7~rivelazioni~✓

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<Era tutto così buio che non riuscivo a capire dove mi trovassi... Vedevo in fondo ad un corridoio una luce provenire da una porta semiaperta. Non avendo altra scelta mi diressi lì e mi ritrovai in un grande salone. Mi sembrava di essere già stato li...poi capii che era la sala da pranzo del castello, ma non riuscivo a capire perché mi trovassi proprio li?!
Mi osservavo un po' intorno finché non ho incontrato gli occhi dello stesso verde dei miei seduto a capotavola, lo sguardo fisso su di me. Era una scena abbastanza terrificante, lui non si muoveva di un ciglio, non sbatteva mai gli occhi...ma guardava me, come se fosse una statua che casualmente è stata posta in quella posizione, diretta verso di me.
Non so perché, ma ad un certo punto decisi di avvicinarmi un po' e notai che ai piedi della "statua" giaceva il corpo di una donna, senza vita...gli occhi erano aperti, azzurri, i capelli cadevano lunghi e si distendevano sul pavimento su cui era sdraiata...rossi...i suoi capelli erano rossi, identici ai miei.
Ora non ci capisco più nulla. L'altro giorno a pranzo il Re... e poi in sogno questa donna...non capisco cosa mi stia succedendo...>
<Ma...forse...dai su Xavier, è solo un sogno. Ti fai troppe paranoie>
<Se lo dici tu...>
<Dai... fidati di me. E ora andiamo che altrimenti facciamo tardi a scuola! Ci rivediamo a pranzo!>
<D'accordo, a dopo>
Così come fa Jordan, anch'io mi incammino come tutti i giorni verso quel noiosissimo posto.
Oggi proprio non ho voglia né di vedere né di sentire nessuno...vorrei starmene tutto solo, ma so che il mio sogno non si potrà avverare.
Per una volta in tutta la mia vita, sono arrivato in anticipo. Che strano...mai successo...mi è realmente partita la testa.
Decido di non aspettare gli altri ed entro direttamente in classe, poso lo zaino e poi vado alla finestra, per stare un po' in  tranquillità.
Oggi il cielo è nuvoloso, trasmette tristezza, proprio come il mio umore...da una parte mi fa sentire meglio...perché almeno non solo il solo a sentirsi così.
Dopo poco mi rendo conto che fa il suo ingresso anche Heat, ma non ci faccio molto caso e continuo a guardare fuori.
Dei passi sempre più sentiti si avvicinano a me, mi volto e noto lui che si trova affianco a me.
<Heat...buongiorno... c'è qualcosa che non va?>
<Si...e no>
<Dimmi...>
<Ecco volevo chiederti se questo pomeriggio possiamo incontrarci e parlare un po'...magari vengo all'orfanotrofio...Sempre che tu non sia già impegnato ovviamente...>
Mentre finisce di parlare entrambi sentiamo Bella fare il suo ingresso, poi avvicinarsi a me e darmi un bacio. Quando però nota le facce di noi due capisce di doverci lasciare un secondo da soli...
Mi volto nuovamente verso di lui deciso sulla risposta da dargli.
<No tranquillo, per me non ci sono problemi...>
<Okay, allora a questo pomeriggio, passo io da te>
Senza nemmeno darmi il tempo di rispondergli con un "va bene", si allontana e prende posto.
Oramai sono arrivati quasi tutti, quindi decido anch'io di sedermi.
Subito Bella mi sfodera un sorriso con un'espressione che sta a significare: "dimmi tutto!"
Le sorrido anch'io poi inizio a sistemarmi.
<Buongiorno Xavier! Giusto per informazione e non perché io sia una ficcanaso...cosa voleva Heatcliff da te?>
<Ah...niente, non voleva niente, giusto parlarmi.>
<Ah, quindi Heatcliff vuole parlare eh??>
<Esatto>
<D'accordo...sai che non ti credo, ma farò uno sforzo>
Le ore passano veloci per fortuna e si fa subito ora di tornare a casa.
Appena arrivato faccio pranzo, saluto Jordan e vado in camera a fare i compiti visto che questo pomeriggio verrà a farmi visita Heat.
All'improvviso sento qualcuno bussare alla porta, suppongo sia lui. Do il permesso di entrare.
<O Santo Dio, ti pareva che dovevi essere tu a rompere le palle?! Non ti è bastato il monologo che ti ho dovuto fare ieri sera per farti contento?> Urlo davanti alla figura di Jordan.
<Esatto, a proposito del "monologo"> e nel dirlo mima le virgolette <dopo un po' hai iniziato ad impastare le parole fino a renderle incomprensibili, poi hai chiuso gli occhi e ciao, ti sei addormentato. Ti ho lasciato lì a dormire e io sono tornato in camera mia. Comunque non mi interessa sentire tutta tutta la storia, ti risparmio questa fatica. Però mi dai una mano con i compiti?> Cerca di fare una faccia adorabile per convincermi ad aiutarlo, ma ho tante cose da fare, ovvero devo fare solo un tema di presentazione in francese per domani e poi arriverà Heat e dovrò parlare con lui. Quest'ultima cosa meglio non dirla a Jo altrimenti poi non mi lascia più in pace.
<No Jordan, mi dispiace ma sono troppo impegnato con i compiti, altrimenti lo avrei fatto volentieri...chiedi alle tutrici>
<Va bene, come non detto, ci si vede!>
Si chiude la porta alle spalle lasciandomi solo. Per fortuna è un ragazzo molto solare e non se la prende facilmente.
Passo mezz'ora sopra al quaderno di francese, poi sento qualcuno aprire la porta. Ti pareva che Jordan deve sempre rompere?!
Mi giro per vedere chi è e noto Heat sulla soglia della mia camera <Scusami se non ho bussato, posso entrare?>
<Si certo, vieni. Di cosa dovevi parlarmi?>
<Ecco...credo di avere intuito alcune cose, ma prima di parlartene voglio raccontarti la storia dal principio>
<Riguardo cosa?>
<Tu ascolta in silenzio, d'accordo?> Annuisco.
<Diciotto anni fa il Re era sposato con una donna che le era stata affidata in moglie. Come ben sai i membri delle famiglie reali un tempo non sceglievano chi amare. Il problema era che Jhoan, ovvero mio zio, il Re, non la poteva proprio vedere.
La regina era molto acida, perfida, pensava solo al potere, e cosa più importante: non poteva dare al popolo un erede. Aveva lunghi capelli neri e la carnagione olivastra, era magra e alta.
Il Re in quel periodo iniziò a frequentare una delle sue cameriere personali, quella che chiamiamo Madame Cheryl.
Dopo lunghi mesi passati insieme, mio zio decise di farla finita e ingaggiò una truppa di spie per uccidere la Regina.
Ovviamente si dice che sia morta di malattia, ma tutti noi sappiamo che non è così. Ora ti starai chiedendo perché lo stia dicendo proprio a te, ma voglio che continui ad ascoltarmi>
<D'accordo...>
<Dopo la morte della regina, Jhoan continuò a vedersi con Cheryl, fino a quando non decise di rendere la cosa seria, facendola salire di "grado" e renderla non più cameriera ma qualcosa di più importante. Qualche mese dopo la sposò, ma sfortunatamente dopo alcuni giorni dal matrimonio si sentì male e morì.
Il Re rimase solo e soffrì per questa perdita. Te lo assicuro era una bella donna dai lunghi capelli rossi e gli occhi azzurri, non l'ho conosciuta ma l'ho vista in alcune fotografie.>
Quando mi descrive la donna non posso fare altro che pensare alla donna del sogno e mi tornano in mente quelle domande. Chi è lei?
<Poco tempo fa, e tu eri presente, mio zio ci ha annunciato dell'esistenza di un figlio avuto con Cheryl. Tu devi sapere che i figli che nascono da un'altra donna che non sia la regina non possono entrare a corte, a meno che non ci sia una particolare situazione come questa: la mancanza di un erede.
Il bambino è stato dato in adozione in un orfanotrofio, quindi deve essere in città, e, cosa da non tralasciare, porta il cognome di famiglia: Foster.
Ora non so se sia la verità, ma tu somigli tantissimo al Re e Madame Cheryl, e porti il cognome di famiglia, per questo credo che quel bambino sia proprio tu.
Non parlare a nessuno di quello che ti ho appena detto, nemmeno con la tua ragazza, Isabelle Trick. Ti farò sapere se ho novità>
Detto questo si alza e va via lasciandomi con mille domande in testa.

Prince -Xavier Foster- IE FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora