10~addestramento~✓

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2 anni dopo

Sono passati due fottutissimi anni da quando ho abbandonato la mia vita...quella costituita semplicemente dall'andare a scuola, stare con i miei amici, con Jordan, con i bambini dell'orfanotrofio, e con lei...con Bella...quanto mi manca.
Di tanto in tanto Jordan, Claude e Bryce mi vengono a trovare. A volte anche i bambini dell'orfanotrofio mi fanno visita.
Ovviamente mi fa piacere che vengano, ma l'unica persona che mi piacerebbe veder entrare a palazzo è lei.
Non la vedo da tanto, forse troppo tempo. Alcune notti la sogno, altre le passo a fare incubi del tipo lei che corre per scappare da me e io non la riesco a raggiungere. E anche di giorno è la stessa storia, penso in continuazione a lei. È come se ormai la mia vita le girasse intorno.
Mi capita spesso di provare ad immaginarmi cosa stia facendo, se mi ha già dimenticato, se capita anche a lei di pensarmi, magari nello stesso modo compulsivo che ho io e per questo non riesce a venire...o magari ha deciso di chiudere il capitolo della nostra storia ed iniziarne uno nuovo...
Ma tanto a che serve pensarci molto?! Sono costretto a stare qui dentro. Non posso uscire di qui e finché le cose staranno così non potrò saperlo...forse dovrei provare a dimenticarla, ma al solo pensiero cresce in me una forte fitta allo stomaco.

<Buongiorno signorino Xavier, è ora di alzarsi! Oggi è una giornata importante. Suo padre la sta aspettando in sala da pranzo>
<Si ho capito. Arrivo subito>
Entro in sala da pranzo e cerco mio padre.
<Buongiorno papà, scusami se ho fatto tardi>
<Buongiorno anche a te figliolo, non preoccuparti, non sei in così tanto ritardo. Basta che ora ti sbrighi a fare colazione>
<Perché tutta questa fretta?>
<Oggi imparerai a combattere. Ti insegnerà uno dei migliori combattenti che abbiamo>
<E chi sarebbe?>
<Vedrai...>
<Va bene...come vuoi tu...>
Mentre mangio le fette di pane con burro e marmellata, quella di fragole, la mia preferita, mio padre mi si avvicina e mi abbraccia.
< Buona giornata tesoro, ci vediamo dopo, a pranzo>
<Va bene, a dopo> gli sorrido.
Uno dei servi mi accompagna nella sala di addestramento.
Appena entro trovo mio cugino, Heat, con addosso una specie di armatura.
<Buongiorno cugino! Quanto tempo che non ci vediamo, eh?!>
<Già...due anni... com'è la situazione a scuola?>
<Tutto bene>
<E...lei?>
<Non sono qui per parlarti di lei, ma per addestrarti a combattere. E comunque ti consiglio di dimenticarla>
<Perché dovrei?>
< Tu fallo e basta, è la cosa migliore per entrambi. Ma ora basta parlare, dobbiamo cominciare>
<E a che serve combattere con armi antiche come le spade? Mi devo arruolare in esercito? E poi non ci sono armi più innovative come le armi da fuoco?>
<Basta con le domande! Non devi arruolarti da nessuna parte e si, ovvio che l'esercito utilizza le armi da fuoco! Tu sei qui per prepararti all'esibizione che ha luogo nell'arena nel cortile del palazzo>
<Ovvero?>
<Ogni anno tutti i membri della famiglia reale partecipano a quest'esibizione a cui  assistono i più importanti della società>
<Quindi chi combatte e contro chi?>
<In pratica tutti i figli della dinastia che attualmente è in carica, ovvero...ora mi spiego meglio...tuo padre e tutti i suoi fratelli e sorelle assistono e giudicano. Tutti i loro figli combatteranno. Chi vince, ottiene il titolo di "miglior combattente del regno">
<E contro chi combatterò io?>
<Contro chi verrai sorteggiato, mi sembra logico>
<E...ok tutto chiaro...come si comincia?>

<Non ce la faccio più, ti prego possiamo fare una pausa?>
<Va bene...>
Ci sediamo in un tavolino che è situato nella parte più remota della stanza.
Decido io di prendere parola, il silenzio mi stava lacerando dentro.
<Se io non avessi accettato il ruolo di erede al trono, nonché principe in prima linea di successione, saresti stato tu al mio posto?>
Si schiarisce la gola <In teoria, la cosa più logica si, era che io andassi al potere, ma, finché mio padre è in vita e non decida di abdicare in quel caso...salirebbe lui al potere>
<Ah okay, ho capito>
Il silenzio torna a regnare la stanza. Le dimensioni enormi dello spazio che ci circonda e il silenzio assordante, creano una sorta di vuoto, sia dentro che intorno a me e questo mi mette angoscia, ansia e nervosismo. A risvegliarmi da queste emozioni è Heat <Sai... all'inizio, qualche giorno dopo il tuo arrivo a scuola, parlo di ormai quasi 3 anni fa, ero geloso di te...> ammette arrossendo lievemente.
<Aspetta, aspetta, aspetta! Tu? Geloso? Di me?>
<Si. Tu prima non potevi renderti conto di cosa significasse per me essere l'erede. Io sapevo chi tu fossi, lo avevo capito sin dall'inizio, ma non ho voluto parlarne con nessuno per paura di alzare alcune discussioni all'interno della famiglia.>
<Non riesco ancora a capire...la tua gelosia a cosa si riferiva...>
<A te ora manca la vita di prima? I tuoi amici? La tua ex ragazza? Il fatto di poter fare ciò che volevi, quando volevi?>
Ora che ci penso si. Evito di pensarci troppo perché mi fa soffrire, ma si, mi manca da morire la mia vecchia vita. D'altra parte prima di accettare me ne ero fatto una ragione...sapevo che avrei dovuto dire addio a tutto...a Bella.
Quanto mi manca, i suoi baci, gli abbracci, i pomeriggi passati insieme...lei, mi manca tutto di lei.
<Ci sei o sei tra le nuvole?>
<Non lo so...>
<Ti manca, eh?>
<Chi?>
<Lei, e chi sennò?!>
<Scusami... è che durante questi anni la mia vita è cambiata drasticamente. Ho perso tutto, il mio migliore amico, la mia ragazza, la scuola...tutto>
<Lo so, è stato un cambiamento drastico, ma l'hai voluto tu in fondo, no?!>
<Lo so, hai ragione, ma l'idea di avere un padre... è sempre stato il mio sogno, capisci?>
<Certo...ma ora non puoi volere che torni tutto come prima, ormai hai scelto..
non puoi più tornare indietro>
<Questo lo so per certo... potrò andare a salutare tutti però, quando avrò finito tutto il corso per diventare principe?>
<Non lo so, probabilmente tuo padre ti permetterà di uscire, ma questo finché non diventerai Re, dopo di che sarai costretto a rimanere a palazzo e a svolgere le tue mansioni>
<Tu saresti stato più indicato a diventare Re e questo lo sai, vero?>
<Lo so, ma sei tu l'erede, non io, quindi basta con queste storie e concentrati. Dai ricominciamo!>
<Aspetta! Un'ultima domanda, ti prego?!>
<Che c'è?>
<Lei...Come sta? Che fa? Chiede mai di me?>
Lo vedo un attimo interdetto. Lui sa qualcosa ma non me la vuole dire.
<Allora?>
<Lei sta bene, continua ad andare a scuola, e...>
<E...cosa?>
<E...niente, è ora di ricominciare>
<D'accordo...>
Non ho ottenuto la risposta che avrei voluto. Ho capito che c'è qualcosa che non va...mi avrà dimenticato?
Sono stato uno stupido quel giorno! Avrei dovuto starmene zitto e godermi il momento e invece che ho fatto?! Le ho detto addio. L'ho rifiutata, l'ho trattata come un giocattolo. Sono un pezzo di merda e ora mi merito le conseguenze delle mie azioni.
Heatcliff richiama la mia attenzione e mi fa tornare in campo.
Continuiamo l'addestramento per ancora ore e ore ma adesso sono più carico, ricco d'odio verso me stesso e questo mio cugino l'ha capito. È come se si fosse disinnescata una bomba in me e adesso sono più furioso che mai.

<Ragazzi siete ancora qui? È ora di cena! Vi siete dimenticati persino di fare pranzo! Sicuri che vada tutto bene?>
Mio padre irrompe nella stanza e ci riporta alla realtà. Cazzo non mi ero accorto di aver passato tutta la giornata qui dentro! Talmente mi stavo sfogando e liberando dal peso che avevo sullo stomaco che ora mi sento meglio. E credo che anche Heat si senta così in fondo.
<Comunque Xavier sei bravissimo, hai superato la prova!>
<Grazie papà>
<Continua ad impegnarti così mi raccomando. A proposito, la prossima settimana ci sarà il gala, preparati bene per quel giorno!>
<Certo>
Mio padre va via e noi iniziamo a mettere apposto le spade e l'armatura.
<In cosa consiste il gala?> Chiedo io a Heat.
<Il gala non è altro che un'importante serata che si fa ogni anno qui a palazzo: un'enorme cenone e balli fino a mezzanotte quando ci saranno i fuochi d'artificio.>
<Ma se tuo padre abdicasse, di conseguenza anche tu saresti escluso dalla dinastia?>
<No, no, io non c'entro nulla. Lui abdica, io no>
<Ah okay. Chi saranno gli invitati?
<Ora rispondo alla tua domanda, però prima ascoltami un secondo: la settimana prossima è festa perché in città c'è la fiera reale, quell'enorme fiera a cui parteciperanno tutti in città, penso che l'hai già vista. Con l'occasione si effettua il gala la sera, il resto è di mattina.>
<D'accordo...ora però mi dici gli invitati? Chi saranno?>
<Tutta la famiglia reale con tutti i nobili>
<Okay...>
<Se vuoi puoi invitare i tuoi amici. Io inviterò il mio migliore amico.>
<Ne sono contento! Vado subito ad avvisarli>
Finalmente ho l'occasione di poter rivedere tutti! Di rivedere lei!
Avviso tutti: Claude e Bryce vengono sicuramente, Jordan ha detto che verrà molto probabilmente con la sua nuova ragazza e ora è il turno di chiamare Bella...
<..... Pronto?>
<Ciao Bella...sono... Xavier...>
<Ciao Xavier, scusami non ti avevo riconosciuto dalla voce, è cambiata...>
<Già...>
<Jordan mi ha fatto vedere qualche foto che vi siete fatti quando vi siete visti...sei cambiato, sei cresciuto, ora sembri realmente un uomo...>
<E dimmi...te come stai?>
<Tutto bene...>
<Sei ancora arrabbiata con me?>
<Forse si, forse no...come mai mi hai chiamata?>
<Ecco...la prossima settimana c'è un gala qui a palazzo e...volevi chiederti se mi accompagneresti come mia "dama". Potremmo sfruttare l'occasione per riconciliarci e magari per...tornare insieme...abbiamo l'occasione di rincontrarci...ho atteso così tanto questo momento...mi sei mancata...molto...ti amo ancora così tanto!>
Sento che inizia a piangere ,ma non voglio chiederle il motivo, ho paura che mi riattacchi.
<Xavier non posso venire con te, mi spiace. Tra noi è finita, l'hai deciso tu...ora accetta le conseguenze. Forse ci rivedremo...devo andare, ciao>
Mi riattacca prima che io possa ribattere.
Perfetto! Lei non ci sarà. Ha detto che è finita, che è stata una mia decisione e ora devo accettare le conseguenze. Ha ragione. Me lo sono sempre ripetuto a me stesso che è colpa mia, ma non posso farci nulla, sono troppo legato a lei.
< Hey cugino, rinunciaci ti prego, ti farà solo soffrire ulteriormente. Ora vieni a fare cena>
Abbandono il telefono, e con esso anche tutte le poche forze che mi sono rimaste per stampare un sorriso falso sul viso.
L'ho persa, la amo da morire, ma l'ho persa. L'ho persa per sempre...ed è stata solo colpa mia.

Prince -Xavier Foster- IE FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora