano in fretta, soprattutto quelle amorose.
Era disposto ad aspettarla per tutto il tempo che le serviva se fosse stato necessario.
Per il momento l' unica soluzione era partire, sperando che, così facendo, Giulia avrebbe sentito la sua mancanza.
Suo padre con qualche perplessità aveva acconsentito alla sua partenza, ed il ragazzo aveva deciso che se ne sarebbe andato nel giro di alcuni  giorni.
Delle voci  provenienti dal corridoio lo distolsero dai suoi pensieri, e capì che   Giulia e i suoi fratelli erano arrivati.







Il pranzo fu molto piacevole e gradito da tutti.
Le girelle alle salsine, le tartine e i rotoli al salmone, alla mousse di tonno e alla mousse di prosciutto cotto di Marco furono molto apprezzati, così come le lasagne ai funghi , e l' agnello al forno con contorno di patate di Mery.
Ma i bignè di Giulia andarono letteralmente a ruba e anche la nocciotella aveva fatto la sua bella figura.
Tutto questo fu accompagnato dal vino che avevao portato Nardo e Daniele,  dalla  buona compagnia e dall' accoglienza che i padroni di casa seppero dare ai loro ospiti.
Era ormai pomeriggio inoltrato, quando i ragazzi per smaltire quell' abbuffata andarono a fare una passeggiata in riva al mare.
Nardo con la pancia bella piena, era rimasto un po' indietro rispetto agli altri, e pensò che mandare Giulia li a Pedaso era la cosa più giusta da fare.
La guardò raccogliere le conchiglie insieme a Mia, la fidanzata di Alessandro.
Le due ragazze si erano conosciute poche ore prima, ma fin da subito erano andate d' accordo  e avevano legato molto in fretta.
Poco distante vide Marco ed Alessandro parlare tra di loro.
Ripenso' alle parole che aveva detto Marco un paio di giorni prima:
<Solo così vi renderete conto di quanto sia felice qui>.
E solo in quel momento si rese conto di quanto avesse ragione.
"A cosa stai pensando?" domandò Daniele mentre si avvicinava a suo fratello.
"A Giulia, e a quanto sia felice qui".
Daniele rivolse lo sguardo verso sua sorella, e la  vide con un sorriso raggiante mentre trovava l' ennesima conchiglia.
"È vero, ha trovato delle persone che le vogliono veramente bene".
"Pensi che tra lei e Marco possa nascere qualcosa?"
"Mah, solo il tempo potrà dirlo".
Ci fu un momento di silenzio  poi Nardo disse:
"Ieri ho chiamato Gigante, e gli ho chiesto  di trasportare qui qualcosa per Giulia".
"Cosa?" rispose suo fratello incuriosito.
"Non lo immagini?"
Daniele riflette' un momento e poi annuì dicendo:
"Credo di aver capito, sono sicuro che Giulia ne sarà felicissima".
"Ho la sensazione che non la vedremo più a Roma" annunciò Nardo con un velo di malinconia.
"Già! E se questo dovesse accadere come ci dobbiamo comportare con Fabrizio, papà e mamma?" domandò suo fratello.
"Tranquillo, se è questo quello che vuole me la vedrò io con loro" concluse Nardo.
I due ragazzi non sapevano quale decisione avrebbe preso Giulia, ma una cosa era certa: potevano ripartire tranquilli, sicuri che l' avrebbero lasciata in buone mani.

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